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Comunicato stampa: presentato a Padova il busto bronzeo della senatrice Lina Merlin. Sarà collocato in Senato
16/10/20
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 17/11/2020
E’ stato presentato al Comune di Padova, alla presenza dell’assessore Diego Bonavina, il busto bronzeo della senatrice Lina Merlin (Padova 1887-1979).
L’opera, dello scultore Ettore Greco, sarà collocata prossimamente a Roma, in Senato, Palazzo Madama, in memoria della straordinaria opera politica quarantennale portata avanti dalla parlamentare padovana, nel secondo dopoguerra del Novecento, a favore delle donne, dei più deboli e delle classi lavoratrici.
L’opera, dello scultore Ettore Greco, sarà collocata prossimamente a Roma, in Senato, Palazzo Madama, in memoria della straordinaria opera politica quarantennale portata avanti dalla parlamentare padovana, nel secondo dopoguerra del Novecento, a favore delle donne, dei più deboli e delle classi lavoratrici.
All’inizio dell’incontro è stato trasmesso un videomessaggio della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati che sottolineando l’importanza politica di Lina Merlin "ha accolto con viva soddisfazione la proposta della Città di Padova di ricevere e collocare a Palazzo Madama, il busto di Lina Merlin che ha illustrato la storia della nostra Repubblica con il suo impegno per la tutela dei diritti delle donne".
L’assessore Bonavina ha ringraziato la presidente Casellati per l’accettazione del busto che onora la storia della città di Padova e che mostra l’importanza di relazioni sinergiche tra il pubblico e il privato, in questo caso tra Comune e Comitato Lina Merlin, per la valorizzazione della storia e della cultura padovana.
"C’è grande bisogno nel nostro Paese - hanno detto - di modelli di vita e di politica come quelli che ha simboleggiato la senatrice padovana Lina Merlin con le sue battaglie a favore della democrazia, dei diritti di donne, bambini, lavoratori e lavoratrici".
Ettore Greco, lo scultore padovano autore dell’opera ha sottolineato: "Quando ho pensato a Lina Merlin mi sono venute subito alla mente quella tipologia di ‘donne venete’ con le quali anch’io ho convissuto; penso a una mia zia, a mia nonna. Analogo aspetto fisico perché comunque la regione in cui si nasce è determinate; carattere dolce e nello stesso tempo molto determinate e rigorose. Questo ho cercato di imprimere nel ritratto in bronzo".
"Dopo quattro anni dalla costituzione del ‘Comitato Lina Merlin, la senatrice’ abbiamo raggiunto l’obiettivo. Il busto, infatti, è stato realizzato su iniziativa e spinta del Comitato - ricordano Milvia Boselli, Paola Lincetto, Laura Puppato e Anna Maria Zanetti esponenti del Comitato - e conclude una stagione più che decennale di studio e riscoperta storica e culturale della senatrice Merlin portata avanti in questi anni.
Sarà il primo busto di donna politica in Senato - proseguono - ed è significativo e simbolico che sia il ritratto di Lina Merlin, socialista, partigiana, antifascista, madre costituente, autrice dell’articolo 3 della Costituzione nelle parole “senza distinzione di sesso”, storicamente e giuridicamente fondamentali per le donne. Finalmente questa grande figura politica, una delle più alte del Novecento, ha il riconoscimento che le spetta e che non la limita alla sola, pur fondamentale, legge n.75 del 1958 che chiuse le case di tolleranza liberando migliaia di donne dalla prostituzione".
Sarà il primo busto di donna politica in Senato - proseguono - ed è significativo e simbolico che sia il ritratto di Lina Merlin, socialista, partigiana, antifascista, madre costituente, autrice dell’articolo 3 della Costituzione nelle parole “senza distinzione di sesso”, storicamente e giuridicamente fondamentali per le donne. Finalmente questa grande figura politica, una delle più alte del Novecento, ha il riconoscimento che le spetta e che non la limita alla sola, pur fondamentale, legge n.75 del 1958 che chiuse le case di tolleranza liberando migliaia di donne dalla prostituzione".
Ora si stabilirà, con l’ufficio tecnico del Senato, la data della consegna del busto e della sua collocazione a Palazzo Madama, entro l’anno, Covid permettendo.