Comunicato stampa: Venerdì 9 agosto. I Notturni d’Arte a Palazzo Zuckermann
Venerdì 9 agosto dalle ore 21:00 i Notturni d’Arte, rassegna prodotta dall’Assessorato cultura con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dedicata al tema del viaggio, fanno tappa a Palazzo Zuckermann in corso Garibaldi, 33, per ripercorrere, attraverso le collezioni di tessili del Museo d'Arte Medioevale e Moderna, un affascinante itinerario alla scoperta dell’evoluzione dell’abbigliamento maschile nel Settecento.
L'evoluzione della moda, sia maschile che femminile, segue di pari passo quella dei diversi movimenti artistico-culturali susseguitisi nell'arco del secolo: ad una prima fase che si può definire tardobarocca, caratterizzata da una certa esuberanza che porta a trasformare se non a deformare l'immagine naturale, fa seguito quella legata allo stile rococò, con un complessivo alleggerimento delle fogge precedenti, per arrivare infine al trionfo della sobrietà con l'affermarsi del gusto neoclassico.
Gli indumenti caratteristici del periodo sono sostanzialmente tre: la marsina, che in questo periodo è il capo maschile per eccellenza, in genere coordinato alla sottomarsina e i calzoni.
Da dove ha origine questa impostazione? La marsina, ad esempio, è l’evoluzione del colletto cinque-seicentesco: un corpetto ad uso militare, in genere confezionato in cuoio. La sua trasformazione in “marsina” nel Settecento segna un passaggio epocale: quello dell'uomo di guerra che diventa uomo di corte, sulla base del modello aristocratico proposto dalla corte francese di Luigi XIV.
Importanti complementi d'abbigliamento sono i bottoni, rivestiti in stoffa e ricamati, ma anche realizzati in materiali pregiati (metalli preziosi, avorio, madreperla o ceramica dipinta) e concepiti come autentici gioielli.
L'accessorio che nel Settecento divenne però un vero oggetto di culto, indispensabile per l'uomo elegante dell'epoca, fu la tabacchiera.
Dono prezioso in occasione di ambascerie o incontri diplomatici ma anche simbolo di distinzione sociale, poiché l'uso del tabacco da fiuto era riservato ai ceti elevati. Se ne distinguono modelli da tasca, da portare sempre con sé, e “da tavolo”, veri e propri soprammobili.
Con l'avvento dello stile neoclassico, si assiste complessivamente ad un processo di semplificazione delle fogge sartoriali, che trova espressione anche nell'apparato decorativo: vengono quasi completamente eliminati i ricami, che rimarranno più tardi solo su livree e uniformi.
Lo stesso accade per i tessili utilizzati: le sete operate e broccate lasciano posto alle stoffe rigate di gran moda nell'ultimo quarto del secolo, come documentato dal tessuto di confezione di un completo esposto a Palazzo Zuckermann, riconducibile agli anni '90, composto da marsina e calzoni coordinati.
Questi ultimi, rispetto agli altri capi di vestiario, non subiscono nel corso degli anni dei cambiamenti sostanziali: inizialmente un po' più comodi, diventano via via più aderenti mentre la lunghezza rimane comunque appena sotto il ginocchio, dove vengono fermati da cinturini o bottoni.
Info
Biglietto euro 5, da acquistare presso l’Ufficio Iat - Informazioni e accoglienza turistica in vicolo Cappellato Pedrocchi fino alle ore 17 del giorno dell’evento da lunedì a sabato ore 9-17, domenica e festivi ore 10-15 (aperto il 15 agosto con orario festivo). Info biglietti: tel. 049 5207415
Ingresso gratuito per bambini fono a 12 anni, disabili e un accompagnatore.
Info rassegna: cell. 366 6436212, da lunedì a venerdì orario 9-13