Comunicato stampa: conclusi i lavori all’anello Sud per una doppia alimentazione del gas
AcegasApsAmga ha concluso la posa dell’ultimo tratto della condotta gas che garantirà alla città una doppia alimentazione della rete di alta pressione.
L’intervento garantirà maggior sicurezza e continuità del servizio, soprattutto alle utenze più sensibili del territorio.
Una doppia condotta del gas: più sicurezza e continuità del servizio
Da oggi, Padova gode di un maggior livello di sicurezza e di continuità del servizio di distribuzione del gas.
AcegasApsAmga ha infatti concluso nella zona Sud della città, i lavori di posa dell’ultimo tratto di metanodotto ad alta pressione, che consente il collegamento di due cabine della rete gas da nord a sud della città.
L’intervento, per un investimento complessivo pari a circa 1 milione di euro, garantisce una seconda alimentazione alla rete di alta pressione della città, conseguentemente interconnessa dall’area del fiume Brenta fino alla zona al confine con il Comune di Abano Terme, attraverso un unico metanodotto in acciaio lungo circa 18 km.
Questa importantissima operazione permette di aumentare il livello di sicurezza e di continuità del servizio di distribuzione gas sul territorio, anche in caso di disservizio ed indisponibilità di uno dei due impianti collegati, garantendo una doppia alimentazione alle utenze più sensibili, come ad esempio il Polo Ospedaliero e lo Iov, il complesso universitario e le grandi utenze della Zona Industriale.
L’intervento, avviato agli inizi del 2018, si è svolto in tre diverse fasi ed ha visto il prolungamento del metanodotto lungo la tangenziale che collega Padova Est a Padova Sud, fino ad arrivare a connettere una seconda cabina di ricevimento posizionata a sud della città, al confine con il comune di Abano Terme.
La lunghezza totale del metanodotto in acciaio, del diametro medio di 300-350 mm, esercito in alta pressione a 12 bar, è di circa 18 chilometri.
Il punto più complesso della realizzazione dell’intervento ha riguardato l’attraversamento del canale Battaglia e dell’omonima Strada Statale, dove si è operato con una tecnologia innovativa a basso impatto ambientale.
Grazie alla tecnica di “trivellazione teleguidata” si è potuto, in una unica volta, “infilare” la tubazione in viale dell’Industria ad Albignasego, passare sotto alla Strada Statale e al canale Battaglia per “riemergere” nella campagna nella destra idraulica del Canale, nel comune di Padova. Questo tratto di tubazione è stato poi interconnesso da un lato e dall’altro alle restanti tratte di tubazioni, posate con le tradizionali tecnologie di scavo in trincea.
Oltre alla tubazione, sono state realizzate tutte le infrastrutture accessorie consistenti in valvole di intercettazione e manovra, un nuovo gruppo di riduzione della pressione in alimentazione della rete di Albignasego e l’adeguamento della seconda cabina posta a sud della città.
La tecnologia usata: meno disagi e maggior sicurezza
La posa con tecnica di “trivellazione controllata” utilizzata nel corso dell’intervento consente di posare il tubo senza dover aprire lo scavo lungo tutta la sua lunghezza (a differenza dei tipici cantieri, cosiddetti a trincea). Si tratta di una tecnica innovativa, a basso impatto ambientale che sta lentamente prendendo piede in quanto consente di contenere la manomissione del sedime stradale, riduce il disagio sulla viabilità veicolare, riduce la movimentazione del materiale proveniente dagli scavi con conseguente minor traffico di mezzi pesanti e presenta, inoltre, una maggior sicurezza per la manodopera impiegata.