Comunicato stampa: discorso del Sindaco, durante il Consiglio comunale del 9 aprile, sul preaccordo per il Polo ospedaliero di Padova sottoscritto con la Regione
"Signori Consiglieri,
siamo chiamati a una decisione molto importante per Padova, ed è un grande successo oltre che una concreta speranza per la città, poterlo fare entro il primo anno di mandato.
Questo a testimoniare che, anche confrontando il nostro percorso con le traversie e i problemi del passato, chi guida oggi la città è pienamente consapevole di una responsabilità che in politica non si deve mai tradire: la responsabilità di saper decidere.
Tra tutte le questioni, che come Sindaco, ho affrontato in questi primi mesi di esperienza amministrativa, sicuramente il grande tema dell’ospedale è quello che più mi ha fatto sentire il peso dei miei doveri verso la città.
La necessità di dover unire tante esigenze diverse, tutte legittime, in un lavoro di mediazione e sintesi che non è stato semplice, il tutto ben consapevole che vi era uno storico di azioni e posizioni di cui ho profondo rispetto ma che per ragioni diverse, in particolare negli ultimi anni, non avevano portato a un punto di partenza concreto mettendo a repentaglio la stessa prospettiva della sanità Padovana, nostra eccellenza e nostro vanto che sarebbe stato drammatico disperdere.
Il punto fondamentale è anzitutto di metodo, insieme alla maggioranza che mi sostiene, abbiamo scelto fin da subito la modalità dell’ascolto, del confronto e della concordia istituzionale. Sono queste le basi decisive che portano ai fatti; altre portano al nulla di fatto.
Per questo desidero anzitutto rivolgere dei ringraziamenti.
Grazie a sua Eccellenza il Prefetto, che con la sua presenza di stasera, testimonia l’importanza di questo passaggio per tutta la città.
Grazie al vicesindaco e alla giunta che mi hanno affiancato in questo percorso aiutandomi a migliorare, passo dopo passo, le condizioni che inizialmente parevano immodificabili.
Grazie ai gruppi consiliari di maggioranza e alle forze civiche e politiche, di cui sono espressione, perché il loro lavoro è stato prezioso e quello che presentiamo e votiamo oggi è il riscontro del loro impegno.
Grazie ai tecnici comunali e ai tecnici qualificati che fin dall’inizio hanno affiancato i rappresentanti istituzionali con grande professionalità.
Grazie al Magnifico Rettore, ai prorettori e alla Scuola di Medicina per aver saputo comprendere le esigenze della città, aiutando a renderle compatibili con quelle, altrettanto importanti, della ricerca e della sanità.
Grazie al Direttore Flor per il paziente e sobrio lavoro di accompagnamento.
Grazie al Presidente della Provincia per il contributo ai tavoli tecnici.
Grazie al Presidente Luca Zaia, che ha saputo superare le diversità di vedute legate alle provenienze politiche così come i tempi e le urgenze richiedevano, offrendo a questa amministrazione e a me un confronto positivo. Un importante confronto da amministratore ad amministratore.
Con tutti questi attori, dopo il consiglio di oggi, saremo chiamati a continuare un lavoro necessario, che nel più breve tempo, dovrà dare concretezza a questo fondamentale passo.
Sul tema dell’Ospedale di Padova, la nostra convinzione, ovvero ciò che ha guidato ogni nostra azione fin da luglio, era che fosse impossibile non immaginare una reale e duratura continuità sanitaria e funzionale per il policlinico del centro.
Una struttura cardine della città, attorno alla quale si è costituita una comunità di decine di migliaia di persone, con annesso un indotto di relazioni e attività che non si possono separare da questo presidio, ma soprattutto una struttura sulla quale si sono investiti, negli ultimi anni, oltre 200 milioni di euro pubblici e il cui lento declino avrebbe prodotto scompensi tali, nel cuore della città, da rendere un vero e proprio dovere, per un sindaco e per una giunta che lavorano nell’interesse reale della città, operare con forza per scongiurare questa gravissima prospettiva.
Non siamo mai stati amministratori che cestinano il lavoro precedente per partito preso, anzi; ma su questo punto lo stato dell’arte che abbiamo trovato non poteva considerarsi soddisfacente. Troppi doveri per il Comune di Padova e praticamente nessuna garanzia reale nelle bozze di accordo non firmate ne passate da quest’aula.
Coerentemente con le nostre preoccupazioni, devo dire riscontrate ampiamente anche tra i padovani che ci avevano appena premiato col voto, abbiamo quindi posto con forza sul tavolo della discussione, richieste di certezze indiscutibili sul giustinianeo, sapendo bene che in una questione così complessa rispetto alla quale il comune ha competenze solo urbanistiche, si sarebbero dovute unire esigenze anche diverse.
Questa consapevolezza non ci ha però impedito di essere molto determinati a usare tutta la forza democratica e tutti gli strumenti a nostra disposizione per ottenere quegli elementi necessari a mettere in sicurezza il futuro del territorio, senza venire meno all’esigenza di un rilancio della sanità che non poteva aspettare altri tre anni e parole senza fatti.
