Comunicato stampa: riapertura delle scuole a settembre. L'impegno dell'Amministrazione
Di seguito, la dichiarazione dell’assessore alle politiche educative e scolastiche e volontariato, Cristina Piva:
"La ripresa delle attività educative e formative costituisce uno degli obiettivi precipui del Comune di Padova che ha cercato in tempi brevi di definire quelle che erano le prime criticità ed ora sta cercando di trovare tutte le possibili soluzioni logistiche ed operative.
Con il coinvolgimento dei Dirigenti scolastici, del Capo Settore Servizi Scolastici e del Capo Settore Lavori Pubblici l’Amministrazione comunale sta raccogliendo le istanze provenienti dalle scuole, con particolare riferimento a spazi e arredi, al fine di individuare modalità, interventi e soluzioni che tengano conto delle risorse disponibili sul territorio in risposta ai bisogni espressi.
Si sta verificando la capienza delle aree didattiche a disposizione, secondo le regole generali imposte dall’attuale situazione pandemica e individuando le criticità e, dunque, le necessità al fine di assicurare la migliore ripartenza delle attività didattiche per l’anno scolastico 2020/2021, cercando di trovare soluzioni per gestire gli altri spazi scolastici come laboratori, palestre, mense, ecc.
E’ stato predisposto l’acquisto di nuovi arredi, piccoli interventi di edilizia leggera che consentiranno di recuperare nuove aule e di migliorare la costante aerazione dei locali scolastici e di mantenere le distanze, riportate nel documento tecnico del Comitato tecnico-scientifico, affinché sia garantita una ripartenza delle attività didattiche, osservando quelle che sono le indicazioni riportate dal Piano predisposto dal Ministero dell’istruzione dando priorità assoluta alla salvaguardia della salute, della sicurezza e, ovviamente, del diritto allo studio, basandoci anche sui riferimenti normativi che sono alla base del nostro lavoro quali le “Indicazioni operative per la tutela della salute negli ambienti di lavoro scolastici e la gestione del rischio da Covid-19, dell’ufficio scolastico regionale del Veneto, del 27/5/2020, il documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico, Comitato tecnico scientifico ex OO.C.D.P.C. 03/02/2020, 28/5/2020, il Piano scuola 2020-2021 del Ministero dell’istruzione del 26/06/2020, (Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione), e il Manuale operativo dell’ufficio scolastico regionale del 07/07/2020.
Questi riferimenti permettono di lavorare per la fascia 6/17 anni, mentre per quella 0/5 siamo ancora in attesa di ulteriori indicazioni.
In rappresentanza dell’Amministrazione ho incontrato il “Comitato priorità alla scuola” condividendo quelle che sono le priorità della scuola, dei bambini, della famiglia, degli insegnanti e di tutti coloro che in qualche modo sono coinvolti nelle attività educative.
Si sta cercando di trovare in tutti i modi maggiori spazi in sicurezza per tutte le scuole di ogni ordine e grado, individuando nuovi e più grandi aree sia all’interno delle strutture, sia all’esterno dell’edificio scolastico valutando gli spazi del decentramento, dei privati, ecc., tentando di scartare l’ipotesi di riduzione del tempo scuola, una scuola intesa non solo come luogo dove si impara e si studia ma anche come luogo di sviluppo delle relazioni e dell’autonomia, della convivenza, della socializzazione, del confronto e della condivisione con altri in uno spazio pubblico, di cui si è allo stesso tempo fruitori e custodi.
Si sta cercando di non avviare l’anno scolastico 2020/2021 attivando una didattica mista in presenza/on-line a distanza, dannosa ed emarginante, discriminatoria dei diritti universali dei bambini e delle famiglie, si sta facendo ogni sforzo per un normale inizio di anno scolastico ed un ripristino della ordinaria attività educativa e formativa, con la collaborazione di tutte le Istituzioni interessate.
Siamo tutti concordi nell’affermare che senza scuola non c’è politica, non c’è uguaglianza, non c’è crescita.
La didattica è relazione, i bambini, gli alunni, e gli studenti sviluppano le proprie capacità critiche che nascono solo da un continuo confronto e dai continui stimoli.
La scuola è uno dei luoghi principali dove si instaurano relazioni umane e tale deve restare".