Comunicato stampa: mostra "Natale al museo"
In occasione del Natale una sala dei Musei Civici è dedicata a dipinti, per lo più del Sei e Settecento, raffiguranti l'adorazione dei pastori, i primi (umili) testimoni della nascita di Gesù, e quella dei Magi, che con il loro omaggio hanno riconosciuto una natura divina al Bambino.
Si tratta di una quindicina di opere solitamente conservate nei depositi e pertanto non fruibili da parte del pubblico più vasto.
Il Vangelo di Luca è l'unico fra quelli canonici a narrare l'episodio dell'Adorazione dei pastori: mentre alcuni pastori vegliavano all'aperto sorvegliando il gregge, un angelo apparve a loro per dire che a Betlemme era nato un salvatore. Diede anche un segno: avrebbero trovato un bambino avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia. I pastori decisero di recarsi a Betlemme a visitarlo e ritornarono al loro gregge pieni di gioia, lodando Dio.
Il racconto dei Magi si trova invece nel Vangelo di Matteo. Questi erano giunti dall'Oriente, seguendo una stella, per adorare il re dei Giudei. Gli portarono oro, in omaggio alla sua regalità; incenso, in omaggio alla sua divinità; mirra che, impiegata nell'imbalsamazione, allude alla morte di Gesù Cristo.
I dipinti di tema natalizio sono presenti in gran numero in tutta la pittura dei Bassano. La tradizione familiare aveva fatto della rappresentazione del mondo pastorale e quindi dell'utilizzo del sermo humilis un vero e proprio marchio di bottega. È esposta una tela, un tempo nella galleria abbaziale di Santa Giustina, attribuita a Jacopo Apollonio - nipote di Jacopo Bassano - e derivante da versioni autografe di Leandro, uno dei figli di Jacopo Bassano.
Anche un gruppo di dipinti seicenteschi su rame testimonia la popolarità del tema. Con questa tecnica venivano eseguite opere per lo più di piccole dimensioni. In mostra ve ne sono quattro di carattere devozionale, una delle quali è stata sagomata a ottagono probabilmente per adattarla a una portella di tabernacolo.
Tra Sei e Settecento è attivo a Padova Francesco Zanella. Secondo il suo primo biografo, sarebbe stato particolarmente abile in "storie e chiribizzi massime di picciole forme", come testimoniano le due opere esposte. Il figlio Domenico fu anch'egli pittore. Nella tela con l'Adorazione dei pastori gli angeli che tengono il cartiglio sono ripresi proprio dal padre, del quale costituiscono una sorta di motivo firma.
Infine, il dipinto ottocentesco di Giambattista Vicari, "allievo non oscuro della Veneta Accademia", è una delle molte copie esistenti della Notte di Correggio (Dresda, Gemäldegalerie), tra i capolavori dell'artista e tra gli esempi più affascinanti del genere notturno.
Info
Dal 7 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018
orario: 9-19, chiuso i lunedì non festivi, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio
Ingresso gratuito per residenti in città e provincia e per gli studenti dell’Università di Padova, su presentazione di un documento di riconoscimento e/o tesserino universitario.
telefono 049 8204581
email museo.arte@comune.padova.it
sito padovacultura