Comunicato stampa: lungo incontro in Municipio con il virologo Andrea Crisanti
Appare ormai chiaro che l’eccellenza della nostra sanità e della nostra Università abbiano contribuito, fin dall’inizio della crisi con scelte tempestive e giuste e poi nel supporto continuo alle autorità competenti, a far si che, rispetto ad altri territori, Padova abbia per quanto possibile arginato in maniera lodevole gli effetti di un epidemia che poteva avere sviluppi ancora più gravi e sicuramente devastanti.
Proprio per questo come Sindaco ritengo indispensabile orientare alcune delle decisioni future su come affrontare l’epidemia, attingendo da questo straordinario patrimonio di conoscenza scientifica che molti ci invidiano e che come ha fatto la differenza fin qui potrà farla anche in futuro. Fin qua abbiamo fatto il massimo e i padovani con la loro responsabilità ci hanno dato una grande mano. E’ il momento di tenere duro e rispettare le regole fino a quando sarà necessario.
I dati anche a Padova migliorano e quando Governo e Regione riterranno maturi i tempi entreremo gradualmente in una nuova fase di contenimento del virus e progressivo allentamento delle misure. Sarà un momento molto delicato e dico fin da subito che per quanto mi riguarda, con lo scopo di proteggere al meglio i padovani, la mia scelta è quella di consigliarmi e affidarmi il più possibile agli scienziati per rendere più efficace le azioni nelle competenze del Comune.
E’ assolutamente necessario che vi sia clima di cooperazione, che la politica si tenga lontana dalle polemiche e dalla tentazione di farle. Tutti siamo chiamati a dare il meglio per i nostri cittadini in un grande gioco di squadra e lavorando sodo. Non è tempo di discussioni e litigi ma di scelte rapide e basate su quanto di indicano i medici. A Padova la nostra Giunta ha scelto la linea della sobrietà silenziosa orientata solo a produrre fatti per la gente. Preferisco essere una volta in meno al centro della scena mediatica e spendere qualche ora in più per far arrivare mascherine, dare un aiuto alle Case di Riposo, ai medici di base, essere al fianco degli anziani e delle categorie più fragili”.