Comunicato stampa: il Comune e l'associazione Scrapycle donano a Jovanotti un'opera d'arte particolare
In occasione del concerto di Lorenzo Jovanotti, il Comune di Padova insieme all’associazione di promozione sociale e culturale Scrapycle, consegnano al cantautore toscano l’opera d’arte realizzata dall’artista padovano Emilio Maniero, alias Manbott.
L’iniziativa si inserisce nel progetto “L’arte del territorio, oggi” e ha l’obbiettivo di far incontrare i grandi che attraversano la città con i più importanti artisti del territorio attraverso opere d’arte completamente ecosostenibili e fortemente innovative, proprio come quelle firmate Emilio Maniero (aka Manbott):
“Ho accettato la proposta di Scrapycle e ringrazio il Comune di Padova perché credo sia importante promuovere il territorio attraverso forme d’arte sostenibili e innovative, fare incontrare musica e arte figurativa. Rappresentare il passaggio di Lorenzo per la città del Santo è stato uno stimolo in più: anche il suo lavoro si basa su innovazione costante e impegno sociale, un esempio per chi vuole vivere d’arte in modo responsabile”.
Il consigliere Enrico Fiorentin ci racconta che l’iniziativa è nata da un’idea del presidente dell’associazione Scrapycle, Cesare Granati, che abbiamo intervistato: “Come accadeva già secoli fa, quando un grande personaggio della vita pubblica giungeva in città, vogliamo celebrare l’evento mostrandogli un pezzo del nostro territorio raccontato da un artista padovano, responsabile, nel senso di sensibile alle tematiche sociali, e pieno di fantasia, forza propulsiva di qualsiasi tipo di innovazione.” Dell’artista Manbott ha colpito in particolare la sua abilità di artista e designer capace di recuperare materiali di scarto come il legno e il ferro, grazie alla perizia dell’artigiano e di trasformarli in pezzi d’arte unici e completamente nuovi. L’artista a cui è destinata l’opera è Lorenzo Cherubini, o più semplicemente Jovanotti, da sempre sensibile a tematiche quali la sostenibilità e l’arte come mezzo per veicolare messaggi non solo puramente estetici.
Enrico Fiorentin, consigliere comunale con delega alle Politiche giovanili e ai Progetti comunitari, lascia un proprio commento personale: “Alla presenza di altri 32 Comuni, Province e Regioni italiane, due giorni fa a Bari abbiamo parlato di rigenerazione urbana. È una tematica su cui il circuito dei Giovani artisti italiani si sta spendendo molto, per cui abbiamo apprezzato l’idea di offrire questo dono carico di significato proprio a Jovanotti: del resto, il tema della sostenibilità e del riuso (condivisi dall’artista) sono alla base della trasformazione urbana di questi tempi. Una volta di più, Padova si mostra sensibile alle tematiche sociali e, al contempo, si sta facendo riconoscere come epicentro veneto della musica, della cultura, dell’innovazione e della sostenibilità. Temi che sembrano distanti, ma che invece possono coesistere armonicamente e devono essere centrali, anche nella formazione dei nostri ragazzi.”
L’opera d’arte
Manbott 174; 100x75
Lastra di ferro recuperata e fatta ossidare, poi dipinta, incisa e scartavetrata.
La Torre della Specola è stata realizzata utilizzando la tecnica del découpage, recuperando le pagine logore di una vecchia edizione della Divina Commedia, donata da un privato perché diventasse altro.
Jovanotti sembra saltare dal palcoscenico dentro alla città, rappresentata da uno dei suoi luoghi simbolo, l’Osservatorio astronomico della Specola.
La storia della città e l’energia del musicista si incontrano in questo quadro ecosostenibile e capace di coniugare la fantasia dell’artista e le tecniche dell’artigiano. L’opera d’arte è un racconto in essere, che nasce dal recupero dinamico del materiale su cui è realizzata e continua nella mente di chi osserva.