Comunicato stampa: a Padova l’opera di street art più grande d’Italia
A Padova circa 4 mila metri quadrati di opera murale.
Padova vanta l’opera di street art più grande d’Italia.
L’impianto idrico comunale di via Bottazzo, gestito da AcegasApsAmga, diventa il primo murales italiano, con circa 4 mila metri quadrati di superficie (3.951,8 mq per la precisione), rivestita con un’esplosione di forme e colori che lo rendono visibile a chilometri di distanza.
L’opera è stata realizzata dal collettivo di artisti francesi La Crémerie, nell’ambito della manifestazione Super Walls - Biennale di Street Art di Padova e provincia, giunta nel 2021 alla seconda edizione e attiva fino al prossimo 20 giugno.
Il serbatoio pensile di via Bottazzo, alto circa 40 metri, oltre ad essere un impianto di primaria importanza per il servizio idrico della città, nel corso degli anni ha rappresentato un punto di riferimento nello skyline padovano, a cui è stata data ora nuova energia e nuova vita a colpi di rullo, aerografo e bombolette.
Un’opera unica: 6 artisti, oltre 200 bombolette e 600 litri di colore.
Presso l’impianto di via Bottazzo sono stati coinvolti 7 artisti appartenenti alla crew francese La Crémerie, che hanno dato vita a un’opera unica, a servizio della città.
Nei quindici giorni della manifestazione, gli artisti hanno valorizzato le imponenti pareti del serbatoio idrico con oltre 200 bombolette spray e 600 litri di colore, anche grazie a piattaforme di elevazione che hanno permesso loro di lavorare in sicurezza.
La Crémerie: gli artisti coinvolti nel decoro dell’impianto.
La Crémerie è un collettivo francese di Rennes, già presente nella prima edizione di Super Walls, che riunisce artisti provenienti da percorsi diversi con la comune esigenza di esprimersi attraverso la street art. All’interno della crew, c’è chi viene dalla scuola del writing e del lettering, chi ha fatto studi d’arte e di grafica, chi predilige l’approccio figurativo e chi si è specializzato negli sfondi. Il collettivo è attivo in tutta la Francia in progetti di riqualificazione urbana su superfici pubbliche e per interventi di realizzazione di opere per privati.
Super Walls - Biennale di Street Art di Padova e provincia, giunta alla seconda edizione in programma dal 5 al 20 giugno 2021, celebra l’arte di strada come strumento di valorizzazione del paesaggio urbano.
L’evento in corso vede partecipare 39 street artist, di cui 13 donne, provenienti da cinque paesi europei e impegnati ad elaborare il tema della rinascita su 35 superfici messe a disposizione da realtà private e istituzionali, aziende, strutture ricreative, istituti religiosi, sedi universitarie e ospedali cittadini. La prima edizione, svoltasi nel 2019 ha visto realizzare 20 imponenti opere che fanno dei comuni ospitanti una vera e propria galleria artistica a cielo aperto. Nell’edizione di quest’anno, oltre al collettivo francese che ha firmato il murales da record, il parterre di artisti che ha deciso di applicare il filtro creativo al tema della rinascita alle porte dell’era post-pandemica è molto ampio. Tutti gli artisti partecipanti sono accomunati dalla volontà di portare l’arte e la bellezza nelle strade e nei luoghi messi a disposizione, attraverso opere, linguaggi e storie contemporanee e stimolanti da rendere il territorio una galleria d’arte a cielo aperto, fruibile da tutti.
“La Street Art a Padova con la Biennale, si collega a Urb Picta perché è la capitale dell’affresco: affreschi del 300, affreschi del terzo millennio- sottolinea l’assessore alla cultura Andrea Colasio - Siamo intervenuti in molti quartieri, con un intervento che modifica la percezione e la autorappresentazione dei luoghi. L’arte qui cambia l’identità e la percezione di un oggetto, può essere un muro, un edificio industriale o di servizio, come in questo caso, in sé non particolarmente significanti che assume così un altro valore. A quest’opera, in particolare, ha lavorato “La Cremerie” un gruppo di artisti francesi molto importante; stanno dando gli ultimi ritocchi a quello che è, dati alla mano, l’opera di street art più grande attualmente esistente in Italia con 4000 mq di superficie. E’ un intervento colto e raffinato, è un modo per declinare compiutamente il passato e il presente, il trecento della urbs picta e l’arte per tutti del terzo millenio. Un plauso a AcegasApsAmga, che è stata molto intelligente ed ha accettato la nostra proposta di collaborazione con grande coraggio. E’ una realtà importanti del nostro territorio che non solo svolge un servizio alla collettività ma sa anche recepire e interpretare i messaggi della nuova politica della cultura che non è elitaria, ma popolare, aperta a tutti. Tutti possono godere di questo bene, è un modo per coniugare una politica dei servizi e una nuova inedita politica della cultura”.
“Questo intervento ci rende orgogliosi in primo luogo come cittadini padovani- afferma Roberto Gasparetto, amministratore selegato di AcegasApsAmga - Come AcegasApsAmga, siamo i custodi dell’infrastruttura idrica che serve la città e siamo lieti di aver aggiunto alla dimensione di servizio un ulteriore arricchimento per la collettività, un miglioramento estetico e di decoro urbano che esalta la bellezza, l’arte e la creatività, contribuendo a una migliore qualità della vita, rendendo Padova ancora più sostenibile”.
“La riqualificazione dello storico acquedotto di Padova si inserisce nel più ampio progetto di Super Walls - Biennale di Street Art di Abano Terme e Padova, con l'intento di mostrare alla cittadinanza il contenuto di questo serbatoio che, pur sovrastando da oltre 70 anni la città di Padova, risulta sconosciuto alla maggioranza dei suoi abitanti - dichiara Carlo Silvestrin, curatore della manifestazione Super Walls - L'intervento creativo de La Crémerie inquadra perfettamente il tema proposto per questa edizione della Biennale: " La rinascita". Nel ringraziare AcegasApsAmga per aver accettato e condiviso questa importante sfida, siamo felici di aver contribuito al rinnovamento di questa importante struttura”.