Comunicato stampa: Giornata mondiale della prematurità. La Regione Veneto prima in Italia ad adottare il “Modello gestionale ed organizzativo per il follow up del neonato a rischio”
La Regione Veneto prima in Italia ad adottare il “Modello gestionale ed organizzativo per il follow up del neonato a rischio” che ha l’obiettivo della continuità di cura dopo la dimissione per accompagnare lo sviluppo del bambino.
L’Associazione Pulcino (che raccoglie le famiglie dei bambini nati prematuri e ricoverati nelle unità neonatali del Veneto) ha presentato oggi la delibera della Giunta Regionale che in linea con “Modello gestionale ed organizzativo dell’area materno-infantile, dal pre-concezionale all’età prescolare del nato”, ha colto l’esigenza manifestata dalla SIN (Società Italiana di Neonatologia) Veneto e ha approvato la Delibera Regionale (la n° 904 del 26/07/2022) che definisce il “Modello gestionale ed organizzativo per il follow up del neonato a rischio”, affidando l’organizzazione alla Direzione della Programmazione Sanitaria.
Questa Delibera porta la Regione Veneto ad essere la prima in Italia a recepire le Raccomandazioni della SIN Nazionale in merito al follow up multidisciplinare, diventando regione pilota, da replicare in seguito nelle altre regioni, come auspicato dal presidente nazionale SIN, Dott. Luigi Orfeo, nel recente Congresso della SIN Veneto.
L’assessora alle politiche scolastiche del Comune di Padova Cristina Piva commenta: “L’attenzione alla prematurità è di vitale importanza e sappiamo che molti dei bambini che nascono prematuri hanno oggi la possibilità di continuare la loro vita, ma la cura non finisce nelle prime settimane, sono bambini che hanno bisogno di una attenzione continua nell’infanzia fino all’età scolare e all’ adolescenza. Devono seguire dei percorsi particolari e l’impegno dell’Associazione Pulcino che sostiene le famiglie è in questo senso fondamentale”
La consigliera provinciale con delega alle pari opportunità Anna Barzon sottolinea: “ In questo caso il concetto di pari opportunità è proprio letterale, va inteso come assenza di ostacoli alla vita e alla crescita per questi piccoli e fragili bambini. Ringrazio l’ Associazione Pulcino per avere organizzato questa opportunità di conoscere meglio le necessità dei nati prematuri e delle loro famiglie, non solo nelle settimane immediatamente successive al parto ma anche nei mesi e negli anni a venire. La delibera regionale è un importante passo avanti nell’assistenza che queste famiglie e questi bambini hanno”.
Il vicepresidente della provincia Vincenzo Gottardo nel suo breve saluto afferma: “Conosco molto bene questa realtà, e seguo con attenzione l’attività di volontariato in questo campo, per cui sono molto contento del passo avanti che abbiamo compiuto grazie a questa delibera della Regione. Chi vive il disagio ha un grandissimo senso di smarrimento, per cui il percorso che presentiamo oggi con l’ Associazione Pulcino sottolinea che queste persone non sono e non saranno lasciate sole”.
Ogni giorno nel Veneto nascono circa 6 bambini che vengono attaccati ad una macchina anziché al seno della madre, uno tra questi pesa meno di 1500 gr., alcuni pesano meno di 500 gr. e nascono poco oltre la metà naturale della gravidanza, al limite della vitalità stabilito essere tra le 22 e le 23 settimane gestazionali.
I reparti di Terapia Intensiva Neonatale del Veneto supportano ogni giorno questi difficili percorsi di assistenza con alti livelli tecnologici e di intensità di cura ed elevate competenze medico-infermieristiche.
Questi fragilissimi neonati possono richiedere fino a cinque mesi di degenza, per raggiungere la completa autonomia nutrizionale e maturità propria del neonato a termine, a volte richiedono il proseguo delle cure a domicilio ed un programma individualizzato di follow up neuroevolutivo, ma anche respiratorio, auxologico e nutrizionale.
Le nascite premature prima della 37 esima settimana interessano circa l’8-10% dei nati in Veneto ed in Italia, e la letteratura scientifica evidenzia come questi neonati siano ad alto rischio di sviluppare complicanze fisiche, cardiorespiratorie o neuromotorie oltre ad alte probabilità di incorrere in deficit neurosensoriali, soprattutto alla vista ed all’udito.
Purtroppo le implicazioni legate alla prematurità vanno ben oltre l’aspetto prettamente clinico, già di per sé molto scioccante e doloroso: l’alterazione del naturale attaccamento al neonato, il trauma psicologico dei genitori e le angosce legate al ricovero ed all’incertezza sulla salute del proprio bambino, incidono sull’equilibrio di tutto il sistema famiglia e comportano molto spesso difficoltà affettive e relazionali a carico non solo del bimbo, ma di tutta la “famiglia prematura” che rischiano di protrarsi a lungo e di emergere in
modo netto al momento dell’inserimento sociale e scolastico.
In questo contesto di progresso nell’assistenza perinatale del neonato, si presenta quindi una nuova grande sfida: assicurare a questi bambini così fragili una crescita quanto più sana ed armoniosa possibile.
Da sempre l’Associazione Pulcino nel Veneto, accoglie e supporta i genitori che ogni giorno vivono la difficile esperienza di assicurare ai propri figli una crescita che sviluppi al massimo tutte le loro potenzialità. Anche la Sezione Veneto della Società Italiana di Neonatologia, coordinata dalla dott.ssa Paola Lago, ha cercato di dare una risposta concreta a questi bisogni delle famiglie “premature”, in sintonia con i responsabili di tutte le terapie intensive neonatali del Veneto, proponendo un modello gestionale ed organizzativo per il follow up del neonato a rischio che fa riferimento agli “Standard organizzativi per l’assistenza perinatale” da poco licenziati dalla Società scientifica