Comunicato stampa: Notturni d'arte 2018, IV serata. Sabato 28 luglio alla scoperta del capolavoro di Giusto de’ Menabuoi
Sabato 28 luglio alle ore 20:45 i Notturni d’Arte propongono visite guidate al Battistero, dove ammirare il capolavoro assoluto di Giusto de' Menabuoi (Firenze 1330 circa - Padova ante 1391). La rassegna, prodotta dall’Assessorato alla cultura del Comune di Padova e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dalla Cassa di Risparmio del Veneto, quest’anno porta il pubblico alla scoperta della Padova Urbs picta (città dipinta), candidata alla lista del Patrimonio dell'Umanità con l’eccezionale gruppo di affreschi del '300, ancor oggi visibili in otto edifici: Cappella degli Scrovegni, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, Palazzo della Ragione, Battistero della Cattedrale, Cappella della Reggia Carrarese, Basilica del Santo, Oratorio di San Giorgio, Oratorio di San Michele.
Nell'ambito della candidatura gli affreschi del Battistero mostrano lo sviluppo delle ricerche sulla prospettiva di Giotto, con la costruzione di una spazialità di tipo illusionistico e un coinvolgimento maggiore dello spettatore grazie all'annullamento della separazione tra architettura, pittura e scultura.
Entrando nel Battistero si ammira uno spazio interamente ricoperto di affreschi, incentrati sulla storia della Salvezza, realizzato da Giusto de' Menabuoi a partire dal 1375. La pittura coinvolge ogni minimo spazio della superficie, arrivando a invadere anche spazi architettonicamente inusuali, come l'intradosso degli archi o angoli e pareti diverse, creando giochi illusori tra la spazialità reale e dipinta del tutto inaspettati. Giusto si cimenta con i problemi di resa dello spazio, della forma e della luce, continuando le ricerche di Giotto. L'aspetto singolare della sua pittura è quello di riuscire a creare un’efficace sintesi di forma e colore, in cui la qualità risulta sempre elevata: basti pensare all’eleganza delle vesti e dei copricapi delle figure femminili.
La committenza al pittore toscano del ciclo affrescato del Battistero si deve a una donna, Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco il Vecchio da Carrara, signore di Padova dal 1350 al 1388. Forse per questo la funzione encomiastica celebrativa delle pitture si declina secondo una sensibilità femminile. Continua quella attualizzazione e laicizzazione della storia sacra presente anche in altri cicli pittorici padovani del secolo: alla storia della Salvezza Giusto fa partecipare uomini e donne del Trecento, personalità appartenenti alla corte Carrarese, come Francesco Petrarca, con particolare attenzione alle donne (la stessa committente è presente in più scene).
Il complesso programma iconografico deve essere stato suggerito all'artista da un teologo esperto vicino alla committente: sulla cupola è dipinto il Paradiso, sul tamburo le storie della Genesi, illustrate da iscrizioni con diciassette passi biblici in latino, lungo le pareti le storie di San Giovanni Battista, di Maria e di Cristo e nel presbiterio le storie dell'Apocalisse.
Info
Biglietti 3 euro, da acquistare fino ad esaurimento della disponibilità, presso l’Ufficio Iat Informazioni e accoglienza turistica, vicolo Cappellato Pedrocchi, da lunedì a sabato dalle ore 9:00 alle 18:00 , festivi dalle ore 10:00 alle 15:00. Nelle date degli eventi sarà possibile acquistare i biglietti fino alle ore 17:00.
Per ulteriori informazioni telefono 049 8204533