Comunicato stampa: “Step by Step”, seconda inaugurazione al conservatorio “C. Pollini”
Mercoledì 15 novembre 2017, alle 18:00, l’ufficio Progetto Giovani dell’Amministrazione comunale e il dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Padova, realizzano la seconda inaugurazione di “Step by Step” presso il Conservatorio Statale di Musica “C. Pollini” di via Eremitani.
Protagonisti della vernice sono 4 giovani artisti dell’archivio locale Gai - Giovani artisti italiani e 4 giovani curatori che presentano le opere in mostra.
Con queste, sono già allestite le opere delle quattro coppie che si presenteranno nel corso dell’ultima inaugurazione, il 29 novembre, accompagnati dalla musica degli studenti del conservatorio.
L’iniziativa, giunta ormai alla tredicesima edizione, è il frutto di un percorso formativo che ha coinvolto i partecipanti in tutte le fasi progettuali: dalla scelta delle opere ai sopralluoghi negli spazi, dalla scrittura del testo critico e del comunicato stampa all’individuazione della migliore soluzione allestitiva.
I protagonisti
I testi descrittivi che seguono sono stati realizzati da ciascun curatore.
Niccolò Argenti a cura di Laura Riccio Cobucci
Niccolò Argenti si è lasciato ispirare dalla grande varietà di suoni che offre il Conservatorio nel percorrere il corridoio d'entrata e propone un'opera realizzata ad hoc, leggera e divertente: una serie di sagome a forma di gatto nelle varie pose che l'animale assume nel suo movimento e che l'artista ha associato appunto al "puzzle" di suoni che lo ha colpito.
Le opere saranno sparse nello spazio espositivo, in concerto con i lavori degli altri artisti, affinché i visitatori e i frequentatori abituali del Conservatorio possano divertirsi a scovare i simpatici gatti di ferro, materiale prediletto dall'artista.
Niccolò Argenti (1990) si laurea alla Accademia di Belle Arti di Venezia all’indirizzo di scultura, e poi al corso di diploma accademico di 2° livello in scultura.
Nel 2011 realizza una medaglia commemorativa da offrire in dono al S. Padre in visita a Venezia, per la quale riceve una lettera di gratitudine dal Vaticano. Tra le altre mostre in cui espone, nel 2016 viene scelto come rappresentante dell'Italia per una mostra internazionale a Budapest.
Cristina Crescenzio a cura di Chiara Rauli
Entrando nel Conservatorio ci si sente subito pervasi dalla musica. L’intento di Cristina è quello di rendere visibile il suono con varie installazioni in plexiglas modellato a caldo e dai colori tenui. Un’opera leggera, soffice che guida lo spettatore in percorso all’interno del corridoio principale del palazzo. L’artista si è concentrata sull’ambiente del Conservatorio, sfruttando luoghi particolari per coinvolgere visivamente anche gli studenti che frequentano e vivono quotidianamente il palazzo.
Cristina Crescenzio, nata a Milano nel 1984, si laurea nel 2009 all’Accademia delle Belle Arti di Brera in Comunicazione e Didattica delle Arti Visive e nel 2012 in Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica. Ha partecipato a varie mostre tra cui “La Giovane Scultura” nel 2010 e “Rassegna internazionale è CARTA! ass La Forza del segno Cassina de pacchi Milano”, 2016.
Giorgia Manfreo a cura di Chiara Gasparetto
Linee. Semplici tratti delicati, femminili che nella loro essenzialità trasmettono una dolce sensualità ma al contempo un velato senso di dolore e angoscia.
Ecco come Giorgia Manfreo osserva il mondo e lo rielabora facendo della linea il proprio strumento di lavoro e della semplicità il suo mezzo di espressione.
Tre sono le seducenti silhouette presentate: tre corpi esposti, nudi, capaci di trasmettere un bisogno di comunicazione con il mondo esterno; capaci d'esprimersi solo attraverso l'utilizzo delle proprie mani che stringono forte, quasi a volersi proteggere dallo stesso mondo con il quale cercano un contatto.
Giorgia Manfreo è nata a Venezia nel 1991 e si è laureata nel 2014 in disegno industriale all’università IUAV di Venezia. Lavora come graphic designer e illustratrice. Nel 2016 ha partecipato alle mostre “Donne in arte. L’Arte del reciclo e non…” (San Zenone degli Ezzelini TV) e “In Vulnere – dentro la ferita” (Collettiva d'arte a cura dell'Associazione Culturale D'ARTEfatti e di FilaMENTi sul tema della violenza di genere).
Alessandra Vettori a cura di Valentina De Simon
La grande passione per i dettagli ha portato l'artista a specializzarsi prima nell'illustrazione scientifica, poi negli ambienti, interni ed esterni, caratterizzati da atmosfere horror e post-apocalittiche. Sono tematiche che si manifestano in modo vivido e allucinato attraverso creature e ambienti ispirati a film, libri e videogame. Lo studio di gli ambienti è condotto attraverso l'uso sapiente della prospettiva matematica, che accompagna il fruitore nella profondità della visione.
L'allestimento presentato comprende quattro lavori dipinti attraverso la tavoletta grafica e studiati preventivamente nella prospettiva e nella composizione attraverso bozzetti a mano libera, presentati attraverso un work in progress di uno di questi.
Alessandra Vettori nasce nel 1992 a Bassano del Grappa.
Nel 2015 si è diplomata al corso di illustrazione presso la Scuola Internazionale di Comics (Padova).
Nel 2017 ha partecipato alla sua prima mostra collettiva, "Insidecomics", in cui ha esposto un gruppo di fumettisti e illustratori under35 presso il Centro Culturale Altinate/San Gaetano di Padova.