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Comunicato stampa: sottoscritte le linee guida su welfare aziendale, territoriale, forme di flessibilità del lavoro e coinvolgimento attivo delle lavoratrici e dei lavoratori
15/11/20
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 17/12/2020
Il Comune di Padova, l’Università degli Studi di Padova, i sindacati, le associazioni di categoria, gli ordini professionali, Veneto lavoro e il Centro servizi volontariato hanno sottoscritto in settimana le Linee Guida su welfare aziendale, territoriale, forme di flessibilità del lavoro e coinvolgimento attivo delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nascono all’interno del progetto "Alleanze territoriali per la famiglia" attuato dal Comune di Padova, che si propone di rendere responsabili più attori sociali possibili creando una società attenta ai bisogni della famiglia.
Per la prima volta in città soggetti provenienti dal pubblico, dal privato, dal mondo del profit e del no profit, collaborano per definire un modello di sviluppo che parte dal modello produttivo, dandosi un codice di comportamento che mette al centro, oltre ai bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici, anche l’attenzione per il territorio.
Il corposo documento, sottoscritto da 16 attori sociali oltre al Comune di Padova, contiene principi generali e principi specifici in tema di welfare territoriale e welfare aziendale, oltre a dare indicazioni ben precise in tema di lavoro agile e lavoro flessibile.
Partendo dal welfare aziendale, come insieme di risorse finanziarie che le imprese possono destinare per migliorare il benessere psico-fisico del proprio personale, il documento allarga lo sguardo per cercare temi comuni che puntano al miglioramento della vita della e nella città. Un beneficio per i lavoratori, ma anche per i datori di lavoro, che ha ricadute importanti sulla città intera e sulla qualità della vita dei cittadini.
Nel documento si legge "Il lavoro rappresenta uno dei temi centrali delle città poiché le sue dinamiche incidono in modo significativo sulla qualità della vita delle persone e delle famiglie, sulla mobilità, sulla concezione degli spazi e dei luoghi e sulle prospettive di sviluppo economico.
Nonostante i segnali di ripresa economica degli ultimi anni, la denatalità in Italia non si arresta, legata ad alcuni fenomeni come l'aumento della percentuale delle donne che non fanno figli, la diminuzione in termini numerici della popolazione femminile in età feconda, il calo delle nascite con l'aumentare del tasso di disoccupazione. Tramite le politiche in ambito di welfare e di conciliazione vita/lavoro si possono, quindi, ottenere ricadute positive anche su questo ambito.
Il benessere personale e organizzativo rappresenta, pertanto, un obiettivo strategico, che si configura come uno dei terreni di incontro, condivisione, scambio di esperienze e buone pratiche tra imprese, organizzazioni e Pubbliche Amministrazioni all’interno di più ampie politiche di sistema che, proprio a partire dalla gestione sostenibile del personale dipendente, possano favorire la crescita e lo sviluppo di un territorio e di una comunità."
I principi generali che ispirano il documento sono la centralità della persona, la preminenza del tema della conciliazione/armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, che rappresentano un importante fattore di innovazione dei modelli sociali, economici e culturali, la parità di genere, la responsabilità sociale d’impresa, il benessere equo e sostenibile.
Nel documento vengono inoltre enunciati alcuni principi specifici in ambito di welfare territoriale e aziendale: il coinvolgimento di tutti gli attori strategici del territorio, la piena partecipazione degli Enti del Terzo Settore, l’attivazione di processi di networking locale, l’attenzione alle categorie fragili, la promozione del volontariato d’impresa.
Particolarmente rilevante alla luce della situazione attuale di emergenza è il paragrafo che enuncia principi specifici in ambito di lavoro flessibile e lavoro agile: esperienze di organizzazione del lavoro che coniugano i temi dell’efficacia e dell’efficienza con quello dell'impatto sociale prodotto sulla vita di chi lavora, della sua famiglia e del contesto di vita.
