Comunicato stampa: Veneto Adapt. Enti Locali uniti contro gli effetti dei cambiamenti climatici - presentati i primi risultati del progetto
Presentati oggi a Palazzo Moroni i primi risultati del progetto europeo che mira a rendere il Veneto una regione resiliente.
Si è svolto oggi a Palazzo Moroni l'incontro dal titolo “Recovering New Orleans after Katrina. Regenerate community. Restore city. L’esperienza di Edward Blakely nella gestione del disastro”, un’importante occasione per amministratori, tecnici, studiosi veneti per approfondire i temi della gestione del rischio e delle emergenze post disastro dalle parole del più grande esperto mondiale del settore, il prof. Edward Blakely, l'uomo che ha portato alla rinascita di New Orleans dopo il devastante passaggio dell'uragano Kathrina.
L'evento ha rappresentato l'occasione per fare il punto su “Veneto Adapt - Central VENETO Cities netWorking for ADAPTation to Climate Change in a multi-level regional perspective”, progetto finanziato dal programma comunitario LIFE per circa 3 milioni di euro, che vede la collaborazione attiva di numerosi e qualificati partner: Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Università Iuav di Venezia, Sogesca Srl, Città Metropolitana di Venezia, Comune di Treviso, Comune di Vicenza, Unione dei Comuni del Medio Brenta, coordinati dal Settore Ambiente e Territorio del Comune di Padova, ente capofila.
Obiettivo di questi enti è quello di minimizzare il rischio climatico nelle città del Veneto attraverso l'elaborazione di una strategia di adattamento condivisa e unitaria e la realizzazione a livello locale di misure concrete di adattamento, sviluppando una metodologia condivisa su scala regionale e sperimentando iniziative ed azioni pilota nell'area del Veneto Centrale, un territorio che comprende 3,5 milioni di abitanti, colpiti, negli ultimi anni, dalle conseguenze tangibili del climate change quali fenomeni meteorologici di particolare intensità, allagamenti e inondazioni, ondate di calore intense e perduranti.
Veneto Adapt, avviato a luglio 2017, si concluderà nel 2021 ma già dopo il primo anno di attività i partner di progetto hanno raggiunto importanti risultati.
Grazie al supporto tecnico dell'Università Iuav di Venezia e della società Sogesca è stato infatti possibile realizzare due strumenti fondamentali per l'implementazione dei processi di adattamento al cambiamento climatico: l'indagine sulla capacità adattativa locale e l'analisi delle vulnerabilità del Veneto Centrale al cambiamento climatico.
Il primo strumento consiste in una approfondita analisi della capacità del territorio veneto di confrontarsi con i propri rischi e con i cambiamenti in atto: ogni partner ha verificato il proprio “modello di governance locale del rischio” e la presenza di misure utili all'adattamento all'interno degli strumenti pianificatori vigenti a diverse scale territoriali. Con questo studio è stato possibile fornire una fotografia dei rischi e delle soluzioni già presenti nei territori in oggetto nei confronti di un cambiamento climatico che ha ricadute su molteplici aspetti della vita locale. L'analisi dei piani vigenti ha infatti evidenziato 630 misure di adattamento già presenti negli strumenti urbanistici vigenti.
L’analisi delle vulnerabilità al cambiamento climatico svolta mediante nuove tecnologie dell’informazione ed incentrata sugli impatti di ondate di calore ed eventi meteorici estremi ha permesso di fornire adeguate basi scientifiche ad una situazione che, purtroppo, è evidente a tutti: nel Veneto Centrale, l'ultimo decennio ha visto un aumento esponenziale di fenomeni meteorologici estremi che hanno causato ingenti danni economici e rilevanti disagi alle popolazioni colpite.
Grazie alla collaborazione dei partner e al supporto tecnico-scientifico di Iuav, è stato possibile censire e mappare le aree a rischio, consentendo di focalizzare i successivi interventi su porzioni di territorio particolarmente esposte. 1.714 kmq di territorio regionale sensibile ad alluvioni e allagamenti, 1.565 kmq di aree urbane sensibili a ondate e isole di calore: i numeri non lasciano spazio a dubbi in merito all'urgenza di passare all'azione.
La combinazione di questi studi ha permesso di strutturare una raccolta di scenari e strategie di adattamento per gli enti locali, a cui il Comune di Padova, come ulteriore risultato di progetto, presenterà il documento “Linee Guida per le strategie di adattamento al cambiamento climatico”, redatto negli ultimi mesi.
I prossimi mesi saranno particolarmente impegnativi per i partner di Veneto Adapt: in poco più di un anno, infatti, gli enti coinvolti dovranno sviluppare il proprio Piano di Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima, strumento che integra misure di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, previsto dal nuovo Patto dei Sindaci 2030 della Comunità Europea.