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Comunicato stampa: violenza sulle donne, la Commissione Pari opportunità chiede un impegno forte
21/09/21
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 22/10/2021
Il 16 gennaio Victoria Osagie è stata uccisa dal marito all'interno della propria abitazione a Concordia Sagittaria davanti ai tre figli.
Il 18 aprile Dorina Alla è stata uccisa a colpi di martello dal marito a Pove del Grappa. In casa erano presenti il figlio di 9 anni e la figlia di 12.
Il 2 giugno Bruna Mariotto, 50 anni, è stata uccisa dal suocero davanti alla figlia di 12 anni, a Spresiano.
Chiara Ugolini l’8 settembre è stata uccisa dal vicino di casa vicino a Verona.
Rita Amenze è stata uccisa l’11 settembre dal marito con quattro colpi di pistola a Noventa Vicentina. Lascia due figli.
Alessandra Zorzin il 16 settembre è stata uccisa a Montecchio Maggiore con un colpo di pistola da un amico, guardia giurata di Vigodarzere. Lascia una bimba di 2 anni.
Doriana Cerqueni è stata uccisa dal padre a Rubano il 17 settembre.
Il 18 aprile Dorina Alla è stata uccisa a colpi di martello dal marito a Pove del Grappa. In casa erano presenti il figlio di 9 anni e la figlia di 12.
Il 2 giugno Bruna Mariotto, 50 anni, è stata uccisa dal suocero davanti alla figlia di 12 anni, a Spresiano.
Chiara Ugolini l’8 settembre è stata uccisa dal vicino di casa vicino a Verona.
Rita Amenze è stata uccisa l’11 settembre dal marito con quattro colpi di pistola a Noventa Vicentina. Lascia due figli.
Alessandra Zorzin il 16 settembre è stata uccisa a Montecchio Maggiore con un colpo di pistola da un amico, guardia giurata di Vigodarzere. Lascia una bimba di 2 anni.
Doriana Cerqueni è stata uccisa dal padre a Rubano il 17 settembre.
Questo è l’elenco dei femminicidi avvenuti in Veneto dall’inizio del 2021, quattro dei quali a pochi giorni di distanza nel mese di settembre.
Queste morti sono una sconfitta per tutta la nostra comunità e la segnano per sempre.
Ognuna di queste donne, aveva una sua storia, aveva una vita, spesso difficile, segnata dalla violenza, ognuna aveva relazioni, affetti, ognuna aveva progetti, sogni, desideri. Tutto spazzato via dalla mano di un uomo, marito, fidanzato, vicino di casa. Uomini accomunati da un’idea distorta di possesso e di potere sulla vita e sui desideri della donna che poi hanno ucciso.
Per non dimenticare questi volti e queste storie, la Commissione per le Pari opportunità del Comune di Padova, chiede alle Istituzioni, alle forze di sicurezza, alle procure, alle forze politiche, al mondo dell’informazione e alla Società civile un impegno forte, non retorico ma concreto e reale per rendere più sicura la vita delle donne, sia quelle che denunciano le violenze sia quelle che non hanno il coraggio di denunciare.
Prevenire la violenza e proteggere le donne che subiscono violenza e i loro figli e figlie, questo è il mandato che la Convenzione di Istanbul, spesso disattesa, ha consegnato agli Stati. Ogni femminicidio ci ricorda quanto siamo lontani da questi obiettivi e ci ricorda come ognuna di queste donne non sia stata accolta, protetta, ascoltata, creduta.
Ognuna di queste donne, aveva una sua storia, aveva una vita, spesso difficile, segnata dalla violenza, ognuna aveva relazioni, affetti, ognuna aveva progetti, sogni, desideri. Tutto spazzato via dalla mano di un uomo, marito, fidanzato, vicino di casa. Uomini accomunati da un’idea distorta di possesso e di potere sulla vita e sui desideri della donna che poi hanno ucciso.
Per non dimenticare questi volti e queste storie, la Commissione per le Pari opportunità del Comune di Padova, chiede alle Istituzioni, alle forze di sicurezza, alle procure, alle forze politiche, al mondo dell’informazione e alla Società civile un impegno forte, non retorico ma concreto e reale per rendere più sicura la vita delle donne, sia quelle che denunciano le violenze sia quelle che non hanno il coraggio di denunciare.
Prevenire la violenza e proteggere le donne che subiscono violenza e i loro figli e figlie, questo è il mandato che la Convenzione di Istanbul, spesso disattesa, ha consegnato agli Stati. Ogni femminicidio ci ricorda quanto siamo lontani da questi obiettivi e ci ricorda come ognuna di queste donne non sia stata accolta, protetta, ascoltata, creduta.