L’emergenza ha obbligato molti lavoratori allo smart working. Anche in Italia, dove verso il lavoro agile fino a pochi mesi fa si aveva un atteggiamento di diffidenza, si è assistito, per necessità, ad una diffusione amplissima di questa forma di lavoro. Per questo si rende ancora più necessario rivedere e sistematizzare esperienze che sono partite con urgenza e che, non sempre, hanno portato un effettivo aumento di benessere per i lavoratori, in particolare le donne.
Sottoscrivendo queste linee guida ci si pone l’obiettivo di promuovere le esperienze di lavoro flessibile per favorire una maggiore conciliazione/armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro con forme quali la flessibilità in entrata/uscita, gli orari a menù e la banca delle ore.
Le linee guida sono sottoscritte da:
- Ascom
- Assindustria Venetocentro
- Camera di Commercio
- Centro servizi volontariato provinciale di Padova
- Cgil
- Cisl
- Confartigianato
- Confcooperative
- Confesercenti
- Coordinamento pari opportunità interprofessionale Padova
- Ente bilaterale Veneto e Friuli Venezia Giulia
- Legacoop
- Ordine dei consulenti del lavoro della Provincia di Padova
- Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
- Università degli Studi di Padova
- Veneto Lavoro - ambito di Padova
Di seguito le dichiarazioni dei rappresentanti di alcuni degli Enti sottoscrittori.
Dichiarazione di Marta Nalin, assessora al sociale:
"Questo lavoro è frutto del percorso del Tavolo "Alleanze per la famiglia", un lavoro del nostro Comune di cui vado molto orgogliosa, che sul lungo periodo porterà a risultati importanti nella direzione di un radicale cambiamento culturale in città. Un lavoro paziente, fatto di nuove relazioni e legami che si rinforzano, che ha l’obiettivo molto semplice ma strategico di mettere al centro delle politiche cittadine le persone e i loro bisogni. Il coinvolgimento di tutti gli attori sociali della città nella definizione di queste linee guida, che di fatto migliorano il lavoro di tutte e tutti, non era affatto un risultato scontato. Ora questi principi vanno tradotti in atti e in pratiche, da condividere e implementare. Un ringraziamento a tutte e tutti coloro che partecipano con l’obiettivo di rendere Padova migliore, a misura di persona".
Dichiarazione di Annalisa Oboe, prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere dell’Università degli Studi di Padova:
"La partecipazione dell’Ateneo di Padova e di altre realtà locali al Tavolo delle Alleanze per la famiglia del Comune di Padova è stata un’occasione preziosa per tutte e tutti noi, appartenenti a istituzioni pubbliche e private e associazioni, per mettere in pratica l’Obiettivo 17 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che ci invita a costruire reti sul territorio per azioni condivise che mettono al centro le persone. Le linee guida realizzate attraverso la sezione ‘Welfare e Lavoro’ del Tavolo delle Alleanze sono il bel risultato di un percorso di confronto fra le diverse realtà del territorio. Il collocarci a pieno titolo in questo contesto condiviso ci ha permesso di tracciare le linee guida su welfare e lavoro come binario da seguire all’interno degli enti sottoscrittori, ma auspichiamo fortemente che altre realtà locali possano adottarle e applicarle nei propri contesti lavorativi, così da realizzare interventi che possano supportare al meglio lavoratrici e lavoratori".
Dichiarazione di Patrizio Bertin, presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova:
"L'ottimo lavoro svolto in sede di definizione delle linee guida per quanto attiene al territorio comunale di Padova deve poter costituire una solida e verificata base per un allargamento del progetto anche al di fuori dei confini comunali. Sarà impegno preciso dell'Ascom Confcommercio sostenere le imprese nell’implementazione delle linee guida al loro interno tramite un'azione di affiancamento e, al tempo stesso, di stimolo".
