Comunicato stampa: Intervento del Sindaco all’incontro del Comitato di Coordinamento per la realizzazione del nuovo Polo della salute di Padova
Sergio GIORDANI (sindaco Comune di Padova)
Buongiorno. In premessa, ribadisco anche qui quello che vado dicendo da settimane: tutti sentiamo la responsabilità a trovare rapidamente una strada utile e concreta, e con questo spirito sono qui anche oggi lontano da impuntature e questioni di parte, non solo con la buona volontà di raggiungere tutti insieme un risultato. La priorità è che Padova sia messa nelle condizioni di avere un nuovo polo della salute e della ricerca, è questa la sfida con cui tutti noi ci confrontiamo e non sarò certo io a sottrarmi.
Veniamo da un dibattito pubblico molto acceso, ho ascoltato con rispetto tutte le posizioni, ma confermo che credo fortemente che si debba favorire una moratoria su un tema osì importante, riconducendolo a valutazioni serene tra interlocutori istituzionali a partire da oggi, e auspico congiuntamente a un percorso rigoroso ed oggettivo di tipo tecnico che per me resta la via maestra per fare bene e fare presto. Ho fiducia in tutti gli interlocutori che siedono qui oggi e quindi non temo e non dobbiamo temere che un confronto reale. Come sapete, anche coerentemente con il mandato ricevuto dagli elettori, la nostra amministrazione dopo una attenta riflessione che ha tenuto conto di una molteplicità di parametri, che dobbiamo avere necessariamente a mente come amministrazione comunale, ha valutato che sia preferibile lo sviluppo di un nuovo polo della salute e della ricerca nel sito attuale di via Giustiniani. Consapevoli che si tratta di un contributo alla discussione, ho provveduto a inviare a ciascuno di voi nelle scorse settimane il progetto di pre fattibilità redatto dall’architetto Maurizio Striolo, che oggi siede con noi, della delegazione dei rappresentanti del Comune di Padova. Si tratta di un piani plani volumetrico dettagliato con la possibilità di procedere per stralci funzionali. È pacifico che rispettiamo profondamente le prerogative di ciascun ente, quindi sostanzialmente ribadisco che si tratta di un corposo - e per me pregiato - contributo alla discussione tecnica che verrà nelle forme che riterrà il Presidente della Regione, e quindi che la sua unica funzione è dimostrare che una struttura di dimensioni adeguate può collocarsi nel sito attuale. Nessuna impuntatura, quindi, nessuna sfida, nessuna indisponibilità a un dialogo a 360 gradi che porti anche a prendere atto delle nuove e avanzate soluzioni. Chiedo, però, con forza che queste nostre valutazioni, come quelle di tutti, siano vagliate e prese in considerazione in maniera seria e si prenda anche atto che si tratta di un impianto progettato profondamente diverso da quello che legittimamente aveva presentato l’ex Sindaco Bitonci all’avvio della sua amministrazione.
Per concludere, come già detto e come è già formalizzato dal Presidente Zaia, rispetto ad ipotesi formulate in passato sulla cessione gratuita in piena proprietà sostanziale o di fatto di aree pubbliche tra Enti, la nostra amministrazione è orientata a un principio di estrema prudenza, e i nostri approfondimenti giuridici fin qui sviluppati indicano che ciò non sia nella disponibilità degli amministratori, salvo reali elementi di valorizzazione del patrimonio dell’ente interessato.
Infine, qualsiasi sia la soluzione che alla fine questo percorso comune troveremo, perché lo troveremo, la nostra amministrazione ha l’esigenza assoluta di avere certezze granitiche sul futuro del sito che ospita attualmente il Policlinico, troppo pesante per la città l’eventualità che sia sconvolto un intero ecosistema urbano che metterebbe a rischio zone ampie del nostro tessuto anche sociale in quartieri grandi e popolosi. Programmazione sanitaria, programmazione progettuale certa e risorse sicure in cui il Comune non dispone devono essere gli elementi imprescindibili per fugare queste serie preoccupazioni in permanenza della quali nessun passo potrà essere condiviso da me e dalla mia Giunta. In ultima battuta, ribadisco che spero si avvii un’analisi a cura dei tecnici nelle forme e nei modi che disporrà la Regione, questo per il bene delle scelte che dobbiamo compiere alla luce del nuovo contesto. Se ognuno di noi si rimetterà con saggezza e valutazioni serie e scrupolose di soggetti esperti e professionalmente qualificati, sono certo che presto tutti noi potremmo dire di aver contribuito a fare passi da gigante importanti e necessari. Ricordo, inoltre, che a breve avremmo il secondo stralcio del tram di Padova, per cui diventa vitale fare con urgenza una scelta definitiva. Grazie.
Luca ZAIA (Presidente Regione del Veneto)
Grazie Sindaco, grazie per la disponibilità. Io ho apprezzato alcuni passaggi di questa relazione, di questo intervento e mi permetto di sottolineare il tema del ruolo che si riconosce al buon senso nella decisione e della valutazione tecnica, e penso che questo coinvolga un po’ tutti noi e è sempre stato comunque il nostro punto di riferimento.
A questo elemento, che è quello dello studio di pre fattibilità del Comune di Padova, si inserisce un nuovo elemento prima di passare la parola al dottor Flor per una presentazione tecnica del punto nave, definiamolo così come vi ho detto prima, che è la proposta della provincia di Padova, del Presidente Soranzo, che magari se ce la qualificasse, che la inquadrasse in maniera magari più puntuale sempre nella sintesi, che vi chiedo, rispetto a una ipotetica disponibilità – mi passi la parola “ipotetica” - dell’area dell’ex Ospedale “Ai Colli”.