Comunicato stampa: “Principi, Principesse, Re e Regine”, un progetto per la promozione delle pari opportunità
Si è concluso, con il convegno del 14 maggio, il progetto pilota “Principi, Principesse, Re e Regine”, finanziato dal Settore Servizi Scolastici del Comune di Padova in collaborazione con il Dipartimento di scienze politiche, giuridiche e di studi internazionali dell’Università di Padova.
Obiettivo principale del progetto è la promozione delle pari opportunità e la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione all’interno dei contesti educativi sin dalla primissima infanzia, come previsto dalla Legge sulla Buona Scuola (n.107/15): «alla scuola spetta il compito di fornire i supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza, nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno».
È stato attivato un percorso di sensibilizzazione su questi temi attraverso il coinvolgimento dei bambini e dei loro adulti di riferimento, genitori e figure educative.
Il Progetto ha visto coinvolte due scuole dell’Infanzia del territorio padovano. Sin dalla primissima infanzia, i bambini interiorizzano all’interno dei contesti di vita di tipo familiare e/o educativo costruzioni sociali legate ai ruoli di genere con i connessi stereotipi, tuttavia sono anche pienamente capaci di decostruire tali modelli se stimolati in questa direzione, maturando differenti percezioni.
Hanno partecipato al percorso ludico-formativo 40 bambini e 6 insegnanti. Cinque laboratori della durata di 2 ore ciascuno, realizzati con cadenza mensile hanno permesso ai bambini di percepire il progetto come una sorta di appuntamento fisso che ha garantito continuità alle tematiche. Ogni laboratorio è stato organizzato attraverso momenti di lettura, gioco di gruppo, disegno e condivisione dei contenuti emersi. Sono state trattate tre tematiche principali, in linea con la letteratura di riferimento: identità (la percezione di sé stessi e degli altri), differenze ( il genere e il rispetto reciproco), affettività (le emozioni e il prendersi cura).
Dai primi risultati emersi, si capisce che i bambini della generazione “alpha” (cioè i nati dal 2010 in poi e cresciuti utilizzando sin da subito le nuove tecnologie) sperimentano modelli di maschile e femminile con funzioni e ruoli maggiormente intercambiabili rispetto al passato, sono spinti a tenere maggiormente in considerazione i gusti e le specificità individuali, pur considerando quelli altrui, e si presentano aperti all’uguaglianza e alla parità.
Lavorare sul rispetto reciproco, sulle differenze/somiglianze, sulle emozioni e sull’affettività ha consentito di comprendere come, per i bambini di questa fascia di età, tali sollecitazioni siano adeguate e comprensibili, nonché favorenti il confronto tra i pari. Significativa è anche la constatazione che le figure genitoriali rappresentano il riferimento primario in relazione alla costruzione del maschile e del femminile, al rispetto reciproco, all’espressione delle emozioni.
Educare all’affettività e alle pari opportunità in questi contesti è fondamentale: non si tratta soltanto di fornire gli strumenti per accedere concretamente a queste tematiche ma, soprattutto, di creare uno spazio in cui i bambini possano iniziare a prendere consapevolezza di sé e del mondo che li circonda e in cui gli adulti possano acquisire le competenze utili per accompagnarli in questi percorsi.
È opportuno fornire a ciascun bambino la possibilità di partire dalla propria individualità per entrare nella complessità delle dinamiche di relazione con l’altro, sia comprendendo le specificità e le differenze, sia valorizzando i propri desideri e le proprie caratteristiche.
L’ambiente educativo è chiamato a fornire strumenti utili al bambino per decostruire l’ambiente sociale in cui è inserito, permettendogli di riformulare una propria visione del mondo basata sull’accettazione e sul rispetto dell’altro, soprattutto alla luce della profonda delega degli aspetti educativi alla scuola da parte delle famiglie, in questo specifico momento storico.