Comunicato stampa: Gattamelata, il restauro. Fase 1 diagnostica
Il monumento equestre del “Gattamelata” - il condottiero veneziano Stefano de1o Erasmo da Narni - a Padova, opera di Donatello, è uno dei simboli identitari della città e del Rinascimento italiano.
Completata nel 1453 è la prima grande statua bronzea dopo quelle della tarda età romana, assemblando ben 36 diversi elementi di fusione, corrispondenti ad altrettanti parti del cavallo e del cavaliere. Collocata sopra un basamento di blocchi di trachite a 7 m di altezza da terra, la statua è stata esposta alla pubblica vista per oltre mezzo millennio, superando pressoché indenne numerosi conflitti, tra cui gli ultimi mondiali, quando fu smontata e trasferita altrove per motivi di sicurezza.
Come per tutti i monumenti antichi, l’aggravarsi delle condizioni di conservazione, conseguente all’inquinamento atmosferico e alla lunga esposizione alle intemperie, ha reso necessario un intervento di verifica, avviato nei mesi scorsi dalla Delegazione Pontificia per la Basilica di Sant’Antonio di Padova, che è proprietaria del bene.
Dopo sei mesi di rilievi e analisi non invasive, condotte per conto della Delegazione e so1o l’alta sorveglianza della Soprintendenza da AR Arte e Restauro di Padova e da Nicola Salvioli di Firenze, era necessario programmare l’ulteriore, complessa fase diagnostica per giungere all’elaborazione di un progetto di restauro in grado di contrastare il pesante degrado evidenziato in fase di rilievo e mappatura. Considerata questa urgenza e la gravità della situazione conservativa evidenziata dalle prime analisi, la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e la Direzione Generale Bilancio del Ministero della Cultura, d’intesa con il sottosegretario Vittorio Sgarbi, hanno deliberato l’assegnazione di un finanziamento straordinario alla Soprintendenza di Padova per completare il ciclo diagnostico e predisporre il proge1o di restauro.
D’intesa con la Delegazione Pontificia e con il Comune di Padova, la Soprintendenza ha scelto di incaricare il Centro interdipartimentale per i Beni Culturali dell’Università di Padova del coordinamento delle ulteriori indagini diagnostiche (ben 30 diverse metodiche ad alta specializzazione) per disporre degli elementi utili all’affidamento del progetto esecutivo di restauro.
È necessario ricordare a cittadini, turisti e appassionati d’arte che l’attuale fase diagnostica, grazie ad un ponteggio speciale pensato per agevolare la percezione esterna e la diretta accessibilità del pubblico al cantiere, rappresenta una straordinaria e irripetibile opportunità per “guardare il Gattamelata negli occhi”, un emozionante vis a vis con questo simbolo della nostra storia oggi possibile non solo per gli addetti ai lavori.
Per info e prenotazione delle visite guidate al cantiere di restauro: ilsantodipadova.it