Comunicato stampa: restauro dell’edificio in piazza Insurrezione sede del Gabinetto di Lettura
A meno di un anno dalla presentazione del progetto (era il 28 giugno 2023) sono stati presentati questa mattina i lavori di restauro dell’antico edificio di piazza Insurrezione storica sede del Gabinetto di Lettura.
La Casa dell’Angelo è un palazzo di epoca romanica (le prime notizie del Palazzo risalgono ad un documento del 1370) situato nell'antico quartiere di Santa Lucia e in origine destinato a locanda. Si tratta dell'unico edificio civile medievale sopravvissuto alla demolizione del quartiere avvenuta alla fine degli anni '20 e alla successiva ricostruzione nello stile razionalista italiano tipico del periodo fascista. Dall’ultimo restauro dell’inizio degli anni ’30 del secolo scorso quando divenne la sede del Gabinetto di Lettura, il palazzo presentava ormai diffusi segni di degrado sia esterni che interni. Il restauro conservativo delle facciate esterne rappresenta dunque un primo, fondamentale passo per recuperare alla città un monumento insigne e rilanciarne la funzione di contenitore culturale. Questo risultato è stato reso possibile grazie alla convergente volontà delle istituzioni.
Il Comune di Padova ha avuto un ruolo propulsivo sostanziale, grazie all’impegno in prima persona del Sindaco a favore dell’iniziativa e anche grazie al contributo che ha permesso il temporaneo trasferimento e custodia della biblioteca presso un magazzino esterno; la Fondazione Cariparo ha generosamente fornito sostegno economico all’intervento di restauro, coprendone interamente i costi con un contributo di 495.000 euro; La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti E Paesaggio ha autorizzato velocemente il progetto supportandone poi la realizzazione con numerosi consigli tecnici in itinere; la Direzione regionale dell’Agenzia del Demanio ha dato senza difficoltà il proprio nulla osta all’esecuzione dei lavori (il palazzo è di proprietà demaniale) e il Gabinetto di Lettura si è prodigato perché i risultati dell’intervento fossero all’altezza delle aspettative.
A seguire, si auspica che possa essere realizzato, anzitutto il restauro degli ambienti interni, per il cui progetto l’intervento appena concluso ha fornito importanti elementi conoscitivi, ivi compresi gli arredi e la salvaguardia e catalogazione digitale della biblioteca. Ma gli interventi sul patrimonio architettonico e bibliografico, seppur pregevoli, sarebbero insufficienti, in assenza di un progetto più complessivo di rilancio a favore della città di un luogo e di una istituzione culturale così importanti. È condivisa la volontà di recuperare al Gabinetto di Lettura quel ruolo significativo – in alcuni momenti, centrale – che gli è sempre stato proprio nel panorama padovano nei suoi quasi 200 anni di storia.I nuovi obiettivi del Gabinetto di Lettura in città sono così sintetizzabili:
- Il Gabinetto di Lettura è un patrimonio della città e deve ritornare al servizio della città - La volontà degli attuali amministratori e delle istituzioni padovane è quella di tornare a rendere pienamente fruibili gli spazi, la biblioteca e i servizi dell’Associazione, non solo ai soci, ma agli studiosi, ai docenti e studenti universitari, agli appassionati e ai più ampi strati di popolazione; si tratta di un compito molto impegnativo che richiederà un’azione coerente e prolungata nel tempo, oltre a considerevoli risorse economiche; una delle prime attività da mettere in campo è quella della digitalizzazione del catalogo dei libri disponibili nella biblioteca e, a seguire, delle opere più importanti presenti nella stessa.
- Va recuperata la sua funzione di network e casa comune delle associazioni culturali locali – Fino a una trentina di anni fa il Gabinetto di Lettura ospitava presso la sua sede diverse associazioni culturali padovane con il duplice effetto positivo di rendere un prezioso servizio a quelle prive di sede propria e di mettere a fattor comune le rispettive attività raggiungendo così una considerevole massa critica; oggi lo Statuto del Gabinetto di Lettura consente l’adesione anche agli enti del terzo settore con finalità analoghe e condivise ed è stata avviata un’azione di affiliazione di altre istituzioni culturali locali da proseguire ed ampliare.
- Intende diventare l’ideale luogo di incontro e promozione del dialogo fra cultura e attività locali – il Gabinetto di Lettura ha sempre mostrato una naturale predisposizione all’apertura, al dialogo sociale, alla comprensione delle ragioni dell’altro e all’integrazione culturale; oggi questi valori sono tanto più necessari quanto più la moderna società diventa sempre più frammentata, confusa e paralizzata da logiche corporative e opportunistiche; e dunque, un luogo per incrociare culture e sistemi di valori diversi e fin qui poco comunicanti è quanto mai necessario a promuovere sviluppo economico, coesione sociale e crescita culturale come elementi inscindibili di progresso civile a livello locale.
