Comunicato stampa: dichiarazione del Sindaco sulla situazione sanitaria a Padova
"Dopo sforzi enormi, la nostra città è ripartita in una condizione di sicurezza sanitaria, frutto del lavoro senza precedenti di tutta la nostra sanità e della collaborazione di tutti i cittadini.
Come avevano previsto gli scienziati, a partire da quelli che operano nella nostra Università, ora siamo in una fase delicata, in cui sono possibili focolai e casi isolati che vanno tempestivamente aggrediti e circoscritti.
La collaborazione di tutte le istituzioni e il loro coordinamento in questo momento è decisivo per consolidare i risultati raggiunti in termini di contenimento del virus ed è per questa ragione che oggi ho avuto colloqui sia con il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Luciano Flor sia con il direttore dell’Ulss 6 Domenico Scibetta.
Lo ripeto, in questo momento nella nostra città e nel nostro territorio la situazione è monitorata e sotto controllo, Padova è un luogo sicuro e che deve ritrovare una sua normalità anche nella vita sociale pur nell’ambito del più rigoroso rispetto che tutte le iniziative comunali garantiscono rispetto alle normative Covid nazionali e regionali.
Questa serenità tuttavia non ci deve far mai dimenticare che la situazione va vista in maniera dinamica, il virus infuria ancora in molti Stati del mondo e in un sistema interconnesso questo deve farci tenere altissima la soglia di attenzione anche qui.
Per quanto i pochi nuovi casi che ancora vi sono nel territorio siano prevalentemente legati a provenienze extra Schengen, lo sforzo di tutti e la prudenza di tutti resta un aspetto fondamentale e necessario. La città ha ripreso a vivere e questo è necessario e normale, come ci dicono gli scienziati il tema non è muoversi nella paura ma nella prudenza, per evitare rischi e consentire che eventuali focolai siano circoscritti nel tempo più breve.
Padova è oggi un luogo sicuro e accogliente per i cittadini e anche per i turisti ma perché lo resti, impegniamoci tutti ricordando che il virus non è sparito ma è stato domato con gli sforzi di ciascuno di noi. Continuiamo a mantenere una rigorosa igiene delle mani, a portare la mascherina dove necessario, a pulire con cura le superfici, a rispettare le regole.
Per fortuna oggi sappiamo più e meglio di febbraio come arginare il problema, ma resta un punto fermo: senza la responsabilità personale di tutti rischiamo passi indietro che non ci possiamo permettere".
Sergio Giordani