Comunicato stampa: il bilancio del piano di Accoglienza invernale del Comune di Padova
Il piano di Accoglienza invernale per le persone senza fissa dimora si è concluso lo scorso 28 febbraio.
Il piano, coordinato dal Comune, è stato reso possibile grazie alla collaborazione di diverse realtà del privato sociale (cooperativa sociale Coges Don Milani, cooperativa sociale Cosep, cooperativa sociale Città Solare, Croce Rossa Italiana di Padova, Associazione Sant'Egidio, Ronda della Solidarietà, Noi Sulla Strada, Papa Giovanni XXIII°, Cisom Padova; Guardian Angels, Associazione Elisabetta D'Ungheria), parrocchie (Altichiero, Voltabarozzo, San Benedetto) e Caritas Diocesana che, a partire dal 4 febbraio e in collaborazione con due nuove parrocchie (Santa Maria Assunta e Sant’Ignazio), ha offerto la disponibilità di altri 15 posti letto.
Complessivamente il piano di Accoglienza Invernale ha messo a disposizione 193 posti.
Tutte le persone accolte nelle diverse strutture hanno prima effettuato visite mediche e accertamenti sanitari nella struttura di Alta Specializzazione per l'Immigrazione dell'Ulss 6, che da novembre 2018 a febbraio 2019 ha visitato un totale di circa 158 persone senza dimora.
Nelle strutture ha operato anche il dipartimento per le Dipendenze attraverso delle visite bisettimanali.
Contemporaneamente i Servizi Sociali hanno iniziato un lavoro di rete per la presa in carico delle persone maggiormente vulnerabili al fine di garantire loro assistenza anche dopo il termine dell'Accoglienza Invernale.
Sempre nei locali di Casetta Borgomagno è stata effettuata anche la distribuzione della prima tranche di beni destinati alle persone senza dimora iniziata lo scorso 22 gennaio e prevista dal progetto regionale “DOM. Veneto Modelllo Housing first Regione Veneto” sul tema della grave emarginazione adulta con il supporto della Fio.PSD (Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora), nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Inclusione - Fondo europeo di aiuti agli indigenti.
L'obiettivo è rispondere in modo innovativo alle necessità e ai bisogni delle persone che vivono in situazioni di marginalità estrema, anche attraverso nuovi modelli socio-educativi di intervento e sostenere il loro inserimento/reinserimento nel tessuto relazionale, sociale ed economico. Nell’ambito del progetto sono previste misure di accompagnamento tra le quali interventi a bassa soglia per la soddisfazione dei bisogni immediati attraverso la distribuzione di beni di prima necessità (kit di emergenza, prodotti per l’igiene personale, coperte, sacchi a pelo invernali ed estivi, calzature, zaini, brandine…).
L’equipe multidisciplinare che ha preso parte attiva nell'attività di distribuzione, ha potuto incontrare le persone senza dimora in vista anche di un possibile inserimento negli appartamenti del progetto Housing First/Housing Led.