Il sindaco di Padova Sergio Giordani sottolinea: “E’ un traguardo importantissimo per la nostra città. Devo ringraziare tutte le istituzioni e gli enti che hanno collaborato a questo risultato a partire dall’insostituibile sostegno della Fondazione Cariparo, con il suo presidente Gilberto Muraro, ma lasciatemi fare un ringraziamento speciale a Roberto Bettella, già consigliere comunale nella precedente legislatura, che ha portato alla mia attenzione questo problema, e non ha mollato un millimetro, spronandoci, ogni giorno perché trovassimo una strada per fare questi restauri. Quello che vediamo oggi, è per molti versi frutto della sua tenacia. Questo edificio è un simbolo della storia della nostra città, un bene prezioso che avevamo il dovere di preservare, ma altrettanto preziosa è l’attività del Gabinetto di Lettura che da oltre 60 anni ha qui la sua sede. Abbiamo fatto un passo importante, vediamo adesso di completare il percorso iniziato, restaurando anche gli interni per consentire al Gabinetto di Lettura di riprendere la sua attività senza vincoli”.
Il presidente della Fondazione Cariparo Gilberto Muraro commenta: “Per me questo è un momento di gioia, perché condivido l’importanza di questo edificio nella storia di Padova. Da padovano doc, passandoci mille volte davanti, vedevo che si disfaceva giorno dopo giorno e un po’ mi sentivo anche io colpevole. Oggi è un momento di successo perché la salvezza è raggiunta, ma è anche un momento importante perché c’è stata questa concordia istituzionale che non sempre è facile da trovare e che ha visto tutti partecipi dell’importanza di agire bene e velocemente. Noi sappiamo però che le cose vanno certamente salvate ma poi utilizzate, e quindi bisogna pensare anche al seguito. Bisogna dare atto ai soci del Gabinetto di Lettura di aver resistito tutti questi anni, di non aver mai mollato nel chiedere di salvare questo luogo e l’istituzione che ospita, di avere insomma tenuto sempre la fiammella accesa”.
Il soprintendente Vincenzo Tinè spiega: “Ringrazio il sindaco Giordani e il presidente Muraro per questo bel lavoro che restituisce questo luogo così identitario per la storia più antica della città, e che ha avuto nel tempo notevoli traversie, la guerra, la ricostruzione postbellica, per cui le sue reliquie preziosissime emergono talvolta in un contesto non proprio adeguato. Questo edificio resiste in mezzo a un quartiere completamente rifatto dal fascismo. E’ molto importante curare quello che ci resta, e a Padova questo è possibile grazie ad un’amministrazione comunale estremamente dinamica, che ringrazio, assieme a tutti i nostri funzionari che hanno seguito da vicino i lavori. E’ una grande soddisfazione, tutto ha funzionato alla perfezione, un risultato reso possibile anche grazie dal profondo radicamento culturale, che non è scontato, della Fondazione Cariparo, che ha permesso di sopperire alle nostre scarse risorse di enti locali”.
La rappresentante dell’Agenzia del Demanio Marta Targa commenta: “E’ un bellissimo progetto, con una realizzazione altrettanto riuscita, la dimostrazione che quando c’è sinergia tra le varie istituzioni dello stato e gli enti locali si può arrivare alla valorizzazione di beni che poi sono beni della collettività che in questo modo possono essere nuovamente usufruiti".
Enrico Conte presidente Gabinetto di Lettura sottolinea: “Sono felicissimo e ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a questo risultato. Abbiamo resistito in questi anni, tenendo alto il valore culturale di questa istituzione, facendo i salti mortali, siamo qui tutti su base volontaria, quindi grazie a tutti i consiglieri presenti, lo facciamo solo per uno spirito civico che ci contraddistingue. Continueremo in questa opera, ma credo che questo sia un bene che dobbiamo condividere con la città”.
L’architetto Paola Cattaneo direttrice dei lavori spiega: “Questo edificio, simbolo della Padova medievale, aggiunge un piccolo elemento alla nostra Urbs picta, perché nel restauro della facciata sud è subito emerso un piccolo frammento di un affresco, la mano e il braccio di un angelo, che era l’antica insegna dell’ Hospitium Angeli, il nome della locanda che in quell’epoca era attiva in questo edificio. Questo intervento è stato perfetto per tempistica, perché l’edificio era davvero molto degradato, ben più di quanto immaginavamo all’inizio. Abbiamo anche tolto tutte le malte cementizie messe nel 1930 e ripristinato le facciate ricorrendo agli stessi materiali dell’epoca – malte naturali, grassello di calce, sabbie del Brenta e del Muson- utilizzati però con tecnologie contemporanee e in alcuni casi innovative. Un grazie va anche all’impresa che ha realizzato i lavori, Asolo Costruzioni e Restauri e alle restauratrici di Artemisia, che hanno lavorato in ogni condizione metereologica possibile”.
Il vicepresidente del Gabinetto di Lettura Enzo Moi conclude: “I prossimi passi riguardano il completamento della messa in sicurezza sismica dell’intera struttura a partire dal tetto e poi il restauro degli interni, non solo i muri, ma anche gli infissi e gli arredi. L’obiettivo lo ha detto bene il professor Muraro, è restituire alla città un patrimonio storico e culturale prezioso, con i suoi quasi 200 anni di vita, il Gabinetto di lettura ha rappresentato un elemento importante della vita culturale di Padova, Quindi noi vorremmo che in un futuro non tanto lontano, tornasse ad avere una biblioteca, frequentabile, consultabile, aperta non solo ai soci ma anche agli studiosi e a tutta la città”.