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Comunicato stampa: Patrimonio abitativo comunale, l’Amministrazione sceglie la gestione in-house di alcuni servizi
26/06/24
Tipo notizia
Comunicati stampa
Ultimo aggiornamento: 28/07/2024
Da diversi anni la manutenzione ordinaria del patrimonio immobiliare abitativo comunale, ovvero le case di edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune, è affidata ad ATER Padova tramite la stipula di alcune convenzioni. Nello specifico sono affidate ad ATER la manutenzione ordinaria e l’esecuzione dei lavori di pronto intervento dei 1659 alloggi ERP di proprietà comunale ma non dei 162 alloggi che il Comune utilizza per le emergenze abitative o progetti per l’abitare di nuclei fragili.
Questi ultimi sono sempre stati in carico al Comune di Padova, il quale ha riscontrato molte difficoltà nella gestione e manutenzione, dal momento che occuparsi di una parte limitata del patrimonio abitativo impedisce di poter programmare sul lungo periodo e sfruttare le economie di scala per allocare al meglio le risorse.
Il 31 dicembre 2023 è scaduta la convenzione con ATER Padova relativa alla manutenzione ordinaria degli alloggi ERP, che è stata oggetto nei mesi successivi di reiterare proroghe di breve periodo. Altre due convenzioni in essere sono prossime alla scadenza e partendo da queste premesse l’amministrazione ha avviato una riflessione per individuare le modalità migliori per ripensare in maniera complessiva la gestione del patrimonio abitativo comunale. L’obiettivo era quello di individuare una modalità di realizzazione degli interventi manutentivi capace di dare stabilità al servizio e di consentire programmazione ed investimenti. Una riflessione necessaria a maggior ragione alla luce del fatto che l’emergenza abitativa negli ultimi anni si è aggravata e il tema degli alloggi, tanto ERP quanto convenzionati, è diventato un tema sempre più strategico.
Dopo un approfondito confronto e un’analisi economica della situazione l’amministrazione ha quindi deciso di ripensare la gestione e la manutenzione del patrimonio abitativo comunale attribuendo un ruolo più incisivo al Comune, con la reinternalizzazione delle attività ora in convenzione con ATER Padova. Per farlo procederà con la disdetta di tutte le convenzioni in essere con ATER, allineando le scadenze, e procederà a definire le modalità di gestione delle manutenzioni del patrimonio comunale avvalendosi del supporto di un soggetto inhouse, ovvero APS Holding. La disdetta dalle Convenzioni riguardanti le manutenzioni non comporta l’interruzione degli altri rapporti con ATER Padova come la Convenzione per l’applicazione del Superbonus o gli investimenti realizzati grazie al POR FERS.
Il sindaco Sergio Giordani commenta: “Con questa operazione e questa scelta il Comune di Padova, in piena sinergia e collaborazione con la Regione del Veneto e l’Ater di Padova, intende assumere un ruolo di più diretta responsabilità sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica di sua proprietà puntando a ottimizzare i costi e riversare così i risparmi in nuovi e sempre più mirati servizi al cittadino in questo delicato ambito oltre che avviare un percorso sempre più incisivo di manutenzione e rigenerazione degli immobili. Il tema dell’emergenza abitativa e del diritto alla casa per molte ragioni sta divenendo sempre più cruciale nel concetto complessivo di benessere e coesione della nostra comunità, vogliamo andare nella direzione stabilita ieri dalla Giunta Comunale per avere nuovi strumenti e una diretta gestione di alcuni aspetti che possono contribuire a costruire politiche abitative sempre più in grado di rispondere alle esigenze della popolazione di tutte le età.Ringrazio Ater Padova e Regione Veneto per il lavoro di squadra fin qua svolto insieme con l’impegno a continuarlo con determinazione anche nel nuovo assetto che stiamo perseguendo”.
L’assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini dichiara: “Sono circa 1800 gli alloggi di proprietà o nella disponibilità del nostro Comune: 1659 sono case di edilizia residenziale pubblica e 162 le case che il Comune utilizza per le emergenze abitative o progetti per l’abitare di nuclei fragili. Se è vero che il tema della mancanza di case è uno dei principali problemi della nostra città, è nostro compito lavorare per cercare di migliorare il più possibile la gestione di questo patrimonio e lo facciamo attraverso una misura che contiamo porti ad una maggiore efficienza e ad un minor costo.
Attualmente sono tre le convenzioni che abbiamo con ATER e che ci hanno permesso in questi anni di gestire, attraverso l’Ente regionale, l’edilizia residenziale pubblica (ERP) ed in particolare, rispettivamente: i singoli appartamenti, - quindi i contratti e il rapporto con i cittadini assegnatari - i condomìni e le manutenzioni ordinarie. Passare ad una gestione diretta di questa parte del nostro patrimonio ci permetterà di unificare la gestione delle case ERP e di quelle non ERP, riducendo i costi e aumentando il controllo dei diversi interventi. Contiamo che una gestione più razionale, meno costosa e più direttamente controllata dal Comune liberi risorse che investiremo in quegli appartamenti attualmente non utilizzabili perché bisognosi di riatto o ristrutturazione. Si tratta di circa 300 abitazioni che vogliamo rimettere a disposizione dei nuclei familiari che ne hanno diritto e sono in graduatoria. Con ATER abbiamo condiviso anni carichi di impegno reciproco e grazie a questa collaborazione siamo riusciti a utilizzare il 110 efficientando ben 71 palazzine di proprietà comunale, cosa che oltre a migliorare l’aspetto esterno di queste strutture, le rende oggi più sostenibili e meno costose per chi le abita. Di questo siamo molto grati all’Ente regionale. Resta inoltre importante la collaborazione in molti altri ambiti, a partire dalla gestione della graduatoria per l’assegnazione degli alloggi ERP, come ci chiede la legge regionale”.