Comunicato stampa: sicurezza idraulica, approvato il progetto per due nuovi bacini di laminazione a nord est della città
La Giunta nei giorni scorsi ha approvato lo Studio di Fattibilità relativo alle “Opere del Bacino Fossetta- Realizzazione dei bacini di laminazione 1 e 2 e scarico in Brenta” dell’importo complessivo di 800.000 euro. Si tratta di opere per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico dell’area a nord dell’ippodromo, appartenenti al bacino dello scolo Fossetta; in particolare è prevista la realizzazione di due nuovi bacini di laminazione per complessivi 8.000 mc da posizionare a nord della tangenziale e la realizzazione del tratto di collegamento mancante per lo scarico nel fiume Brenta.
Il vicesindaco Andrea Micalizzi spiega: ”Abbiamo approvato in Giunta un progetto in via tecnica che serve per accedere ad un finanziamento di 800 mila euro per realizzare ulteriore bacino di laminazione a protezione dei Quartieri di Padova da allagamenti e alluvioni. In questi mesi siamo impegnati nei due bacini più fragili, quello a ovest zona Brusegana, dove abbiamo appena concluso la realizzazione di un bacino di laminazione che sta già dando grandi benefici, ora ci stiamo occupando di quello a nord est. Con questi 800 mila euro realizzeremo, entro un anno, un bacino di laminazione doppio, per un totale di 8000 mc di capacità, che metterà in sicurezza la zona tra i quartieri Mortise, Ponte di Brenta e Torre. Completa i lavori di potenziamento della rete fognaria già realizzati in Via Ippodromo. Noi stiamo facendo un lavoro costante anno dopo anno, finanziamo sempre opere di protezione ambientale e manutenzione del territorio. Sono spesso opere poco evidenti, proprio come i bacini di laminazione, ma che incidono in modo sostanziale sulla sicurezza del territorio. Con l’Autorità di Bacino del Distretto Alpi Orientali abbiamo concluso proprio nei giorni scorsi un percorso di 16 azioni che migliorano la capacità della città a difendersi da eventi alluvionali. Siamo la prima città in Veneto che completa questo percorso e siamo orgogliosi di continuare ad investire sulla sicurezza idraulica perché diciamolo chiaramente, sono opere ‘invisibili’ che gli enti pubblici di solito faticano a fare anche perché non portano un significativo ritorno di immagine. Ma noi dobbiamo essere responsabili, serve un cambio culturale, dobbiamo finire la stagione degli enti pubblici che spendono le risorse in ricostruzioni ed indennizzi per i disastri e dobbiamo invece continuare ad investire sulla sicurezza del nostro territorio".