Comunicato stampa: il Comune chiede una proroga per le osservazioni sul progetto di ammodernamento del termovalorizzatore
Il Comune di Padova procede con la richiesta formale alla Regione Veneto, tramite una nota, di prorogare il termine stabilito per l’invio delle osservazioni. Quindici giorni risultano infatti oggettivamente insufficienti, tenuto conto anche del periodo di ferie estive a cavallo di Ferragosto e della ridotta presenza del personale tecnico all’interno della struttura comunale, a procedere al completo esame della mole di documentazione presentata dal proponente, ovvero HestAmbiente.
Va sottolineato anche che, proprio per la complessità e la mole della documentazione da presentare, la stessa HestAmbiente aveva a sua volta richiesto alla Regione Veneto una proroga del termine di deposito delle integrazioni progettuali. Inoltre la richiesta di proroga si rende necessaria viste le modifiche di parti essenziali dello Studio di impatto ambientale e la sostituzione di interi elaborati, nonché la necessità di garantire piena partecipazione al procedimento di valutazione da parte di tutti i cittadini interessati, che devono avere la più ampia possibilità di esprimere eventuali nuove osservazioni o integrazioni su un progetto che coinvolge l’opinione pubblica.
Il Comune chiede quindi che il termine previsto di 15 giorni sia derogato fino a un massimo di 90 giorni, e coincida con i termini previsti dell’inchiesta pubblica.
Nello specifico chiede che la consultazione del pubblico (e quindi la raccolta delle osservazioni) avvenga ai sensi di quanto previsto dal comma 5 dell’art. 27 bis del D. Lgs. 152/2006 nel testo vigente che recita: "l’Autorità competente può disporre che la consultazione del pubblico si svolga ai sensi dell’art 24 bis, comma 1, con le forme disciplinate dalle regioni e dalle province autonome ai sensi dell’art. 7 bis, comma 8". Ovvero che la consultazione del pubblico e la raccolta delle osservazioni avvenga tramite l’inchiesta pubblica di cui all’art. 24 bis e che dovranno conseguentemente applicarsi anche le tempistiche previste dal citato art 24 bis comma 1 che recita: "l’Autorità competente può disporre che la consultazione al pubblico [...] avvenga nel rispetto del termine massimo di novanta giorni [...]".
La richiesta inviata alla Regione si conclude con una richiesta di riscontro, in assenza della quale si riterrà accettata la richiesta di proroga del termine di presentazione delle osservazioni a 90 giorni.
Dichiara l’assessora Chiara Gallani: "Quindici giorni non sarebbero abbastanza per studiare ed analizzare la mole di documenti presentata nemmeno se fossimo in un normale periodo dell’anno. Il fatto che coincidano con un periodo in cui moltissime persone sono in ferie, a cavallo del Ferragosto, li rende totalmente insufficienti. E di certo non solo per gli uffici comunali. Presentare osservazioni è un diritto di tutti i cittadini e nei giorni scorsi ho ricevuto molte sollecitazioni in tal senso, da gruppi, associazioni e comitati. Stiamo parlando di una questione che riguarda da vicino ognuno di noi e la tutela della nostra salute e del nostro ambiente e non possiamo certo permetterci di liquidare eventuali osservazioni e contro osservazioni come un proforma. Serve tempo per approfondire ma soprattutto serve tempo per potersi confrontare. Da parte nostra questo è un atto dovuto a tutti i cittadini, mi auguro che la Regione Veneto accolga la nostra richiesta per dare la possibilità a quante più persone possibile di partecipare, prendere parola e contribuire alle decisioni per il territorio".