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Comunicato stampa: "Dimore. Residenza d'artista online"
12/05/20
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 13/06/2020
Dimore è il progetto sperimentale di residenza d’artista ideato e promosso dall’area Creatività dell’ufficio Progetto Giovani, a cura di Stefania Schiavon, Caterina Benvegnù, Elena Squizzato, con la collaborazione di Elisa Pregnolato, volontaria di Servizio civile universale, attivato con sei giovani artisti iscritti all’Archivio locale Gai (Giovani artisti italiani) - Daniele Costa, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Alessio Mazzaro, Eleonora Reffo, Gianna Rubini, Annalisa Zegna - già coinvolti in alcune iniziative realizzate dall’ufficio.
IL PROGETTO
Il progetto nasce dall’ascolto delle riflessioni che si sono manifestate con urgenza durante il periodo di quarantena in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19. Dimore supporta il dibattito in corso e procede tentando di mettere in discussione e riorganizzare pratiche, modalità, fruizioni relative al mondo dell’arte.
"L’emergenza Covid-19 ha richiesto un'azione prioritaria in termini sanitari, sociali ed economici; ma l'Amministrazione di Padova è a fianco di lavoratrici e lavoratori delle arti e della cultura che si sono mobilitati per ragionare sul presente e sul futuro di professioni già vulnerabili e in questo periodo duramente messe alla prova - ha commentato il sindaco, Sergio Giordani - Il progetto sperimentale e pilota Dimore - residenza d'artista online è dunque, insieme ad altre iniziative, una delle risposte che il servizio pubblico ha deciso di attivare per sostenere la formazione e la ricerca di giovani artisti under 35; per contribuire, in questo modo, a ridisegnare un nuovo paesaggio culturale a partire dalla nostra città e dai giovani".
Grazie alla sinergia tra Enti, è stato possibile riorientare un progetto precedentemente supportato dalla Regione Veneto nell’ambito del Piano di interventi in materia di politiche giovanili DGR n.1675 del 12/11/2018.
Se, in prima istanza, “dimora” è casa, rifugio, permanenza in un luogo, etimologicamente è intesa anche come indugio, attesa, ritardo. “Mettere a dimora” rimanda al campo semantico della botanica, al collocare una pianta nel terreno, farla radicare, nutrirla, crescerla. È un termine sfumato e cangiante, non assertivo, che conduce, da un lato, al radicarsi e che, dall’altro, autorizza alla provvisorietà, al tentennamento, al tempo perso e riconfigurato: appare, allora, la migliore ipotesi per tentare di descrivere - e realizzare - un progetto di residenza d’artista in uno scenario straniante come quello dell’isolamento e del distanziamento fisico.
I partecipanti prendono parte a workshop online di gruppo, creati ad hoc da professionisti del mondo dell’arte e della cultura, per sviluppare diversi temi in grado di proporre interrogativi sul presente. Alcuni incontri tra quelli proposti agli artisti, inoltre, sono liberamente accessibili online.
Il pubblico può seguire il processo in corso grazie a un sito web dedicato che funge da contenitore, da diario di bordo, da casa. Nel sito di Dimore vengono presentati i materiali e i contenuti multidisciplinari raccolti, analizzati e prodotti dagli artisti e dalle artiste, dalle curatrici e dai tutor nel corso della residenza online.
IL SITO - DIMORERESIDENZADARTISTA.IT
Il sito di Dimore - www.dimoreresidenzadartista.it - raccoglie i materiali e i contenuti multidisciplinari prodotti dagli artisti, dalle curatrici e dai tutor nel corso della residenza online.
Ogni quindici giorni, una parola chiave apre i lavori che coinvolgono di volta in volta un tutor diverso assieme agli artisti in residenza. Le parole chiave danno il nome ai capitoli che articolano temporalmente la residenza online e scandiscono “virtualmente” sia il passare del tempo, sia l’avvicendarsi delle riflessioni e delle visioni prodotte dagli artisti e pubblicate nel diario di Dimore.
Il diario intende portare alla luce un processo di lavoro piuttosto che un risultato finale: gli artisti non producono, infatti, opere finite, bensì condividono i contributi in itinere, elaborati in funzione di un loro pensiero sulle parole chiave e sul contemporaneo. L’homepage cambia ogni quindici giorni per mettere in evidenzia i contributi del capitolo appena concluso.
Il sito ospita, inoltre, una sezione dedicata ai materiali di ricerca con cui il team curatoriale e i tutor accompagnano gli artisti in residenza: video, immagini, testi, parole, frammenti letterari, culturali, sociologici e filosofici hanno il compito di costellare di suggestioni il processo in corso.
La decisione di rendere pubblici questi materiali nasce dalla volontà di attivare nuove pratiche di coinvolgimento e avvicinamento ai temi del contemporaneo, oltre che di rendere aperta la narrazione di un percorso che generalmente viene realizzato a porte chiuse.
GLI ARTISTI
Le artiste e gli artisti invitati sono stati selezionati dal team curatoriale sulla base di una serie di collaborazioni precedenti già realizzate con l’area Creatività dell’ufficio.
Ciascun artista, tramite la propria ricerca, indaga la complessità del contemporaneo attivandosi come attore politico, contribuendo al dibattito sulle trasformazioni relative al contesto sociale e culturale nel quale si muove, estendendo il raggio d’azione al tempo e allo spazio universali. Attraverso i propri lavori, genera riflessioni sul senso dello stare, dell’agire, dell’abitare il mondo.
Il progetto di residenza è uno strumento ulteriore per proseguire con le riflessioni emerse nei percorsi di ricerca personali, dando loro nuova linfa vitale in virtù del periodo attuale e attraverso la collaborazione dei tutor ospiti.
Gli artisti partecipanti: Daniele Costa, Nicolò Masiero Sgrinzatto, Alessio Mazzaro, Eleonora Reffo, Gianna Rubini, Annalisa Zegna.
I TUTOR
I tutor invitati sono professionisti del mondo dell’arte e della cultura e hanno il compito di accompagnare il gruppo di artisti nel processo di ricerca e discussione che si svolge durante la residenza.
Ogni tutor lavora con gli artisti per un capitolo della durata di due settimane, periodo in cui affronta un tema specifico, vicino al proprio percorso di ricerca e agli interrogativi sul tempo che stiamo vivendo.
I prossimi tutor sono: Elena Mazzi, Pietro Gaglianò, Babilonia Teatri.