Via via è stata compresa da tutti la nostra preoccupazione sul sito giustinianeo e contestualmente, dentro discussioni tecniche sempre più approfondite, anche noi abbiamo dato disponibilità a comprendere le esigenze della nostra università quanto a ricerca, didattica e innovazione che necessitavano di nuovi spazi e strutture dedicate, poi identificati in Padova Est.
Questo buon senso reciproco è stato la premessa di una nuova mediazione vantaggiosa per tutti, rispetto alla quale anche la regione si è resa con merito disponibile a finalizzare in maniera operativa il tutto.
Data la complessità dei temi sul tavolo, devo dire che è un vero successo condiviso da tutti gli interlocutori, che dopo queste discussioni anche giustamente votate alla massima franchezza, si sia giunti alla sintesi avanzata, suggellata finalmente in dicembre anche da un atto firmato da me e dal governatore Zaia che superava nel merito le bozze del passato.
E’ giusto ricordare, qui in aula, quali sono gli elementi prima non sanciti, non firmati ne presenti che oggi invece parlano della rigenerazione del giustinianeo e ci hanno spinto a considerare l’accordo di dicembre un punto di garanzia per Padova e per i Padovani, motivo per cui porta anche la mia firma come Sindaco di Padova.
E’ stato sancito in maniera scritta, che a regime, i due poli di Padova centro e Padova Est avranno pari dignità e 900 posti letto ciascuno.
Un passo avanti enorme e una grande garanzia rispetto a prima.
Senza contare che necessariamente un polo da 900 pazienti avrà senza dubbio anche un pronto soccorso all’avanguardia e tutte le funzionalità connesse per le emergenze.
L’impegno, davvero importante della Regione, messo nero su bianco per la bonifica, a proprie spese e a propria cura, delle aree che saranno dismesse nel sito giustinianeo. Un’operazione da diverse decine di milioni di euro che non solo il comune non poteva permettersi ma che in assenza della quale avrebbe consegnato strutture e aree a un degrado contagioso per tutto il centro storico.
Con questo accordo, non c’è più questo rischio, ma si fa anche un altro decisivo passo in avanti. Le stesse aree bonificate verranno cedute gratuitamente al Comune di Padova che ne farà un meraviglioso parco pubblico.
Apprezzo molto questo passo in avanti, fatto grazie alla buona volontà della regione e di chi la guida perché prima non vi era traccia di questa concreta operazione di cessione terreni.
L’edificio che ospita l’attuale IOV sarà mantenuto a uso pubblico in ogni quadro organizzativo mettendolo al riparo da speculazioni.
Infine c’è l’impegno a rigenerare e riqualificare con cospicui investimenti il sito del giustinianeo che avrà quindi un nuovo volto moderno e funzionale, di cui beneficeranno pazienti e operatori per le prossime generazioni, parimenti ad una moderna struttura a Padova Est.
Tutte queste certezze sono state frutto del lavoro duro di questi mesi.
Al punto in cui si era giunti precedentemente si parlava solo di un gruppo di lavoro che avrebbe valutato le cose da fare ma di sicurezze nessuna e in tutta franchezza da Sindaco, non potevo ritenere questa una cosa buona e accettabile per la città.
Oggi invece, possiamo dare fiducia a questo percorso, consapevoli anche che c’è un fatto di enorme importanza che riguarda il futuro e il lavoro che tutti gli attori delle istituzioni dovranno fare.
Il ritrovato clima di dialogo consentirà infatti di lavorare al meglio con Università e Regione anche per avere ciascuno, nelle proprie competenze, un ruolo positivo nel disegnare gli aspetti sanitari e le loro ricadute sul territorio nel breve e lungo periodo. Su questo abbiamo avuto disponibilità, ed è una possibilità che riempie di responsabilità tutti noi, perché non ci sono solo i muri ma ci sono anche e soprattutto i malati, il livello di cura a cui hanno diritto e l’efficienza di un sistema che è garantito dalla Costituzione.
Cari Consiglieri, io ho piena fiducia in Università e Regione, sono certo che i patti stabiliti saranno rispettati e ho quindi dato la piena disponibilità del comune ad operare da subito per fare un buon lavoro insieme.
Ho piena fiducia anche nella mia Giunta e in tutti voi consiglieri.
A voi chiedo di continuare come fatto fin qui, ad essere protagonisti di questo percorso con il vostro impegno, assicurandovi da subito piena trasparenza e condivisione anche su tutti i passi successivi a quello che oggi compiamo.
Col vostro voto favorevole, non solo renderete possibile e darete mandato a me, secondo i presupposti di legge, di procedere alla finalizzazione in ogni dettaglio dell’accordo di programma, ma insieme scriveremo anche una pagina importante e qualificante, che apre una prospettiva nuova e positiva per il nostro territorio nel rispetto dello stesso anche da un punto di vista ambientale, con i provvedimenti che saremo chiamati ad approvare subito dopo in questo stesso consiglio".
Sergio Giordani