Comunicato stampa: accoglienza invernale prolungata fino al 25 marzo
L’accoglienza invernale, che doveva terminare il 10 marzo, viene prolungata al momento di 15 giorni, fino al 25 marzo.
La decisione si è resa necessaria con l’entrata della nostra Regione nella zona arancione, per consentire anche a chi non ha una casa di poter rispettare le regole del coprifuoco in un luogo sicuro.
Dichiara l’assessora al sociale Marta Nalin: "Abbiamo deciso di prolungare l’accoglienza principalmente per consentire anche a chi non ha una casa di avere un posto sicuro in cui poter trascorrere la notte e rispettare così le regole del coprifuoco.
Una decisione che prevede un ingente investimento che crediamo necessario a maggior ragione in questo momento. Le regole per l’accesso restano invariate così come resta invariato il numero di posti. L’accoglienza quest’inverno si è svolta senza particolari problemi e devo ammettere che ero molto preoccupata. La situazione pandemica ha reso ancora più difficile la gestione dell’accoglienza, ma grazie a un lavoro di programmazione preciso e realizzato con il supporto di tutte le realtà del Tavolo inclusione, abbiamo costruito un sistema solido che ha garantito prima di tutto la sicurezza. Un modello, il nostro, che è stato preso ad esempio e ha fatto sì non solo che non si siano finora verificate situazioni particolarmente critiche dal punto di vista epidemiologico, grazie a un controllo efficiente, ma anche che non si verificassero alcuni episodi che purtroppo abbiamo visto accadere anche in città vicine, come la morte per freddo di alcune persone.
Se dovessimo entrare in zona rossa si porrà per noi nuovamente il tema di garantire a queste persone anche un luogo di accoglienza diurna, come abbiamo fatto esattamente un anno fa con il primo lockdown, mobilitando moltissime persone, realtà e risorse.
Purtroppo a volte non teniamo in considerazione che la situazione pandemica riguarda tutte e tutti, anche gli ultimi, coloro che spesso sono invisibili. Ma una risposta serve anche per loro e in questo i Comuni vengono lasciati completamente soli, economicamente quanto politicamente. Garantire accoglienza ha dei costi elevati e la decisione di investire in questo senso è per noi doverosa, anche se si tratta di investimenti importanti".