Comunicato stampa: un milione e mezzo per finanziare gli sconti sulla Tari. Importante intervento del Comune a sostegno delle attività produttive bloccate dal lockdown
Si è tenuto venerdì un incontro organizzato da Confindustria con Upa Confartigianato e Cna per affrontare con l'assessore Antonio Bressa, affiancato per l’occasione dai tecnici comunali e di AcegasApsAmga, la questione degli sconti Tari, la tariffa sui rifiuti, sulle imprese manifatturiere.
Il confronto si è concentrato infatti proprio sulle agevolazioni da porre in essere per chi ha chiuso durante il lockdown e che quindi non ha prodotto rifiuti o ne ha ridotto drasticamente la produzione. I rappresentanti del mondo manifatturiero hanno condiviso con l’Amministrazione l’opportunità di alleggerire la Tari, riconoscendo appunto la mancata produzione dei rifiuti.
La risposta dell'assessore Antonio Bressa è stata positiva, come già ampiamente annunciato nei mesi scorsi, ma ora si inizia a parlare anche di numeri: "Introdurremo degli sconti sulla Tari per queste realtà economiche come per tutte le altre che hanno subito gli effetti del lockdown.
Il Comune ha già accantonato 1,5 milioni di euro che andranno a coprire i costi del servizio che sono rimasti sostanzialmente inalterati e che permetteranno di abbassare le bollette. Si tratta di uno sforzo economico significativo per il bilancio del Comune, colpito anch’esso dalla crisi.
E spero che lo Stato, seguendo le richieste dell’Autorità nazionale (Arera) possa intervenire sostenendo economicamente ulteriori abbattimenti delle tariffe.
La prossima scadenza Tari è il 30 settembre e questa data è anche il termine entro il quale dobbiamo approvare le tariffe 2020 sulla base del Pef che sarà concordato da AcegasApsAmga con l’assessora all’ambiente Chiara Gallani, con la quale stiamo seguendo tutti questi delicati passaggi.
Quindi entro il 30 settembre saranno definite le percentuali di sconto e le modalità di pagamento".
Il metodo di riferimento per calcolare gli sconti sarà quello indicato dalla Autorità nazionale e cioè lo scomputo dei giorni di chiusura dal conteggio della quota variabile della Tari, ma questa possibilità sarà allargata anche alle attività economiche che non hanno dovuto chiudere per decreto ma hanno subito pesanti effetti economici come ad esempio gli alberghi.
"Avevamo detto fin dall’inizio che scorporare una quota della Tari è un atto di giustizia per chi non ha prodotto rifiuti - conclude l’assessore Bressa - Lo facciamo dimostrando che siamo a fianco delle aziende e, a prescindere dall’intervento o meno che potrà fare lo Stato, noi comunque mettiamo le nostre risorse interne, così preziose per il bilancio del Comune, a disposizione dell’economia cittadina. È di fatto una manovra da 1,5 milioni di euro per le attività produttive e commerciali".