Comunicato stampa: firmato l'accordo per il Piano urbano della mobilità sostenibile
A Palazzo Moroni il Comune di Padova e 18 Amministrazioni della cintura urbana hanno firmato l’integrazione dell’accordo per il Piano urbano della mobilità sostenibile.
Con l’accordo firmato l’incarico, conferito già nel 2015 al raggruppamento temporaneo d’impresa che vede Trt Trasporti e Territorio come capofila, viene esteso anche ai Comuni di Abano Terme, Albignasego, Cadoneghe, Casalserugo, Legnaro, Limena, Maserà di Padova, Mestrino, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Ponte San Nicolò, Rubano, Saonara, Saccolongo, Selvazzano Dentro, Vigodarzere, Vigonza e Villafranca Padovana.
Il raggruppamento incaricato della redazione del piano, sulla base del nuovo accordo, allargherà all’area metropolitana la progettualità già prevista per il Comune di Padova, sulla base delle informazioni messe a disposizione dalle altre Amministrazioni.
Si procederà quindi con la costruzione dello “Scenario di Piano” che prevederà, già da gennaio 2018, incontri pubblici, indagini online e il confronto con le strutture tecniche di ogni Comune. Nella primavera 2018 sono previste le valutazioni e le osservazioni sugli scenari di piano che porteranno alla proposta definitiva di un Piano urbano per la mobilità sostenibile per il giugno del 2018.
«Il Pums è per noi lo strumento indispensabile con cui iniziare a ripensare alla mobilità in città – sottolinea il vicesindaco e assessore alla mobilità, Arturo Lorenzoni – Per agire in maniera efficace nel ridurre i tempi di percorrenza, diminuendo congestioni e inquinamento, bisogna però ragionare in termini di area vasta. Per questo ci siamo impegnati ad allargare il campo di indagine, analisi e proposta, dando allo stesso tempo nuovo impulso al processo. In questo senso, grazie alla collaborazione di tutte le amministrazioni coinvolte, in pochi mesi avremo un Piano importante per disegnare il futuro della città e non solo».
Il costo complessivo per l’integrazione dell’incarico è di circa 45 mila euro che saranno corrisposti dalla Provincia di Padova che si aggiungono ai circa 100 mila impegnati dal Comune di Padova con l’incarico del 2015.