Percorso Scrovegni-Altinate-Portello
Per questo percorso possiamo lasciare l'auto nel parcheggio di piazzale Boschetti, o nella zona della Fiera e procedere a piedi.
Alternativa: dalla Stazione ferroviaria si può percorrere corso del Popolo a piedi, con gli autobus o con il tram fino alla fermata di via Garibaldi, di fronte ai Giardini dell'Arena. Consultare le linee e gli orari nel sito www.fsbusitaliaveneto.it
TIPO DI PERCORSO: a piedi
DISTANZE TOTALI percorse a piedi: circa 4 km (escluse le visite dei musei e dell'interno degli edifici)
DURATA: circa 3 ore (escluse le visite dei musei e dell'interno degli edifici)
ADATTO A: questo percorso è il più lungo e impegnativo di quelli proposti, ma offre comunque ampie possibilità di soste.
Questo percorso si snoda nella zona est del centro città, in quella che un tempo era la zona dei commerci. Infatti si estende lungo i canali del Naviglio interno e del Portello, dove arrivavano le merci da Venezia che poi venivano smistate per la città. Non trascura però anche uno dei capolavori universali dell'arte, quello che da solo vale la visita della città, la Cappella degli Scrovegni, mirabilmente affrescata da Giotto, ed il Museo Eremitani.
Lasciata l'auto al parcheggio, imbocchiamo i Giardini dell'Arena da via Porciglia.
Percorrendo il viale centrale ci ritroviamo in piazza Garibaldi. Giriamo a sinistra per corso Garibaldi.
Alla nostra destra vediamo il Palazzo Zuckermann (posizione nella mappa: 25), sede del Museo Bottacin e del Museo di Arti applicate. Alla nostra sinistra invece i resti delle mura dell'Arena, l'anfiteatro romano, e, sullo sfondo, la Cappella degli Scrovegni (mappa: 26), affrescata da Giotto, uno dei più alti esempi dell'arte medievale.
Seguendo il perimetro dell'Arena arriviamo in piazza Eremitani: di fronte a noi la Chiesa degli Eremitani (mappa: 28), con gli affreschi del Mantegna e, alla sua sinistra, l'ingresso del Museo Eremitani (mappa: 27) e della Cappella degli Scrovegni.
Le delicate condizioni della Cappella e degli affreschi impongono ingressi programmati a piccoli gruppi e la necessità di prenotare la visita. Ma non si può certo venire a Padova senza vedere gli affreschi che segnano una vera rivoluzione nel modo di intendere l'arte.
Terminate le visite, ritorniamo in piazza Eremitani e imbocchiamo via Eremitani che si apre tra i due palazzi della Cassa di Risparmio. Percorriamo la via fino all'incrocio con via Altinate.
Qui svoltiamo a sinistra e percorriamo una delle più importanti e antiche vie della città, che conduceva ad Altino, tappa fondamentale della strada che portava ad Aquileia. Lungo la via incontriamo, a sinistra, via Cassan con il Tibunale Vecchio e la Chiesa di San Gaetano (mappa: 32).
Alla fine della via, sulla destra, la Chiesa di Santa Sofia (mappa: 33), la più antica della città, che sorge sui resti di un tempio romano.
Attraversiamo via Morgagni e proseguiamo dritti per via Belzoni, intitolata a colui che si può ben definire "il vero Indiana Jones", Giovanbattista Belzoni, esploratore, egittologo, ma anche inventore e saltimbanco. Stiamo entrando nella zona detta "Portello", per la presenza del più importante porto di interscambio con Venezia.
Qui si riteneva si parlasse il padovano più autentico, il "portellato", a testimonianza della vocazione popolare di Borgo Portello.
Ora è zona prevalentemente universitaria, come testimonia anche la conversione a pensionato universitario di palazzo Querini-Mocenigo-Nievo (mappa: 34), dimora natale di Ippolito Nievo.
Alla fine di via Belzoni, alla nostra sinistra, si apre piazza Portello, con sullo sfondo la Porta Portello (mappa: 35), oltre la quale superiamo anche il ponte.
Dall'altro lato del canale, sulla destra la scalinata che un tempo serviva a scaricare le navi e che oggi, nelle sere tiepide, diventa arena sotto le stelle per godere del rilassante spettacolo dell'acqua che scorre. Da qui partono anche molte delle escursioni in battello che seguono le antiche vie d'acqua lungo la città o verso Venezia.
Svoltando a sinistra per via Colombo potremo goderci la vista delle mura cinquecentesche e del canale che ci ricordano le altre bellezze di Padova città d'acque che potremo visitare in altre passeggiate.
Siamo quindi arrivati in via Trieste, dove si trova il parcheggio dell'ex gasometro e da dove potremo raggiungere agevolmente la Stazione ferroviaria a piedi svoltando a destra per via Gozzi oppure servirci di uno degli autobus che fermano di fronte alla stazione delle autocorriere.