Comunicato stampa: mancato il noto fotografo Giovanni Umicini. Il ricordo del Sindaco e dell'Assessore alla cultura
E’ morto il fotografo Giovanni Umicini, un fuoriclasse della fotografia, non solo a Padova.
Diventa professionista e responsabile di uno dei principali laboratori fotografici del territorio, anche perché ha una solidissima e all’epoca non frequente formazione tecnica su pellicole e carte a colori, lui che basa tutta la sua poetica sulle foto in bianco e nero.
Umicini in oltre mezzo secolo di fotografia ha documentato con immagini cariche di sentimento ed emozione, soprattutto la Padova degli anni sessanta e settanta, fermando il suo occhio non solo sugli edifici e le piazze, ma anche e forse soprattutto sulla gente. Un genere il suo, che in anni più recenti verrà codificato come “street fotography” e che racconta i luoghi attraverso i volti e le azioni della gente per strada, oggi quasi impossibile da replicare anche per un generalizzato eccesso di privacy. Le foto di Umicini, non solo quelle scattate a Padova, ma anche quelle realizzate in giro per il mondo, sono state esposte con successo in Italia e all’ estero.
Qualche anno fa Giovanni Umicini, come gesto d’amore per la città che lo ha accolto nei primi anni ‘50, ha deciso di donare al Comune una ampia selezione delle proprie foto di Padova, esposte in permanenza al Centro Culturale Altinate/San Gaetano. Esposizione che proprio in questi mesi è in via di riallestimento, sempre al San Gaetano e che il Comune contava di ri-inaugurare presto con la sua presenza come sempre incontenibile e appassionata.
L’Assessore alla cultura sottolinea: “Giovanni Umicini è un artista di calibro internazionale, un maestro della street photography, al quale guardano come un esempio ancora oggi tanti giovani fotografi. Ma è soprattutto il fotografo che ha saputo raccontare al meglio la Padova del dopoguerra, con immagini in bianco e nero di grande poesia. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ricorda certamente il suo carattere, da buon toscano doc, burbero e brusco, ma in realtà Giovanni è sempre stato anche un uomo disponibile e generoso. Negli ultimi anni teneva dei corsi di fotografia gratuiti all’enoteca All’Anfora, una sorta di sua seconda casa, affollatissimi, e a chi gli chiedeva la ragione di questo impegno, alla sua età e con gli acciacchi che già lo tormentavano aveva risposto: «Chi sa deve donare ciò che sa, senza chiedere nulla» Ecco questo era l’uomo Umicini, non solo un grande fotografo, ma anche una grande persona. Tra una settimana a Padova si apre la seconda edizione del Festival di fotografia Photo Open Up, e abbiamo deciso, pur nella brevità del tempo disponibile, di rendere un piccolo omaggio al Maestro Umicini, in attesa di poterlo ricordare come merita. Gli avevo prospettato infatti la possibilità di ospitare le sue immagini in uno spazio adeguato al Castello, una idea sulla quale lavoreremo”.