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Comunicato stampa: “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”, mostra al Centro Culturale Altinate San Gaetano. L'inaugurazione, venerdì 13 settembre 2024 alle ore 18:00
11/09/24
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 13/10/2024
"Sensuability", la mostra che ha l’obiettivo di abbattere gli stereotipi e i pregiudizi sulla disabilità e la sessualità, nata da un’idea di Armanda Salvucci, arriva a Padova al Centro culturale Altinate San Gaetano, nello spazio adibito alle esposizioni all’interno del Future Vintage Festival.
L'esposizione è organizzata nell’ambito del Disability Pride Veneto dal network di associazioni promotrici dell’evento, in collaborazione con il Centro antidiscriminazioni Lgbt+ "Mariasilvia Spolato", l’Associazione Nessunotocchimario e realizzata in collaborazione con il Comune di Padova. L'inaugurazione è prevista venerdì 13 settembre a partire dalle ore 18:00 presso la sala Acquario del Centro culturale e sarà visitabile fino a domenica 22 settembre 2024, dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle 19:00 e la domenica dalle 10:00 alle 19:00. Ingresso gratuito.
In mostra una selezione di venti stampe, realizzate dai partecipanti delle diverse edizioni del Concorso “Sensuability & Comics” e da illustratori e fumettisti famosi, che affrontano in chiave ironica e talvolta irriverente il tema della sessualità e disabilità, filo conduttore del progetto “Sensuability”, ideato da Salvucci e promosso da Nessunotocchimario-APS (della quale Salvucci è presidente e ideatrice), nato per informare e sensibilizzare su questo argomento. Obiettivo: fondere due termini, “sessualità” e “disabilità”, solo apparentemente antitetici, scardinando tabù e pregiudizi.
“Per fare una rivoluzione serve immaginazione!” recita il claim della mostra “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”. Dal 2018, infatti, l’invito per i giovani artisti è quello di rielaborare scene di quadri, film, canzoni, favole e riprodurre la propria idea di disabilità e sessualità utilizzando i linguaggi del fumetto, del cinema, della musica e della pittura. È solo grazie a nuovi sguardi e nuove idee che inizia il cambiamento.
In apertura del vernissage, Claudia Frizzarin, presidente dell’associazione padovana MIL – Muoversi in Libertà, condurrà un momento di approfondimento sul tema, che permetterà di raccontare meglio il percorso svolto dagli artisti e i temi affrontati attraverso le opere esposte. A intervenire saranno Armanda Salvucci e Mattia Cortese Galdiolo, in rappresentanza del Centro Spolato.
Il progetto Sensuability nasce nel 2016, quando Armanda Salvucci si imbatte in un annuncio per un casting nel quale si ricercava “un nano che facesse tenerezza”. “Da qui – spiega lei stessa – ho avvertito la necessità e l’urgenza di affrontare con ironia e leggerezza un tema in realtà molto serio, per contribuire a cambiare l’immaginario collettivo sulle persone con disabilità, rappresentate nella narrazione comune come “eroi” o “angeli asessuati”, evitando di mostrarle per come sono, ovvero persone con pregi e difetti, capaci di collezionare successi e insuccessi, amori ricambiati e falliti, avventure sessuali gioiose e qualche rifiuto. Sensuability – prosegue Salvucci – propone una nuova idea di sessualità ma anche un modo di essere e di agire nei confronti degli stereotipi. I nostri corpi sono sensuali nelle loro imperfezioni, sono unici, possono essere attraenti e devono essere espressi nella loro eterogeneità, amati da noi stessi così come sono. Un messaggio che non ci stancheremo mai di esprimere, che deve arrivare al cuore dei tanti ragazzi vittime dei modelli di bellezza che la società ci impone, minati nella loro sicurezza e nella loro serenità”.
