Comunicato stampa: "Alla luce dello sperimentare" di Nino Migliori. Palazzo Angeli, 2 dicembre – 18 febbraio
Nino Migliori, uno dei più importanti fotografi a livello internazionale dal dopoguerra ad oggi, è protagonista di una mostra aperta al pubblico, dal 2 dicembre 2017 al 18 febbraio 2018, presso le Stanze della Fotografia a Palazzo Angeli, che presenta una selezione della sua produzione artistica dagli inizi agli esiti più recenti, con molti lavori inediti.
Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, ideata e curata dalla Fondazione Nino Migliori in collaborazione con Alberto Zotti, docente all’Università degli Studi di Padova Dipartimento dei Beni Culturali e realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, la mostra sarà inaugurata venerdì 1 dicembre alle ore 18:00 a Palazzo Angeli.
L’esposizione è l’occasione per ripercorrere la carriera di questo grande fotografo, cominciata nel 1948 sui temi del realismo e caratterizzata da un continuo rinnovamento del linguaggio fotografico.
Considerato un vero architetto della visione, Migliori realizza un mondo iconico imprevedibile, audace e variegato, che fornisce allo spettatore prospettive insolite e originali sulla fotografia e non solo.
La mostra dà conto dei numerosi percorsi tracciati da Nino Migliori attraverso due sezioni.
La prima sezione è dedicata alla sperimentazione, con fotografie in bianco e nero degli anni cinquanta, tra cui Pirogrammi, Ossidazioni, Cliché-verres, Idrogrammi, Stenopeogrammi, insieme a lavori a colori Polarigrammi e Lucigrafie degli anni sessanta.
Denominatore comune è la ricerca sui materiali e sul linguaggio della fotografia (luce, carta sensibile, sviluppo, fissaggio, tempo, spazio, calore).
È l’emozione a guidare il visitatore nella seconda sezione, che presenta opere recenti dal 2006, in bianco e nero e a colori, legate al tema del paesaggio. I lavori di Migliori sono originali e presentano punti di vista altri: ecco allora gli ksour (antichi granai) di Tataoine (2013), regione della via carovaniera tra Tunisia e Libia, raffigurati in una sospensione temporale tra storia e mistero; oppure le sculture di Arnaldo Pomodoro trasformate in visioni di mondi alieni. Migliori offre interpretazioni oniriche e labirintiche, moltiplicazioni di spazi e oggetti in La dimora dei grifoni (2014) e in Modernissimo (2017), rappresentazioni che rapiscono lo spettatore grazie alla suggestione delle forme e dei colori.
Accompagna la mostra un catalogo con testo critico di Marco Vallora, edito da Immedia Editrice, in vendita nella sede espositiva.
Orario: 10-18 chiuso martedì, 25 dicembre e 1 gennaio, aperto il 26 dicembre
Ingresso libero.