Comunicato stampa: dichiarazione del sindaco sulla questione del “Decreto Sicurezza” al termine del direttivo nazionale Anci a Roma
"Premesso che la legge presenta aspetti che, a mio avviso, configgono nettamente con i diritti basilari delle persone e con le garanzie costituzionali, affido queste valutazioni agli organismi preposti e sto al punto delle conseguenze immediate che si scaricheranno sui territori. Per effetto del decreto Salvini, entro qualche mese potremmo avere in città almeno 1000 persone disperate che girovagano senza identità. Ben che vada saranno ridotti a mendicanti, ma con ogni probabilità molti di questi potrebbero cadere nelle maglie della delinquenza e alimentare lo spaccio e i reati più vari. La questione è di una semplicità estrema, ma molto grave: dei partiti e della politica a me non interessa molto, sono il Sindaco di Padova e devo difendere i padovani. Se un decreto si chiama sicurezza, la sicurezza la deve garantire: ecco perché chiedo al presidente Conte di dare ai Sindaci risposte concrete e nel merito di queste evidenti criticità tutte a carico, nei costi e nelle conseguenze, dei Comuni e delle Comunità locali. Quanto ai rimpatri serve sincerità e non propaganda; i dati dimostrano come, per riportare nei paesi di origine questa massa di donne e uomini, solo con le presenze attuali servirebbe un secolo, quindi siamo seri, io a Babbo Natale non credo più da quando ero bambino. Affido quindi un forte mandato all’Anci e al presidente De Caro perché siano molto chiari nel chiedere al governo risposte serie e immediate a questioni che possono minare la coesione sociale nelle città aumentando l’insicurezza per tutti".