“Tra i tanti temi su cui, come network di associazioni venete, stiamo cercando di intervenire – spiega Claudia Frizzarin – quello del rapporto tra sessualità e disabilità è forse tra i più sottovalutati, perché non si coglie l’importanza di un’integrazione che passi anche per gli aspetti relazionali nel quotidiano delle persone con disabilità. Se la sfera della salute e quella lavorativa sono aspetti di cui è facile far comprendere il peso nella vita di qualsiasi persona, a fatica stiamo arrivando, oggi, a parlare di turismo per tutti, introducendo il tempo libero tra i fattori che incidono su di un’esistenza “di qualità”. Il passo successivo deve per forza essere la dimensione erotica e sessuale, scevra da qualsiasi richiamo sanitario o assistenzialistico”.
“Come Centro Spolato – spiega Mattia Cortese Galdiolo – siamo impegnati nel contrastare ogni forma di discriminazione basata su orientamento sessuale e identità di genere ma per farlo dobbiamo anche impegnarci per un discorso pubblico maturo e consapevole sulla sessualità come un diritto della persona. Viviamo in un mondo sommerso da una rappresentazione disumana della sessualità; machista, cisgenere, performativa e non disabile, le rappresentazioni delle relazioni sono spesso basate su modelli patriarcali e sessisti e rispetto a questi modelli vengono valutate le nostre relazioni e scelte di vita. Contro questa deriva è fondamentale il lavoro di iniziative come questa, per una narrazione diversa e differente che parli di noi e delle nostre verità senza discriminazioni e senza esclusioni”.
La mostra è organizzata nell’ambito del Disability Pride Veneto, realizzato con il contributo di Decathlon, Fisioterapia Medica Studi e Ricerche, Fondazione Cariparo, Invictus Padova, Ortopedia Antoniana, Reale Mutua e Scalise Servizi; con il sostegno di Centro Medico di Fisioterapia, Centro Medico Magenta, Fondazione Oggi e domani, Pegasus Medical e Serenity.
L’evento ha ottenuto il patrocinio di Alleanza Malattie Rare, Comitato Italiano Paralimpico (CIP), Comune di Padova, Comitato Unico di Garanzia (CUG) Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali Università degli Studi di Padova, Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto, Ordine degli Psicologi del Veneto, Osservatorio Malattie Rare, Patto per lo Sviluppo di un Nuovo Welfare, Provincia di Padova, Regione del Veneto, Ulss 6. Sono media partner dell’evento Disabili.com e Radio Nowhere.
web info: https://www.padovanet.it/evento/disability-pride-veneto-prima-edizione
L'esposizione è organizzata nell’ambito del Disability Pride Veneto dal network di associazioni promotrici dell’evento, in collaborazione con il Centro antidiscriminazioni Lgbt+ "Mariasilvia Spolato", l’Associazione Nessunotocchimario e realizzata in collaborazione con il Comune di Padova. L'inaugurazione è prevista venerdì 13 settembre a partire dalle ore 18:00 presso la sala Acquario del Centro culturale e sarà visitabile fino a domenica 22 settembre 2024, dal lunedì al sabato dalle ore 8:00 alle 19:00 e la domenica dalle 10:00 alle 19:00. Ingresso gratuito.
In mostra una selezione di venti stampe, realizzate dai partecipanti delle diverse edizioni del Concorso “Sensuability & Comics” e da illustratori e fumettisti famosi, che affrontano in chiave ironica e talvolta irriverente il tema della sessualità e disabilità, filo conduttore del progetto “Sensuability”, ideato da Salvucci e promosso da Nessunotocchimario-APS (della quale Salvucci è presidente e ideatrice), nato per informare e sensibilizzare su questo argomento. Obiettivo: fondere due termini, “sessualità” e “disabilità”, solo apparentemente antitetici, scardinando tabù e pregiudizi.
“Per fare una rivoluzione serve immaginazione!” recita il claim della mostra “Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”. Dal 2018, infatti, l’invito per i giovani artisti è quello di rielaborare scene di quadri, film, canzoni, favole e riprodurre la propria idea di disabilità e sessualità utilizzando i linguaggi del fumetto, del cinema, della musica e della pittura. È solo grazie a nuovi sguardi e nuove idee che inizia il cambiamento.
