Comunicato stampa: modifiche e semplificazioni per la richiesta di idoneità alloggiativa, il documento necessario alle persone straniere residenti
La Giunta comunale ha approvato una delibera che modifica e semplifica la procedura per rilasciare “l’idoneità alloggiativa”, ovvero il documento che le persone non residenti in paesi europei devono presentare per poter avere la residenza, come previsto dal “Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” del 1998.
L’idoneità alloggiativa serve ad attestare la disponibilità di un alloggio della persona straniera che ne fa richiesta ed è un documento utile ai fini dell’ottenimento del permesso di soggiorno.
La procedura di rilascio prevede un accertamento di natura tecnica finalizzato ad indicare il numero dei vani utili negli alloggi, il numero massimo degli abitanti e i requisiti igienico sanitari dell’alloggio in cui la persona che ne fa richiesta risiede.
L’Amministrazione precedente, con una delibera del settembre 2015, aveva stabilito la durata di questo documento fosse di soli sei mesi. Significa ogni sei mesi le persone dovevano ripresentarlo, richiedendo un sopralluogo da parte dei tecnici comunali, sostenendo ogni volta dei costi e degli oneri. Con questa nuova deliberazione si modifica innanzitutto la durata. Non più sei mesi, ma un anno, considerato anche il fatto che molti permessi di soggiorno durano più di sei mesi e non ha senso un documento di questo tipo duri meno di un permesso di soggiorno.
In secondo luogo grazie alla nuova deliberazione l’accertamento tecnico di idoneità non dovrà più essere svolto dai tecnici comunali, ma potranno farlo tutti professionisti abilitati. Ingegneri, geometri, architetti, periti, per i quali verrà istituito un apposito elenco di a cui rivolgersi con l'indicazione di una tariffa massima, grazie al quale tutti i professionisti potranno produrre attestazioni che poi il comune dovrà solo controllare.
Dichiara l’assessora alla salute, prevenzione e sicurezza Francesca Benciolini: “Questa modifica è una procedura di semplificazione sia per chi deve richiedere il documento, sia per i nostri uffici, che verranno alleggeriti di circa 1200 pratiche all’anno, senza però smettere di garantire il controllo sulle situazioni abitative e il rispetto della normativa. La modifica rispetto alla stringente interpretazione voluta dalla precedente amministrazione è stata da subito una grande richiesta della Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera. Abbiamo subito dato seguito alla richiesta convinti dell’importanza di togliere ostacoli alla vita delle persone, nell’ottica di costruire una città in cui ogni persona si sente corresponsabile della comunità cui appartiene.”
Dichiara la presidente della Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera, Mabel Malijan : “La casa è uno dei diritti fondamentali ed è uno dei temi più sentiti dalle persone con cittadinanza straniera. Era importante per noi superare le precedenti regole ostili e costruire una normativa nuova, in grado di andare incontro alle persone ed evitare inutili paletti che non fanno altro che acuire problemi sociali. Oggi il diritto alla casa, a Padova, è un diritto più vero, solido, concreto. Questa iniziativa, da subito richiesta dalla Commissione, dimostra anche l’importanza della stessa, per rispondere a qualche consigliera che ha sostenuto il contrario. Portare le esigenze delle persone straniere e risolvere problemi concreti, questo è il nostro compito e lo svolgiamo al meglio.”