Comunicato stampa: convegno sul ruolo del Garante dei diritti delle persone limitate o private della libertà personale
Il Comune di Padova, in collaborazione con il Centro di ateneo per i diritti umani Antonio Papisca, organizza un incontro per approfondire il ruolo del Garante dei diritti delle persone limitate o private della libertà personale.
L’incontro si terrà lunedì 13 dicembre, alle ore 20:30, in sala Paladin e sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook del Comune di Padova.
Oltre all’assessora ai servizi sociali Marta Nalin e all’assessora alla pace e diritti umani Francesca Benciolini saranno presenti Antonio Bincoletto, garante comunale per le persone private o limitate nella libertà personale, Marco Mascia, direttore della cattedra Unesco Diritti umani, democrazia e pace, Centro di ateneo per i diritti umani Antonio Papisca, Università degli Studi di Padova, Stefano Anastasia, portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali e garante della Regione Lazio e Samuele Ciambriello, garante della Regione Campania, che parlerà del ruolo del Garante nel caso del carcere di Santa Maria Capua Vetere.
L’incontro sarà un’occasione per riflettere sull’importanza della figura del Garante, sul percorso che ha portato alla sua nomina nella città di Padova, con un focus sul ruolo del garante comunale a 8 mesi dalla sua nomina.
Francesca Benciolini, assessora alla pace e ai diritti umani, afferma: "L'istituzione del Garante dei diritti delle persone limitate o private della libertà personale è un altro dei progetti che la nostra Amministrazione ha realizzato per una città che metta al centro la dignità della persona, di ogni persona che viva nel nostro territorio comunale. Questa iniziativa, che cade in occasione dell'anniversario della Dichiarazione universale dei Diritti umani, è necessaria per capire meglio di cosa si tratta e conoscere l'esperienza concreta del Garante".
Marta Nalin, assessora ai servizi sociali, aggiunge: "Un’iniziativa preziosa per raccontare a cittadine e cittadini il lavoro di questa figura a Padova e non solo. Per farlo conoscere, per sottolinearne l’importante ruolo di “ponte” tra città e carcere e per ribadire l’impegno sempre profuso sul tema delle relazioni tra carcere e territorio. Saranno con noi i garanti di due esperienze nazionali, note alle cronache degli scorsi mesi, per permetterci di allargare lo sguardo e costruire relazioni, nella direzione di una città che sempre più tutela i diritti di tutte e tutti".