Comunicato stampa: "Il ricordo e l’emozione. A 30 anni dalle prime vacanze di Papa Giovanni Paolo II in Comelico e Cadore"
Mercoledì 24 gennaio, alle 18:30, in sala Paladin di palazzo Moroni si terrà la presentazione del libro di Stefano Vietina "Il ricordo e l’emozione. A 30 anni dalle prime vacanze di Papa Giovanni Paolo II in Comelico e Cadore". Alla presentazione interverranno il Vicesindaco del Comune di Padova, Francesco Jori - giornalista, editorialista del Gruppo L’Espresso e Stefano Vietina - giornalista e autore del libro.
Il libro parla del primo soggiorno di Giovanni Paolo II, a Lorenzago, raccogliendo alcune testimonianze dirette, toccanti, emozionanti, espresse da persone semplici che se lo trovarono di fronte all'improvviso. Come un'apparizione. E che, a distanza di tanti anni, raccontano con immutato stupore l'emozione di avere incontrato di persona un protagonista della Storia.
Trenta anni fa c'era un Papa in Cadore: Giovanni Paolo II, un Papa che ha fatto la storia. Basti pensare a quanto ha contribuito alla caduta del Muro di Berlino ed alla fine della contrapposizione in blocchi che, dal secondo dopo guerra, aveva diviso in due il pianeta e dato il via alla Guerra Fredda. E fu anche il Papa che portò sulla ribalta internazionale il Cadore, il Comelico e le vette Dolomitiche che definiscono queste stupende valli, decidendo di trascorrervi le sue vacanze. Karol Wojtyla, Giovanni Paolo II, oggi Santo, arrivò per la prima volta a Lorenzago l'8 luglio del 1987 e vi rimase fino al 14. Per poi tornarvi altre cinque volte, fino al 1998.
Papa Wojtyla con il suo pontificato aprì una stagione completamente nuova nella Chiesa: girò il mondo per evangelizzare, toccando ogni punto della Terra, senza mai fermarsi. E quando decise che era il tempo di riposare scelse il Cadore, perché amava profondamente la montagna, che aveva frequentato negli anni giovanili nella sua Polonia. In Cadore ed in Comelico ebbe l'opportunità di ritornare a contatto diretto con la natura, di contemplare i monti, di sostare nel fresco del bosco. Il panorama di queste Dolomiti cadorine gli era particolarmente congeniale, ed in particolare gli piaceva moltissimo la continua varietà del paesaggio: il prato, il pascolo, il bosco, le rocce, la neve, i corsi d’acqua.
L’AUTORE
Stefano Vietina (Lucca 1959), giornalista e grande appassionato di montagna.
Ha iniziato la sua carriera da giornalista scrivendo prima per il quotidiano Il Tirreno e successivamente collaborato con La Nazione di Firenze e Il Gazzettino. Attualmente scrive per il Corriere delle Alpi e MF-Milano Finanza. Molti i rapporti con l’Università di Padova dove ha insegnato Sociologia dei Media e da maggio 2006 all'aprile 2009 è stato capo Area Relazioni Pubbliche. E’ stato inoltre responsabile dell'Ufficio Stampa della Casa editrice Piccin di Padova, della Banca Popolare Veneta e quindi di Banca Antonveneta, divenendone anche responsabile delle Relazioni Esterne.
Tra le sue pubblicazioni Silvano Pontello. Biografia a più voci di un banchiere-imprenditore, edito da Marsilio nel 2004; L'avventura della comunicazione per Lupetti Editore 2008; nel 2011 Storie di uomini e imprese che fanno vivere la montagna, una raccolta di articoli scritti per il Corriere delle Alpi; Storie e uomini d'impresa, come la comunicazione e le tecnologie valorizzano la montagna, Franco Angeli, 2012; Lavorare il legno a Belluno, (a cura di), Centro Consorzi, Sedico, 2012. "Io vivo in montagna", seconda raccolta di articoli pubblicati dal Corriere delle Alpi. "Agriform: 25 anni di un'esperienza cooperativa", Verona, 2014. Nel maggio 2009 ho costituito con Annalisa De Bernardin la società "Arco - Strategie di comunicazione".