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Comunicato stampa: gratuità del trasporto pubblico per oltre 3000 anziani
27/12/19
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 28/10/2020
Anche per il 2020 oltre 3000 anziani padovani godranno della gratuità del trasporto pubblico. Cambiano le modalità per ottenere le agevolazioni e rimangono coperti sostanzialmente gli stessi utenti.
Nei mesi scorsi si è lavorato per rivedere il criterio sul quale calcolare le agevolazioni tariffarie per pensionati ed invalidi residenti nel Comune di Padova, assumendo quale riferimento per la gratuità l’indicatore Isee anziché il Cud. Potranno accedere alle agevolazioni per l’abbonamento annuale i pensionati con un Isee fino 13.338,26 € (il doppio del valore minimo Inps).
Per le agevolazioni che riguardano l’abbonamento trimestrale potranno accedere invece tutti coloro con un Isee fino a 20.007,39 € (il triplo del valore minimo Inps).
Dopo un periodo di monitoraggio e verifica per stabilire se l’importo Isee adottato risultava adeguato all’obiettivo di agevolare l’utilizzo del trasporto pubblico per le fasce più deboli della cittadinanza, con particolare riguardo alle persone in condizione economica svantaggiata, si è valutato questo sistema come il migliore, perché dà la possibilità di accedere a tutti coloro che ne hanno realmente bisogno.
Per le agevolazioni che riguardano l’abbonamento trimestrale potranno accedere invece tutti coloro con un Isee fino a 20.007,39 € (il triplo del valore minimo Inps).
Dopo un periodo di monitoraggio e verifica per stabilire se l’importo Isee adottato risultava adeguato all’obiettivo di agevolare l’utilizzo del trasporto pubblico per le fasce più deboli della cittadinanza, con particolare riguardo alle persone in condizione economica svantaggiata, si è valutato questo sistema come il migliore, perché dà la possibilità di accedere a tutti coloro che ne hanno realmente bisogno.
“Abbiamo scelto di passare al criterio dell’Isee dopo un attento monitoraggio e uno studio delle agevolazioni erogate - ha detto il vicesindaco Arturo Lorenzoni - Con il sistema del Cud potevano accedere alle agevolazioni anche persone con redditi in realtà molto alti, quindi perfettamente in grado di permettersi l’abbonamento, e non si riusciva a far rientrare nella categoria tutti coloro che invece hanno reale bisogno. Con questo sistema, che equipara il criterio a quello utilizzato per l’erogazione di tutti i servizi e benefici comunali, abbiamo da un lato la certezza che acceda alle agevolazioni appunto chi ne ha reale bisogno, dall’altro semplifichiamo il lavoro dei nostri uffici e facilitiamo l’accesso a tutti i cittadini. Abbiamo stabilito dei limiti Isee molto alti e in questo modo diamo possibilità a più persone che realmente non possono permettersi di pagare il trasporto pubblico, senza intaccare minimamente il fondo che mettiamo a disposizione per coprire queste agevolazioni. Crediamo sia importante vigilare e monitorare perché i criteri sui quali ci basiamo siano effettivamente rispondenti delle esigenze delle persone. Abbiamo registrato casi limite negli scorsi anni in cui persone con Cud bassi ma Isee addirittura a 70.000 euro rientravano nelle categorie delle agevolazioni. E semplicemente, non è giusto. Il nostro primo obiettivo deve essere quello di tutelare tutte e tutti coloro che vivono in situazioni economiche davvero svantaggiate. Anche nel 2020, dalle nostre proiezioni, oltre 3000 anziani godranno delle agevolazioni, e saranno un numero maggiore coloro che potranno godere dell’abbonamento annuale.Le esenzioni e le agevolazioni per il trasporto pubblico sono una misura introdotta da questa amministrazione. Se il primo anno siamo riusciti a coprire solo una piccola fetta, il secondo anno siamo riusciti a coprire la quasi totalità degli anziani della nostra città e quest’anno, correggendo le storture date da un calcolo basato solo sul Cud, abbiamo ottimizzato le risorse. Abbiamo investito anche per il 2020 circa 500.000 € per le gratuità degli abbonamenti perché siamo convinti che il trasporto pubblico debba essere un diritto per tutte e tutti e tutelare chi davvero non se lo può permettere è il nostro principale pensiero”.