Comunicato stampa: "Tutta colpa del mercato"
Mercoledì 28 marzo, alle ore 17:00, presso la sala Anziani del Comune di Padova, con il convegno "Tutta colpa del mercato", gli studenti di lettere rappresentati da Studenti Per-Udu, in collaborazione con il Progetto Giovani del Comune di Padova, discuteranno del tema con tre relatori competenti in materia di occupazione e mondo culturale: Riccardo Maggiolo, imprenditore e fondatore di Job Club, azienda non-profit di formazione alla ricerca del lavoro che opera a livello nazionale; Giorgio Andrian, esperto Unesco con anni di esperienza in professioni e istituzioni della cultura; Caterina Benvegnù curatrice indipendente, collabora con la cooperativa Spazi Padovani.
Da ormai qualche anno è in voga la sigla Stem per indicare le competenze di cui il mondo del lavoro, nell'epoca dell'innovazione, va in cerca: scienze, tecnologia, ingegneria, matematica. Esiste però anche l'ambito delle così dette Humaties, materia sociali e umanistiche, che possono ugualmente contribuire allo sviluppo della società e dell'economia, come dimostrano, tra gli altri, gli importanti studi italiani di Simbola e FitzCarraldo.
Mentre a livello accademico l'importanza delle Humanities per il tessuto produttivo sta cominciando ad essere oggetto di studio e riflessione, sul livello locale e del senso comune le materie umanistiche sono ancora considerate come la "Cenerentola" delle discipline.
Sostengono convintamente l'iniziativa i consiglieri Margherita Colonnello e Enrico Fiorentin. Dichiara quest'ultimo, delegato alle politiche giovanili: "Il tema della professionalità degli umanisti è importante in due sensi: da un lato osserviamo il settore culturale è oggi determinante per lo sviluppo economico del nostro Paese, dall'altro le competenze degli umanisti e degli artisti sono sempre più utili per il tessuto imprenditoriale "tradizionale", sia per curare il brand delle aziende, sia per trovare utili strumenti per orientarsi nella realtà complessa e interconnessi dei nostri giorni".
Aggiunge Colonnello: "Abbiamo subito sposato l'iniziativa di Studenti Per-Udu e pensiamo possa essere il primo esempio di collaborazione di una lunga serie. È necessario unire le forze delle istituzioni per guidare la città verso un cambio di paradigma, tale per cui la cultura venga sempre più intesa come motore di crescita e non più come settore accessorio."