Comunicato stampa: report dei cittadini stranieri residenti a Padova per l'anno 2020
Pubblicato il report dei residenti a Padova con cittadinanza straniera per l’anno 2020, realizzato dal Settore Programmazione Controllo e Statistica, riferita all’anno 2020.
Si tratta di dati molto interessanti, che permettono di poter avere un quadro complessivo di come è costituita la popolazione della città e permettono di poter costruire politiche basate sui bisogni reali della popolazione.
Al 31 dicembre 2020 il totale della popolazione straniera residente a Padova è di 34.370 persone su un totale di 209.420. Nel 2019 erano 35.461 significa quindi che il decremento degli stranieri nel 2020 ammonta a 1.091, ovvero un 3% in meno rispetto al 2019. Una diminuzione costante in tutti i quartieri, quello in cui si è registrato il calo maggiore è il quartiere Ovest dove si contano 244 persone straniere in meno rispetto al 2019.
La dichiarazione dell’assessora Francesca Benciolini: "Partiamo dal presupposto che qualsiasi dato che riguarda l’anno 2020 risulta viziato dalla pandemia, che ha avuto effetti in un modo o nell’altro sulle vite di tutti e tutte noi. Ci ha costretti a fermarci e a muoverci meno, a cambiare progetti di vita, a non poter partire così come a non poter tornare, per studio, lavoro e altri motivi. Quindi un calo della popolazione straniera residente potrebbe essere influenzato anche da questo. Il report fa inoltre riferimento alla popolazione di origine straniera senza cittadinanza italiana. Per leggere correttamente il dato va ricordato che tanti ragazzi e ragazze nati in Italia a 18 anni ottengono la cittadinanza italiana. La stessa cosa accade per persone che da molto tempo risiedono sul nostro territorio, come è il caso ad esempio di alcuni componenti della ex commissione stranieri. Chiarito questo, nonostante il calo del 3%, il numero delle persone con cittadinanza non italiana resta importantissimo, il 16% del totale dei residenti, a conferma di una Padova internazionale e multiculturale. Da qui la necessità di riconfermare un importante strumento come la Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera, che serve proprio a dare voce alle persone che non hanno diritto di voto con l’obiettivo di costruire una città che ascolta, che coinvolge, e che tiene conto di ogni punto di vista".
La dichiarazione dell’assessora Marta Nalin: "Per noi sarà interessante leggere i dati del 2021, per comprendere se davvero il trend si sta invertendo e per indagarne a fondo le ragioni. La Commissione per le la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera sarà un organismo prezioso anche a interpretare questi dati, leggerli da altre prospettive consentirà di comprenderli meglio, capire le ragioni di queste variazioni e anche prevedere prossimi movimenti così da disegnare interventi efficaci. Per analizzare il dato del calo complessivo dobbiamo però tenere in considerazione altri elementi: se nel 2019 la percentuale di stranieri residenti che si spostava da Padova verso i Comuni limitrofi o comunque nella Provincia era del 49%, nel 2020 aumenta fino al 54%. Tra le possibili cause può esserci la scelta di trasferirsi dove il costo della vita può essere inferiore. Un ragionamento che vale in particolare per le giovani famiglie e per questo è importante da parte nostra mettere in campo azioni di sostegno alle famiglie e ai minori, per far sì che le persone scelgano di rimanere sul territorio. Va infatti considerato che tra le famiglie straniere è percentualmente più frequente la presenza di più di tre componenti, ma un altro dato importante da tenere in considerazione è che le famiglie “miste” ovvero composte sia da italiani che stranieri continuano ad aumentare a fronte di un calo delle famiglie composte esclusivamente da stranieri. Un segnale che la nostra città piano piano diventa multiculturale nei fatti. Un dato particolarmente importante è quello che ci rivela anche quest’anno che la popolazione straniera residente è molto più giovane di quella italiana (una media di 35,3 anni contro 47,3 anni). Se l’inversione del trend venisse confermata sarebbe un problema per una città come la nostra che invecchia sempre di più".