In apertura del vernissage, Claudia Frizzarin, presidente dell’associazione padovana MIL – Muoversi in Libertà, condurrà un momento di approfondimento sul tema, che permetterà di raccontare meglio il percorso svolto dagli artisti e i temi affrontati attraverso le opere esposte. A intervenire saranno Armanda Salvucci e Mattia Cortese Galdiolo, in rappresentanza del Centro Spolato.
Il progetto Sensuability nasce nel 2016, quando Armanda Salvucci si imbatte in un annuncio per un casting nel quale si ricercava “un nano che facesse tenerezza”. “Da qui – spiega lei stessa – ho avvertito la necessità e l’urgenza di affrontare con ironia e leggerezza un tema in realtà molto serio, per contribuire a cambiare l’immaginario collettivo sulle persone con disabilità, rappresentate nella narrazione comune come “eroi” o “angeli asessuati”, evitando di mostrarle per come sono, ovvero persone con pregi e difetti, capaci di collezionare successi e insuccessi, amori ricambiati e falliti, avventure sessuali gioiose e qualche rifiuto. Sensuability – prosegue Salvucci – propone una nuova idea di sessualità ma anche un modo di essere e di agire nei confronti degli stereotipi. I nostri corpi sono sensuali nelle loro imperfezioni, sono unici, possono essere attraenti e devono essere espressi nella loro eterogeneità, amati da noi stessi così come sono. Un messaggio che non ci stancheremo mai di esprimere, che deve arrivare al cuore dei tanti ragazzi vittime dei modelli di bellezza che la società ci impone, minati nella loro sicurezza e nella loro serenità”.
“Tra i tanti temi su cui, come network di associazioni venete, stiamo cercando di intervenire – spiega Claudia Frizzarin – quello del rapporto tra sessualità e disabilità è forse tra i più sottovalutati, perché non si coglie l’importanza di un’integrazione che passi anche per gli aspetti relazionali nel quotidiano delle persone con disabilità. Se la sfera della salute e quella lavorativa sono aspetti di cui è facile far comprendere il peso nella vita di qualsiasi persona, a fatica stiamo arrivando, oggi, a parlare di turismo per tutti, introducendo il tempo libero tra i fattori che incidono su di un’esistenza “di qualità”. Il passo successivo deve per forza essere la dimensione erotica e sessuale, scevra da qualsiasi richiamo sanitario o assistenzialistico”.
“Come Centro Spolato – spiega Mattia Cortese Galdiolo – siamo impegnati nel contrastare ogni forma di discriminazione basata su orientamento sessuale e identità di genere ma per farlo dobbiamo anche impegnarci per un discorso pubblico maturo e consapevole sulla sessualità come un diritto della persona. Viviamo in un mondo sommerso da una rappresentazione disumana della sessualità; machista, cisgenere, performativa e non disabile, le rappresentazioni delle relazioni sono spesso basate su modelli patriarcali e sessisti e rispetto a questi modelli vengono valutate le nostre relazioni e scelte di vita. Contro questa deriva è fondamentale il lavoro di iniziative come questa, per una narrazione diversa e differente che parli di noi e delle nostre verità senza discriminazioni e senza esclusioni”.
La mostra è organizzata nell’ambito del Disability Pride Veneto, realizzato con il contributo di Decathlon, Fisioterapia Medica Studi e Ricerche, Fondazione Cariparo, Invictus Padova, Ortopedia Antoniana, Reale Mutua e Scalise Servizi; con il sostegno di Centro Medico di Fisioterapia, Centro Medico Magenta, Fondazione Oggi e domani, Pegasus Medical e Serenity.
L’evento ha ottenuto il patrocinio di Alleanza Malattie Rare, Comitato Italiano Paralimpico (CIP), Comune di Padova, Comitato Unico di Garanzia (CUG) Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Scienze Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali Università degli Studi di Padova, Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto, Ordine degli Psicologi del Veneto, Osservatorio Malattie Rare, Patto per lo Sviluppo di un Nuovo Welfare, Provincia di Padova, Regione del Veneto, Ulss 6. Sono media partner dell’evento Disabili.com e Radio Nowhere.
web info: https://www.padovanet.it/evento/disability-pride-veneto-prima-edizione