Comunicato stampa: operazione in via Messico della Squadra tutela ambientale
Operazione in via Messico ieri per la Squadra tutela ambientale. L’unità che vede operare in sinergia Polizia Locale, Settore Ambiente, AcegasApsAmga e Consorzio Zip è intervenuta durante uno dei controlli effettuati periodicamente sul territorio.
Gli operatori della Squadra hanno notato nell’area di sosta di via Messico, molto frequentata soprattutto da mezzi di trasporto pesante, la presenza di 24 sacchi di rifiuti su un marciapiede, abbandonati fuori dalle aree previste.
Come sempre in questi casi il personale è intervenuto per risalire al responsabile dell’abbandono, anche con l’apertura e il controllo dei sacchi abbandonati.
La natura dei rifiuti ha permesso di risalire al tipo di attività commerciale del responsabile dell’abbandono che è stato immediatamente individuato nella zona. Il titolare di un chiosco di panini che opera in zona è stato identificato e dopo un breve colloquio con gli agenti ha ammesso la propria responsabilità.
Pur pagando regolarmente l’Osap, il titolare, residente a Padova, dal controllo effettuato risultava non pagare la tassa per lo smaltimento dei rifiuti.
Il trasgressore verrà segnalato per i provvedimenti del caso, mentre gli sono già state contestate sul posto due sanzioni da 250 euro per la violazione agli articoli 5 e 6 del Regolamento sulla gestione e conferimento dei rifiuti urbani.
«Siamo molto impegnati nel lavoro per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti – spiega l’assessora all’ambiente Chiara Gallani – La Squadre Tutela Ambientale, che vedono lavorare in sinergia diversi settori dell’Amministrazione, AcegasApsAmga e Zip, compiono un lavoro fondamentale, da un lato nell’individuare e sanzionare i comportamenti irregolari, come in questo caso, dall’altro per informare i cittadini sulla maniera migliore di conferire i rifiuti per favorire il riciclo. Si tratta di un servizio già efficace che vogliamo rinforzare ulteriormente: a breve partirà un nuovo corso della Polizia Locale per formare degli "ispettori ambientali” che opereranno poi sul territorio».