Comunicato stampa: gas radon nell’Asilo nido comunale “Il Trenino”
Il Comune di Padova è, da sempre, particolarmente attento agli aspetti che riguardano la sicurezza e la salute delle strutture che gestisce e mette a disposizione dei cittadini. Per questo è attivo un monitoraggio continuo anche il collaborazione con altri enti ed istituzioni. In particolare con Arpav, in base ad un progetto regionale avviato già da alcuni anni, è monitorata la presenza di gas radon in 89 scuole di Padova.
Nell’ambito di questo monitoraggio, il dato relativo all’ultimo periodo di misura, ha evidenziato, in due locali dell’Asilo comunale il Trenino di via Jacopo da Montagnana, la presenza di gas radon in concentrazione media annuale appena superiore al limite di attenzione previsto dalla legge per i luoghi di lavoro (a cui le scuole sono assimilate) e cioè 500 Bq/m³. La normativa prevede che in caso di superamento di questa soglia, per motivi precauzionali, nel giro di tre anni si debbano realizzare degli interventi strutturali per eliminare l’infiltrazione dal suolo del gas radon (che ricordiamo è un gas nocivo per la salute ma di origine naturale che si sprigiona dal sottosuolo e si può accumulare al piano terra degli edifici).
Il Comune, trattandosi di un asilo nido, ha preferito adottare il criterio della massima precauzione possibile, ed ha quindi deciso di spostare subito bambini e insegnanti dalla struttura di via Jacopo da Montagnana senza attendere la fine dell’anno scolastico e avviare immediatamente i lavori al piano terra dell’edificio per poterlo avere disponibile dopo l’estate.
Nella giornata di giovedì 19 aprile, ai genitori dei 50 bambini dell’Asilo, è stata inviata una lettera con la quale li si invita ad un incontro per venerdi 20 aprile alle ore 17:00, presso il nido, durante il quale saranno illustrate le soluzioni individuate per limitare al minimo i disagi per tutti bimbi, genitori e personale in servizio nella struttura.
In sintesi i bambini saranno trasferiti in altri Asili nido cercando di minimizzare i disagi dei genitori; eventuali costi saranno a carico dell’Amministrazione comunale.
«Ci rendiamo conto che lo spostamento comporterà dei disagi, che cercheremo di ridurre il più possibile - commenta l’assessore alle politiche scolastiche Cristina Piva - ma in presenza di bambini così piccoli, abbiamo preferito intervenire subito. Fino ad oggi le concentrazioni di radon sono state di molto sotto la soglia di attenzione. Su indicazioni dei tecnici, avevamo già adottato le misure suggerite in presenza di piccole presenze di gas: in questi casi basta una adeguata ventilazione e ricambio dell’aria per eliminare il radon che è incolore, inodore ma, siccome è più pesante dell’aria, tende ad accumularsi sul pavimento. Contiamo di poter completare il trasferimento per la fine del mese, e provvederemo poi ad avviare lavori strutturali che intercetteranno il gas che sale dal sottosuolo e attraverso 4 camini all’esterno della struttura lo faranno disperdere nell’ambiente. Voglio tranquillizzare tutti: a queste concentrazioni e con questi tempi di esposizione il pericolo è praticamente nullo: il radon diventa pericoloso se lo si respira a concentrazioni elevate e per molto tempo».