Monumento "Memoria e Luce"
indirizzo: via Giotto, angolo Ponte di corso del Popolo, sulla banchina del canale - Padova
siti utili: www.daniel-libeskind.com
nei pressi: Giardini dell'Arena, Palazzo Zuckermann e nelle vicinanze Cappella degli Scrovegni e Museo Eremitani.
Nell'area delle Porte Contarine si trova uno dei pochi monumenti contemporanei della città, l'opera Memoria e Luce di Daniel Libeskind, architetto statunitense di origine polacca di fama internazionale, riconosciuto come uno tra i dodici più importanti architetti mondiali e già vincitore del concorso per la ricostruzione dell'area di Ground Zero a New York.
Si tratta di un'imponente struttura luminosa realizzata in vetro e acciaio a ricordare le vittime dell'attentato al World Trade Center dell'11 Settembre 2001.
Nella zona verde che lambisce via Giotto e si inserisce ai piedi del Ponte di corso del Popolo si è trovata la collocazione ideale per questa struttura che vuole richiamare l'attenzione a valori come la pace, la libertà, la convivenza e l'unione delle culture, utilizzando un linguaggio contemporaneo, anche "urlato", nella verticalità del corpo centrale, e rappresentativo del dubbio, della difficoltà ad affrontare l'incomunicabilità, nell'opacità del vetro, ma anche moderna fiaccola di speranza grazie all'illuminazione interna.
Il monumento "Memoria e Luce", unico in Europa, è stato concepito intorno ai resti contorti di una trave del World Trade Center, esposta al padiglione americano della Biennale di Venezia del 2002 e quindi donata dal Dipartimento di Stato americano alla Regione del Veneto.
Si decise di realizzare per questo frammento una cornice capace di essere simbolo di valori universali e di inserirlo quindi in un grande monumento affidato ad un architetto di fama mondiale, da realizzare in un luogo di grande valore simbolico.
La scelta di Padova quale collocazione ideale per il monumento è stata sintetizzata dalla console americana Deborah Grace, alla posa della prima pietra:
"Padova è una città che ha una lunga tradizione di tolleranza, che ospita una delle più antiche università d'Europa, dove ha lasciato la sua traccia l'insegnamento di Galileo Galilei ... [infatti] Padova è culla di civiltà e cultura, […] dal Medioevo, quando venivano in queste strade studenti da ogni parte d'Europa […] Padova ancora oggi ci insegna che non dobbiamo avere paura della scienza […] Dobbiamo invece avere paura dell'ignoranza e dell'intolleranza che sono le cause principali della violenza e del fanatismo".
La struttura si compone di una parete in vetro satinato, lunga 50 metri e con un'altezza variabile da 2 a 5 metri, che termina in un cuneo alto 17 metri, formato anch'esso da due pareti di vetro a forma di libro aperto.
All'interno di una di queste due pareti è incastonato il frammento, lungo quasi sei metri, del World Trade Center.
Il vetro di cui si compone l'intera struttura è stato appositamente adattato alle specifiche esigenze di quest'importante opera architettonica. Infatti, la luce si fa materia e ridisegna gli spazi e le forme in maniera armonica.
La lavorazione ad alto contenuto tecnologico, inoltre, rende il vetro satinato utilizzato vellutato al tatto e resistente agli agenti esterni, incorruttibile e immutabile.
Il significato di quest'opera è spiegato chiaramente dalle parole di Libeskind stesso:
"La luce delle Libertà splende attraverso il Libro della Storia. Questo Libro è aperto in memoria degli eroi dell'11 settembre. L'eterna affermazione di Libertà è iscritta nella Statua della Libertà, come è stata vista da milioni di emigranti che arrivavano in America. Nella pagina di sinistra è iscritta la drammatica trave recuperata dall'attacco al World Trade Center. La latitudine di New York è connessa al centro di Padova dalla cerniera verticale del Libro. Il Libro è luminoso, come il basso ed espressivo muro che crea un luogo intimo per la meditazione. La luminosità di questo "faro" sarà modulata in ritmi sottili. Il Libro è delicatamente bilanciato tra gli edifici storici di Padova, il ponte, il corso d'acqua. Il progetto include anche la riscoperta delle mura storiche creando uno spazio che sia al tempo stesso luogo di memoria, di ispirazione e di elevazione. Questo luogo speciale brillerà giorno e notte e in tutte le stagioni dell'anno".
In una recente incontro all’Università di Padova, l’architetto ha aggiunto:
"La trave è stata donata in segno di solidarietà dal Dipartimento di Stato americano all’Italia perché a Ground Zero c’erano fra le vittime moltissimi discendenti degli allora migranti italiani in America, italo americani di seconda e terza generazione, e quindi c’è questo stretto legame tra Italia e America. Il governo americano ha voluto riconoscerlo regalando la trave a imperituro ricordo e per testimoniare non solo a Padova, ma in tutto il mondo libero, affinché non si ripetesse più una cosa del genere. La trave rappresenta le oltre 3.000 vittime che ci sono state ma soprattutto il cambiamento che è intervenuto a livello mondiale dopo questo attacco terroristico, perché il mondo contemporaneo nel quale viviamo ora è il risultato di quell’atto, quindi noi viviamo in questa cornice di luce che emana la distruzione avvenuta nella città di New York".
Oggi il monumento Memoria e Luce (inaugurato l'11 settembre 2005) è una presenza suggestiva, pienamente inserita nel paesaggio urbano che richiama i valori della fratellanza e del rifiuto di ogni forma di violenza.