Comunicato stampa: “Da giovani promesse...” giovedì 31 maggio, “Frankenstein” per le scuole
Dopo l’appuntamento con Roberto Carnero dedicato a Pier Vittorio Tondelli e i consigli di lettura delle personal book shopper, “Da giovani promesse...” continua, giovedì 31 maggio, con tre appuntamenti dedicati a brillanti esordi letterari.
Il festival di Progetto Giovani del Comune di Padova, in collaborazione con l’Università di Padova, apre alle 9:00 in auditorium al Centro Culturale Altinate/San Gaetano, con la professoressa Marilena Parlati e la sua lezione introduttiva alla lettura di “Frankenstein”, rivolta agli studenti delle scuole secondarie superiori.
Gli appuntamenti riprendono poi alle 18:00, allo Spazio 35 al piano terra del Centro Culturale Altinate/San Gaetano, con una doppia presentazione.
Si comincia con il veneziano Federico Riccato, che presenta il suo “Spigola o agnello”, esordio dallo stile leggero e tagliente edito da Bompiani; con l’autore discute Francesca Koban.
La serata prosegue poi con il quinto ospite internazionale della rassegna, l’inglese Nick Hunt, che presenta “Dove soffiano i venti selvaggi”, in dialogo con Raffaele Riba.
Il libro, dedicato ai venti dell’Europa, è l’esordio in lingua italiana dell’autore, tradotto per la prima volta da Neri Pozza.
Marilena Parlati, “Mary Shelley. Scrivere Frankenstein a 19 anni”
La professoressa Marilena Parlati, docente di letteratura inglese all’Università degli Studi di Padova, incontra gli studenti delle scuole superiori per una lezione su “Frankenstein”.
È proprio questo, infatti, il titolo scelto per l’edizione 2018 di “One Book One City” a Padova, un programma di lettura collettiva per la città e il suo territorio. Il libro è stato scelto per il suo valore letterario e perché riesce a parlare al presente e a persone di tutte le età, e perché fa parte definitivamente dell’immaginario collettivo.
La lezione è pensata come un’introduzione ai temi fondamentali del libro, con un’attenzione anche al dato anagrafico dell’autrice: Mary Shelley, all’epoca della scrittura del libro, era infatti una giovane di 19 anni. L’intento è quello di creare di una nuova occasione di incontro in autunno, dopo che i ragazzi avranno letto il libro durante le vacanze estive.
Federico Riccato, “Spigola o agnello”
Una figura bislacca si muove tra le barene. Un matto, sembrerebbe, con un costume da matto: muta da sub, stivali e guanti per tastare il fondo coperto di limo. Perché qualcosa dice che lì bisogna cercare. O meglio, qualcuno. Dopo anni trascorsi nella speranza di un posto fisso all’università, Felice deve fare i conti con il mondo reale, quello in cui c’è sempre qualcuno che passa avanti e niente è facile, a meno di non scendere a compromessi o ricorrere alla violenza: a meno di non essere Carmine.
E quando Felice scopre un forziere pieno di monete antiche sul fondo della laguna, il patrimonio di uno stampatore appestato che è finito sepolto in acqua per non contaminare i vivi, Carmine lo aiuta nel solo modo che conosce: convincendolo a non segnalare la scoperta alle autorità, ma a fare soldi dai soldi. Il come è del tutto secondario: pazienza se bisogna andare contro la legge e mescolarsi con la piccola criminalità. Il gioco vale la candela. Sicuro? E chi è Carmine? Da dove viene, dove vive, perché è così affezionato a Felice da non lasciarlo mai? Atmosfere nerissime e un finale mozzafiato per un esordio che diverte e conquista con il suo stile leggero e tagliente.
Federico Riccato (1976) è nato e vive a Mestre. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze Ambientali presso l’Università di Venezia, dove ha fondato una piccola società che opera nel campo dell’ecologia applicata. Appassionato lettore da sempre, si è avvicinato tardi alla scrittura, dedicandosi al racconto breve. “Spigola o agnello” è il suo primo romanzo.
Francesca Koban ha conseguito il dottorato di ricerca in Letteratura italiana e Storia della lingua italiana presso l’Università di Padova. Ha collaborato con diversi Atenei come contrattista ed è docente di Lettere nella scuola secondaria di secondo grado.
Nick Hunt, “Dove soffiano i venti selvaggi”
L’Europa è la terra di quattro venti selvaggi che da secoli alimentano miti, leggende e racconti: l’Helm in Inghilterra, la Bora in Italia, Slovenia e Croazia, il Föhn in Svizzera e il Mistral in Francia.
Nick Hunt si è messo sulle loro tracce, e il risultato è questo avvincente libro in cui la ricerca dei venti diventa un viaggio in porti e terre aspre, e a contatto con personaggi eccentrici: temerari cacciatori di tempeste, bizzarri appassionati di vento e orgogliosi montanari , marinai e pastori. Pioggia, bufere e tempeste ululanti caratterizzano incessantemente gli itinerari descritti in questo libro, a sferzare un paesaggio in cui storia e folklore, leggenda e mito, scienza e superstizione si danno la mano.
Nick Hunt è un viaggiatore appassionato e ha attraversato – e scritto di – molti paesi europei. I suoi articoli escono regolarmente sul Guardian e sull’Economist. È co-editor del Dark Mountain Project. Il suo primo libro, “Walking the Woods and the Water”, è stato finalista per il premio Stanford Dolman Travel Book of the Year. Attualmente vive a Bristol.
Raffaele Riba è nato a Cuneo nel 1983. Vive a Torino dove lavora come redattore presso la scuola Holden. Ha collaborato con alcuni giornali e riviste e ha pubblicato diversi racconti. “Un giorno per disfare” (66thand2nd) è il suo primo romanzo. Nel 2015 è uscito per Loescher, “Abbi pure paura“, il suo rifacimento di “L’orso” di Faulkner.
La rassegna “Da giovani promesse...”
Giunta alla settima edizione, dal 16 maggio al 1 giugno, “Da giovani promesse...” torna a parlare di scritture.
Nata nel 2018, il suo titolo “Da giovani promesse…” parafrasa l’affermazione del critico Alberto Arbasino che descrive l’evoluzione della carriera di uno scrittore che, nato come giovane promessa, spesso attraversa la fase del “solito stronzo” per poi diventare un venerato maestro.
Presentazioni letterarie, incontri di approfondimento, workshop e gruppi di lettura, senza dimenticare gli appuntamenti rivolti alle scuole: il festival nasce con l’intenzione di coinvolgere un pubblico eterogeneo e rendere protagonisti i giovani e i loro talenti.
I moderatori sono giovani professionisti dell’editoria, critici o scrittori a loro volta, e studiosi dell’Università, che portano il proprio contributo in un confronto “alla pari” con gli autori, coinvolgendo il pubblico in un dibattito sulle forme del racconto e sulla giovane narrativa italiana e internazionale.