Comunicato stampa: approvati in Giunta due PUA, in via Sarpi e a San Lazzaro all’insegna della residenzialità
La Giunta ha approvato ieri due PUA (Piano Urbanistico Attuativo) relativi il primo ad un intervento in un’area tra via Sarpi e via Belfiore, nella parte ovest della città, il secondo a ad est in zona San Lazzaro.
Il PUA in via Sarpi riguarda una demolizione e ricostruzione con ampliamento (ai sensi della Legge Regionale 14/2019) su un’area limitrofa a quella, della stessa proprietà, oggetto di un altro intervento di demolizione con riqualificazione approvato la scorsa estate. Grazie a questi lavori si ottiene una generale riqualificazione dell’area, fino ad oggi particolarmente degradata, con interventi sia lungo via Sarpi che via Belfiore, in una zona carente di aree pedonali, marciapiedi e di parcheggi, con la realizzazione anche di nuovi 35 posti auto. Nell’ambito del PUA il Comune acquisisce anche la proprietà di un’area verde di circa 430 mq sul lato verso le Mura di via Sarpi. Con questa acquisizione tutte le aree lungo le Mura da via Sarpi (esclusi i primi edifici) fino a Piazza Mazzini sono di adesso di proprietà comunale agevolando così la realizzazione del Parco delle Mura. Tornando al PUA il volume dell’edificio di cinque piani che sarà realizzato è di 11.597 mc, ai quali vanno aggiunti i 1.115 mc di un edificio già esistente nella porzione sud ovest dell’area e che non sarà demolito. Il nuovo fabbricato, a differenza di quello esistente fino ad oggi sarà a completa destinazione residenziale. Nell’area limitrofa le trasformazioni già autorizzate lo scorso anno porteranno alla realizzazione di un edificio a basso impatto energetico alimentato con fonti rinnovabili e con un tetto verde che avrà una superficie di 1400 mq, alto 4,30 m per un totale di 6.020 mc che sarà suddiviso in due unità a destinazione d’uso commerciale non alimentare, con due strutture di vendita di 500 mq.
Passando invece al PUA IR2 a San Lazzaro, la Giunta ha approvato il progetto planivolumetrico di aggiornamento dell’UMI (Unità Minima di Intervento) 5. Ricordiamo che questo PUA è stato approvato dal Consiglio Comunale nell’aprile del 2009. Già nel 2018 la Giunta era intervenuta approvando una variante del Piano che lo ha modificato in modo significativo. Adesso le due ditte proprietarie delle aree hanno chiesto un aggiornamento del progetto planivolumetrico a parità di volumetria concessa. In sostanza diminuisce sensibilmente la cubatura a destinazione commerciale e direzionale e aumenta quella residenziale. Considerando i 125.351 mc previsti, la prima scende a 31.110 mc mentre il residenziale sale a 94.241 mc. Di conseguenza cambiano anche gli standard richiesti, con una diminuzione dei parcheggi pubblici e un aumento della superficie a verde. Va evidenziato anche che le proprietà hanno accolto l’indicazione della Soprintendenza e realizzeranno a loro spese una zona boscata di circa 17.800 mq nelle limitrofe aree di proprietà pubblica.
L’assessore all’urbanistica Andrea Ragona sottolinea: “Quando abbiamo redatto il nuovo Piano degli Interventi, abbiamo pressoché azzerato le nuove previsioni edificatorie. Tuttavia dobbiamo tenere conto di quelle autorizzazioni che erano già state concesse, quindi non di previsioni ma di Piani già approvati. Quindi da una parte abbiamo fatto un nuovo Piano molto rigoroso nel prevedere interventi di nuova edificazione, dall’altra abbiamo provveduto a rivedere e modificare nei limiti del possibile quelli già autorizzati. Uno dei più importanti in città è questo PUA a San Lazzaro, abbiamo cercato di intervenire andando ad aggiornare le previsioni, ovvero aumentando la possibilità di realizzare residenziale, vista anche la necessità di abitazioni che c’è oggi a Padova e la presenza in zona del futuro Polo Ospedaliero che favorirà nuova residenzialità nell’area. A Padova c’è il problema della casa, non vogliamo concedere nuove costruzioni, ma piuttosto gestire la situazione trasformando in residenziale quello che come cubatura era già previsto ma con un’altra destinazione d’uso. In via Sarpi, invece c’è la possibilità di recuperare la cubatura esistente oggi abbandonata, quindi una rigenerazione urbana del costruito e in aggiunta otteniamo anche questa superficie di fronte alle Mura che ci permette di avere la proprietà totale dell’area che va da poco dopo la rotonda di via Beato Pellegrino, fino a Piazza Mazzini permettendoci una complessiva progettualità per il Parco delle Mura”.