Comunicato stampa: lo sdegno del Sindaco Giordani per lo sfregio ai valori della legalità compiuto da un anonimo consigliere
"Quanto accaduto in Consiglio comunale mi ha profondamente scosso.
Padova è una città che si batte contro tutte le mafie, lo abbiamo testimoniato più volte e continueremo a farlo con tutta la forza necessaria.
Non capisco come sia possibile che a un Consigliere comunale, un rappresentate dei cittadini, passi per la mente di scrivere sulla scheda di un voto a scrutinio segreto il nome di un mafioso superlatitante. In un voto, oltretutto, per la nomina del Garante dei diritti dei detenuti.
Di certo non derubrico questo atto a goliardata, lo considero al contrario un fatto gravissimo sia come Sindaco della città, che come Consigliere che in quel consesso siede.
Chiunque sia stato, abbia un sussulto di dignità e non si consegni a quell'omertà, elemento triste e cardine su cui si basano proprio il comportamento mafioso e la prevaricazione, si autodenunci, chieda scusa e contestualmente dia le dimissioni immediate.
In ogni caso, la Giunta intende mettere in campo tutte le azioni presso tutte le sedi competenti per andare a fondo di questa ignobile vicenda.
I luoghi istituzionali devono essere luoghi di vicinanza totale alla legalità, a chi per essa si batte, a chi per difenderla è morto e quindi, quanto successo per le intenzioni squinternate di una singola persona è scandaloso. Non può nemmeno bastare la condanna, quindi al prossimo Consiglio comunale proporrò di assumere la scelta traversale a tutte le forze di dare ancora più incisività alle attività di sensibilizzazione e contrasto alla mafia che già oggi mettiamo in campo ma che vanno rafforzate per rispondere coi fatti a questo gesto pericoloso e volgare".
Sergio Giordani