Chiesa di Santa Caterina
indirizzo: via Cesare Battisti, 245 - 35100 Padova
siti utili: www.centrouniversitariopd.it
GALLERIA FOTOGRAFICA CHIESE DI PADOVA
La chiesa restaurata dovuto agli ingenti danni provocati dal terremoto del 1976, è dedicata a Santa Caterina di Alessandria, il cui culto era diffusissimo in tutta Europa in epoca medievale e in particolare qui a Padova.
Caterina, di nobile famiglia, crebbe ad Alessandria d'Egitto che, a cavallo del III secolo, era l'indiscusso centro culturale dell'Impero Romano. Le sue abilità retoriche e le sue conoscenze, la portarono a diventare il simbolo dello studio che conduce ad abbracciare Dio, ma anche della capacità femminile di eccellere nella cultura. Per questo era cara ad ordini monastici dediti allo studio e alla diffusione della cultura, specie femminile, come gli Agostiniani (molto presenti in città), i Domenicani, le Orsoline e altre confraternite femminili.
Per le stesse ragioni è patrona dell'Università, nel cui stemma ancora compare con i suoi simboli: la palma della conoscenza e della vittoria della spiritualità, la corona che ricorda le sue nobili origini e la ruota con cui fu martirizzata, che la resero patrona anche di mugnai, carrettieri e di tutti coloro che con la ruota lavoravano.
La presenza in città di una zona chiamata "di Santa Caterina" è però addirittura precedente alla fondazione dell'Università e risale alla metà del XII secolo. L'Universitas Juristarum inaugurava l'anno accademico con una processione in sua commemorazione il 25 novembre.
Alla fine del 1300, dopo circa 130 anni di attività documentata, alla chiesa è affiancato un collegio studentesco.
Nel 1610 la parrocchia venne soppressa e la chiesa assegnata alle monache agostiniane, dette anche "convertite", in quanto raccoglieva donne povere, che vivevano ai margini della società e cercavano un modo per scattarsi moralmente, ma anche un modo per sopravvivere.
Il '200 e il '600 sono anche i momenti fondamentali per l'elaborazione architettonica e decorativa della chiesa. Costruita col tipico impianto dell'oratorio duecentesco, nel XVII secolo fu ristrutturata e decorata in stile barocco, con un sontuoso altare maggiore con statue probabile opera del Bonazza e lavori di altri artisti di rilievo come Giordano e Damini.
Di particolare importanza, per il culto della Santa, la pala con la rappresentazione delle sue Nozze Mistiche, opera attribuita a Bonaccorsi. Gli affreschi alle pareti invece risalgono alla struttura precedente e vanno dal XIII al XVI secolo.
L'interesse per questa piccola chiesa non è però legato solo all'arte e alla storia cittadina, ma anche alla musica. Infatti troviamo un organo di notevole fattura, che risale alla metà del '700 e restaurato, recentemente, nel 2005. Tale organo fu spostato qui, nel 1844, dalla Chiesa di San Paolo, presso Ponte Molino, dove si raccoglievano i mugnai.
Qui ha trovato poi sepoltura, insieme alla moglie, il celeberrimo violinista Giuseppe Tartini, che morì a Padova nel 1770.
Per rispettare questo legame con la vita universitaria e la musica la chiesa viene ora destinata alle celebrazioni dei centri studenteschi cattolici e allo svolgimento di iniziative musicali, particolarmente focalizzate su canto sacro e musica liturgica.