Dichiarazione di Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro:
"Il welfare aziendale, così come il lavoro collaborativo svolto al Tavolo Alleanze per la Famiglia del Comune di Padova, sono per noi una giusta e concreta declinazione di quel ruolo sociale dell'impresa che gli imprenditori di Assindustria Venetocentro e la loro associazione vivono da sempre come una propria responsabilità ed impegno verso le persone e la comunità. Soprattutto in questo difficile momento, quel ruolo e una positiva sinergia tra imprese, istituzioni e corpi sociali sono indispensabili per difendere la tenuta economica e sociale, il benessere delle persone e del nostro territorio. Da qui il nostro impegno convinto nel contribuire a promuovere, anche attraverso la condivisione di tante esperienze di welfare avviate dalle imprese, una nuova visione che abbia tra i princìpi fondanti lo sviluppo sostenibile, la coesione e l’equità, una sempre più stretta alleanza tra pubblico e privato e la più ampia società civile, anche per dare insieme nuove risposte a nuovi bisogni come il lavoro flessibile, l’equilibrata conciliazione di tempi di vita e di lavoro, il declino demografico, in un quadro di sostenibilità e competitività del tessuto economico e produttivo".
Dichiarazione di Sergio Palma, segreteria confederale Cgil Padova con delega alle politiche territoriali, contrattazione sociale e territoriale, welfare contrattuale e territoriale e contrattazione inclusiva:
"Condividendo l'obiettivo del Comune di Padova di mettere insieme energie, risorse, competenze, punti di vista e di metterli a disposizione della collettività abbiamo deciso di partecipare a questo progetto fornendo anche noi il nostro contributo. Dal nostro punto di vista è importante aver affermato l’essenzialità della Sanità Pubblica e la centralità dei Servizi Sociali, aver sottolineato che la salute è un bene pubblico ed essenziale, che il welfare sanitario pubblico è base imprescindibile per lo sviluppo dell'impresa e del territorio. Accanto a questo, riteniamo altrettanto importante l’attenzione ai reali bisogni della persona il che significa presa in carico della persona nella sua totalità, vuol dire sviluppare un sistema virtuoso, sia fuori che dentro i posti di lavoro, con attenzione ai tempi di vita e di lavoro. Significa valorizzazione del ruolo paterno ed attenzione alle politiche di genere, attenzione nello sviluppo della rete del welfare territoriale per coloro che sono in stato di precarietà occupazionale e per le categorie fragili. Significa, in un'ultima analisi, non lasciare indietro nessuno".
Dichiarazione Cisl Padova Rovigo
"Il lungo lavoro svolto in questi due anni, nella cornice delle alleanze territoriali per le famiglie promosse dalla Regione Veneto, ci ha visto fortemente impegnati come Cisl Padova Rovigo nel confronto con il Comune di Padova, fautore di questa iniziativa a favore di tutta la cittadinanza padovana. L’analisi delle buone prassi territoriali da parte di alcune imprese che utilizzano efficacemente il welfare aziendale ci ha permesso di condividere un percorso con le organizzazioni datoriali, il terzo settore e gli ordini professionali per la valorizzazione di queste pratiche a livello territoriale.
Da questo accordo ci aspettiamo molto e in particolare un presa di coscienza da parte di aziende e lavoratori sull’utilizzo del welfare aziendale che favorisca il ricorso alla sanità pubblica, ai servizi per l’infanzia e per gli anziani e per tutti quei servizi pubblici dei quali i lavoratori hanno più bisogno in un momento di criticità per la gestione degli impegni familiari, spesso con scarsa disponibilità economica. Attraverso questo accordo i servizi pubblici possono entrare in pacchetti di welfare aziendale a sostegno delle famiglie che hanno particolare bisogno di supporto sia dal punto di vista economico che dei servizi.
Come Cisl Padova Rovigo faremo la nostra parte, come previsto dal documento stesso, per diffondere al massimo la conoscenza di questo accordo presso le aziende e i lavoratori".
