Comunicato stampa: venerdì 1 ottobre ai Giardini dell’Arena lo spettacolo "Alla ricerca di Simurg". Suoni musiche e culture verso la Rotta balcanica
Venerdì primo ottobre, all’interno del programma Solidaria, si terrà ai Giardini dell’Arena l’evento Alla ricerca di Simurg: suoni musiche e culture verso la Rotta balcanica, proposto dalle realtà della cooperazione internazionale che aderiscono alla rete Io accolgo, realizzato in collaborazione e sostenuto da Centro servizi volontariato di Padova e Rovigo e Assessorato alla cooperazione internazionale e pace.
Protagonista è il coro Voci dal Mondo, un coro multietnico di Mestre diretto da Giuseppina Casarin, composto da cittadini migranti, italiani e stranieri residenti.
In piena condivisione e adesione allo spirito del progetto, canteranno insieme al coro Voci dal Mondo anche Le cicale e il Coro di canto spontaneo di Spilimbergo, per una compagine musicale che riunirà sul palco circa 60 persone. Una vera e propria carovana della musica, con cantori provenienti da Veneto e Friuli Venezia Giulia - Padova, Venezia, Vittorio Veneto, Belluno, Verona, Conegliano, Udine, Spilimbergo, Pordenone, Polcenigo - e da Nigeria, Costa d’Avorio, Sri Lanka, Moldavia, Ungheria, Etiopia, Messico.
Alla ricerca di Simurg vuole raccontare un percorso migratorio ancora troppo poco consciuto nella sua drammaticità; un percorso fatto - appunto - di limiti, confini, respingimenti, violenze. Lo spettacolo è una carovana della musica a cui potranno aggregarsi, di tappa in tappa, artisti diversi. Durante i concerti sarà attiva una raccolta di strumenti musicali che, nella primavera 2022, una delegazione del Coro e di artisti, insieme a un videomaker, porterà in Bosnia ai migranti bloccati nei campi, grazie all’incontro con le comunità e le associazioni locali, una coperta e il pane per la sopravvivenza, la musica e il canto per sentirsi persone. Ogni strumento avrà un’etichetta con nome e recapito del donatore: chi lo riceverà potrà rispondere con un messaggio, e la musica si farà messaggera di nuove relazioni. Infine, l’esperienza vissuta sarà restituita in Italia con video, lettere, documenti e incontri.
L’assessora Francesca Benciolini afferma: "Un evento che abbiamo sostenuto con convinzione perché raccontare in ogni forma quanto sta accadendo nella Rotta balcanica dei migranti ai confini della nostra Europa è fondamentale oggi, sia per capire la complessità di un fenomeno che riguarda tutte e tutti noi come esseri umani, sia per accendere un faro su un tema molto urgente che riguarda la vita di molte persone: uomini, donne e bambini in cerca di una vita dignitosa. La musica ancora una volta diventa strumento di incontro e di scambio di esperienze e di punti di vista. Diventa strumento solidale grazie al quale ricostruire reti e relazioni. La nostra città ancora una volta sceglie di aprire i propri occhi sulla politica estera dell’Europa e di prendere posizione".
Giuseppina Casarin, direttrice del coro, spiega: "Questo viaggio in musica ci porterà lungo la Rotta balcanica delle migrazioni. In Italia il nostro canto sarà un richiamo per riunire una comunità attenta a ciò che sta accadendo oltre confine. Tendiamo la mano e la voce ai nostri fratelli che sono in cammino, o bloccati o respinti: sappiamo cos'è un viaggio di migrazione e non rimaniamo indifferenti".
Il titolo del progetto si ispira a “La conferenza degli uccelli”, poema persiano del XII secolo di Farid al-Din 'Attar. Simurg era un Dio, capace di placare la confusione che è nel mondo, o almeno così credevano gli Uccelli. Così, si misero in viaggio per conoscerlo, e salvarsi con lui dalle fatiche di questa vita. Il viaggio fu lungo e pieno di prove, ma alla fine arrivarono al luogo in cui viveva Simurg. E tutto ciò che videro fu uno specchio d’acqua che rifletteva la loro stessa immagine.
Aggiunge Giuseppina Casarin: "Simurg siamo noi, tutti insieme, con le nostre storie e le nostre voci. Il coro Voci dal Mondo in questi anni ha vissuto un'esperienza forte di conoscenza dei protagonisti, sopravvissuti, dell’emergenza umanitaria che da tanto tempo si perpetua nel Mediterraneo. Questo incontro, che ha coinvolto i cittadini italiani e stranieri partecipanti al Coro e i nuovi migranti richiedenti asilo, è avvenuto attraverso la condivisione dei canti di ciascuno. La musica dunque si è fatta vettore di relazioni positive e paritarie tra persone diverse per cultura, tradizione, religione, età e storie di vita: conoscendone l’immenso potenziale, vogliamo ora moltiplicare questo vettore di umanità verso il nostro confine Orientale".
L’evento è gratuito, per partecipare bisogna registrarsi sul circuito Eventbrite.
L’evento è sostenuto da Cgil Padova e a Spi Cgil Padova.
La locandina dell'evento è disponibile nella sezione "Documenti" di questa pagina.