Comunicato stampa: "sciopero della mensa" e utilizzo del panino alla scuola Zanibon
L’Assessore ai servizi scolastici del Comune di Padova interviene sullo "sciopero della mensa": "La mensa scolastica è stata per tutti una conquista: ha permesso alla scuola di sentirsi una comunità educante e di lavorare con tempi distesi, ai bambini di sentirsi più uniti, alle famiglie di poter gestire meglio i tempi lavoro-famiglia. Ogni giorno vengono preparati dal nostro centro cottura ben 7000 pasti la cui gestione è delegata non alla ditta vincitrice dell’appalto ma ai nostri servizi educativi. Un pasto ogni sette è preparato in modo personalizzato per venire incontro ad esigenze specifiche di alimentazione (diete, allergie e intolleranze). La filiera dei prodotti è controllata ed esiste il controllo del Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione). Il menù è il più articolato possibile e ruota in un periodo di 4 settimane: esistono i menù estivi, quelli invernali e quelli dedicati ad eventi speciali. Le commissioni mensa, che sono state allargate ai rappresentanti di classe e agli insegnanti, possono fare segnalazioni sul cibo offerto. Le segnalazioni delle commissioni possono dare luogo a iter che prevedono penalità per la ditta. Per una maggiore verifica e controllo i Servizi Educativi dedicati hanno effettuato 22 incontri con le commissioni mensa. Sono stati effettuati 6 sopralluoghi nel centro cottura comunale, tra i migliori in Italia, aperto a chiunque voglia visitarlo; spesso i genitori sono invitati a farlo. Dall’inizio dell’anno ad oggi le nostre dietiste hanno effettuato ben 127 sopralluoghi alle mense scolastiche per verificare che il pasto sia conforme a quanto definito dal Sian.
Siamo consapevoli che il servizio offerto non sia pari a quello di un ristorante, che in un anno scolastico possa verificarsi qualche episodio di disagio anche se costantemente si lavora perché ciò non avvenga, prova ne è che le segnalazioni effettuate dalle commissioni mensa o dalle dietiste sono state ad oggi solo 15 di cui 14 hanno comportato una penalità per la ditta, un numero che ci sembra irrilevante rispetto al numero elevato dei pasti prodotti ogni giorno per tutti i giorni di scuola.
Oggi veniamo a conoscenza che in una scuola primaria 139 bambini hanno consumato un panino preparato a casa e solo 60 hanno mangiato il pranzo della mensa. Tutto ciò ci sembra incrinare il clima di serenità e collaborazione che deve esistere in una comunità educante che non dovrebbe essere terreno di scontro ma di incontro e collaborazione dato che il pasto non è il fine del consumare il cibo insieme. Il nostro obiettivo è la salute e la serenità dei bambini, tenendo presente che la scuola è un luogo educativo per cui serve un clima in cui si possa crescere e dove ci si può riconoscere. Questo atteggiamento di contrapposizione non gioca a favore di nessuno".