Dichiarazione di Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Padova:
"Il lungo e articolato percorso, che ha prodotto queste linee guida per un nuovo Welfare nel Comune di Padova, ci ha visiti partecipi con convinzione fin dal primo incontro. Come Confartigianato Imprese Padova abbiamo ormai da alcuni anni intrapreso la strada di proporre nuovi servizi di welfare, sia associativo che aziendale, per le nostre aziende associate. E’ prima di tutto un cambiamento culturale che ormai viene sostenuto da continui aggiornamenti fiscali e tributari da parte del Governo nazionale. Rappresenta il futuro della nostra contrattualità, ma diventerà anche per la nostra associazione una sfida per un nuovo senso della rappresentanza nel welfare territoriale".
Dichiarazione di Ugo Campagnaro, presidente Confcooperative di Padova:
"Le linee guida sul welfare aziendale e territoriale rappresentano un importante traguardo per il territorio oltre che per la nostra associazione di categoria Confcooperative Padova ma direi anche per tutta la Confcooperative Veneto, in quanto ne condividiamo valori e principi che sono propri della cooperazione e della cooperazione sociale in particolare. Inoltre individuano azioni e obiettivi su cui stiamo lavorando già da tempo, a partire da un massiccio investimento sulla dimensione dell'approccio culturale rivolto alle nostre associate, di organizzazioni tarate sulla valorizzazione di networking locali e di messa a punto di strumenti che siano a servizio delle comunità di riferimento.
Sono convinto che queste politiche per essere efficaci dovranno essere azioni di sistema, progettate e realizzate in rete in modo condiviso.
Rispetto alle progettualità e agli impegni, ribadisco la nostra totale adesione; tuttavia ritengo che, per centrare gli ambiziosi obiettivi che si pone l'Amministrazione comunale con questa iniziativa, serva oltre alla regia da parte della pubblica amministrazione, anche la definizione di strumenti ad hoc applicati alle realtà del territorio che investono sul benessere delle comunità, dove operano e lavorano. Mi riferisco ad esempio a elementi premianti negli affidamenti delle gare d'appalto, soprattutto laddove si sta parlando di servizi alla persona.
Esprimo il mio ringraziamento al Comune di Padova, e in particolare all’assessora Nalin, per l’importante iniziativa così intrapresa e per la disponibilità all’ascolto e alla collaborazione con i vari soggetti coinvolti, ascolto che siamo convinti continuerà, anche nell’attuazione concreta delle azioni così previste".
Dichiarazione di Chiara Cattani, presidente del Coordinamento Pari opportunità interprofessionale di Padova:
"Il coinvolgimento attivo dei lavoratori, compresi i liberi professionisti, segna un importante traguardo nel difficile intreccio tra lavoro e vita familiare. Ben venga l'alleanza tra pubblico e privato per una città attenta al valore della parità di genere e alla cura di un nuovo modello sociale di sviluppo".
Dichiarazione dell’Ordine dei consulenti del lavoro della Provincia di Padova:
"I consulenti del lavoro valutano molto positiva questa iniziativa che favorisce il coinvolgimenti di tutti gli attori strategici in un determinato contesto nel quale, tutti i soggetti a vario titolo, possano portare le loro competenze specifiche per la lettura dei bisogni del territorio e implementare così uno sviluppo sociale a più livelli".
Dichiarazione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili:
"Consideriamo importante che anche l'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili sia stato compreso tra le risorse necessarie allo sviluppo di questo lavoro, quale elemento di comunicazione tra pubblico e privato. Quali componenti del Tavolo di lavoro e firmatari dell’accordo ci impegniamo a contemperare le esigenze delle imprese con le acquisite conoscenze delle varie realtà territoriali divulgando, tramite i nostri iscritti, lo sforzo di coordinamento che costituisce il risultato di questo impegno comune".