Comunicato stampa: oltre 1700 richieste di aiuto per bollette fuori controllo e caro interessi su mutui e prestiti giunte alle associazioni dei consumatori
Sono stati presentati lunedì 6 febbraio in una conferenza stampa a Palazzo Moroni i risultati del progetto avviato lo scorso anno da Comune di Padova, associazioni dei consumatori di Camera di Commercio a tutela dei consumatori e delle piccole imprese in difficoltà per il caro bollette e per l’aumento degli interessi su mutui e prestiti.
Hanno partecipato alla conferenza stampa l’assessore alle attività produttive Antonio Bressa, Sergio Taurino, presidente di Adoc Padova, Giovanna Capuzzo e Dario Belli, rispettivamente presidente regionale e presidente Padova di Federconsumatori e Enrico Gallina, presidente di Adiconsum Padova-Rovigo. Il progetto è stato sostenuto finanziariamente da Camera di Commercio Padova mentre il Comune ha attivato sul proprio sito una pagina dedicata all’iniziativa con tutte le informazioni utili.
In estrema sintesi, grazie ad una serie di sportelli aperti ad hoc dalle tre associazioni a Padova, Abano, Monselice, Conselve e Cittadella, cittadini consumatori e piccole medie imprese hanno potuto e continuano a poter rivolgersi per i seguenti servizi:
- recedere dai contratti conclusi fuori dai locali commerciali;
- risolvere controversie con aziende che vendono beni e servizi attraverso l’e-commerce;
- contrastare ogni pratica contrattuale, commerciale ed economica scorretta e abusiva;
- contestare vizi e difformità di beni/servizi artigianali, industriali e commerciali;
- verificare e contestare bollette di utenze telefoniche, gas, acqua, elettricità, Tari (risoluzione controversie/conciliazioni);
- risolvere controversie su vacanze, viaggi e multiproprietà;
- risolvere controversie con le assicurazioni;
- risolvere controversie con gli istituti bancari e le finanziarie;
- risolvere casi di malasanità;
- contestare multe per infrazioni del Codice della Strada;
- far applicare le Carte dei Servizi delle P.A. e delle Aziende pubbliche;
- promuovere giudizi di fronte al Giudice di Pace, alle Commissioni di Arbitrato e Mediazione;
- ricevere consulenza e assistenza legale sulle materie consumeristiche;
- richiedere Spid;
- accedere ai servizi della Pubblica amministrazione;
- verificare i contratti;
- richiedere i bonus;
- accedere ai servizi online assistito da personale qualificato;
- accedere alle conciliazioni di: Tlc, Poste, Trenitalia, Autostrade.
I risultati dopo alcuni mesi di attività sono significativi e relativamente ai beni di consumo, luce acqua e gas, servizi finanziari e telecomunicazioni sono stati registrati ben 1735 contatti e avviate 659 pratiche. Nel solo comune di Padova i contatti sono stati 780 e le pratiche avviate 390. La maggior parte delle richieste è arrivata, come è intuibile, da persone in età superiore ai 60 con il 41% a seguire la fascia tra i 50 e i 60 anni con il 28% mentre tra i 40-50enni si scende al 19% e tra le persone più giovani tra i 20 e i 40 appena il 12%. La grandissima parte delle richieste di consulenza e aiuto riguarda le bollette di luce acqua e gas seguito da telecomunicazioni 17% e servizi finanziari con il 12%.
L’assessore Antonio Bressa sottolinea: “Questi mesi sono stati molto intensi e continuano ad esserlo sul fronte del caro bollette, dell’inflazione e quindi assieme alla associazioni dei consumatori ci siamo messi a fianco delle persone e abbiamo visto dai dati che si tratta di persone sopra una certa età che hanno bisogni di essere aiutate, per capire se i contratti che hanno sono dei contratti adeguati, per capire se c’è la possibilità di risparmiare cambiando fornitore, per capire anche che quando ci sono dei momenti di difficoltà, per esempio arriva una bolletta troppo pesante, è possibile rateizzare, come farlo e come andare a conciliare con i fornitori. Sono tutte attività di informazione e consulenza fondamentali in questa fase che noi proponiamo sostenendo l’azione delle associazioni dei consumatori”.
Il presidente delle Federconsumatori Padova Dario Belli spiega: “In questi ultimi due anni è emersa chiara la difficoltà delle persone, difficoltà che è aumentata tantissimo. Sono soprattutto quelle che fanno riferimento ai disagi economici, e finanziari. Ho visto negli ultimi due anni famiglie che erano abituate a onorare i loro impegni, a pagare le loro bollette o la rata del prestito o del mutuo non essere in grado di far fronte a queste scadenze. E questo è mortificante, perché le persone, al di là di tutto, hanno un certo pudore, una certa vergogna anche soltanto di riferire a un operatore dell’associazione questo tipo di problemi. Sembra una cosa banale, ma invece è molto importante, capita che quando arriva a noi il problema è già protratto nel tempo. Così per noi è più difficile aiutare le persone quando magari non sono state pagate ad esempio già quattro o cinque rate. Un consiglio è che quando c’è una difficoltà bisogna subito andare a spiegare il problema e a cercare una soluzione”.
Il presidente di Adiconsum Padova Enrico Gallina aggiunge: “Purtroppo vediamo ogni giorno, truffe, contratti non voluti, ma in quest’ultimo anno sono esplose le richieste di verifiche sulla congruità di bollette di luce e gas. Le fatture vanno lette per capire bene i costi che vengono addebitati e verificare appunto che i consumi siano reali e non stimati, effettuare le letture periodiche con le modalità che sono riportate in fattura stessa e naturalmente a monte il contratto sottoscritto confrontandolo con le proprie esigenze”.
Il presidente di Adoc Padova Sergio Taurino conclude: “Certificare i propri consumi è importante: nelle bollette dell’energia, c’è un distributore e un venditore. Il venditore in genere riceve la lettura del contatore dal distributore per la luce mese per mese perché oramai ci sono i contatori elettronici, mente per il gas questa opportunità non è ancora operativa, neppure con i nuovi contatori. Per cui il distributore non è così rapido nel trasferire i dati al venditore e questo è più evidente quanto più piccole sono le compagnie interessate. Per cui consiglio di fare una foto con il cellulare dei consumi sul proprio contatore ed inviarla se possibile via pec al venditore, oppure via whatsapp. Email e telefono li sconsiglio perché non hanno neppure valore legale. E magari vicino al display del contatore mettete anche un quotidiano con la data del giorno in cui scattate la foto, a certificare che non è una lettura vecchia. Con questi accorgimenti in caso di contestazione è anche più facile per noi delle associazioni poter dare una mano e giungere a una conciliazione rapida”.