Comunicato stampa: Piano di accoglienza invernale 2021-2022. Sarà attivo dall'1 dicembre al 28 febbraio
Dal primo dicembre prende il via il Piano di accoglienza invernale: si parte con diverse strutture di accoglienza, cui se ne aggiungerà un’altra dalla prossima settimana per un numero complessivo di 134 posti per persone senza dimora.
Ex Ostello, Ex Scuola Gabelli e spazi gestiti dal privato sociale diffusi in città.
Dati i lavori in corso all’asilo notturno per la ristrutturazione, e la conseguente non disponibilità della struttura, l’Amministrazione comunale è pronta, se le richieste supereranno l’offerta attuale, a mettere a disposizione ulteriori posti.
Il punto di raccolta delle richieste per l’accoglienza sarà la “Casetta Borgomagno”, in via Eremitano, 4/6 (lato ovest stazione FS, sotto Cavalcavia Borgomagno) che sarà aperta per questo dalle ore 10:00 alle 12:00, dal lunedì al venerdì.
Lo sportello rimarrà chiuso l’8, il 25 e il 26 dicembre, il primo gennaio e il 6 gennaio.
L’accesso in accoglienza sarà garantito previo tampone con esito negativo.
Inoltre, al fine di garantire il monitoraggio della diffusione del Coronavirus nelle strutture di accoglienza, sono previsti tamponi per tutti gli ospiti ogni 10 giorni per chi è vaccinato e ogni 5 giorni per chi non è vaccinato.
Il piano dell’accoglienza invernale anche quest’anno è stato elaborato dal Tavolo Inclusione del Comune di Padova, grazie a un lavoro in stretta sinergia con la la Direzione socio-sanitaria dell’Azienda Ulss 6, che ha steso le linee guida per l’accesso in accoglienza, per il monitoraggio della situazione epidemiologica e e per le procedure da seguire in caso di sintomi.
Sempre per garantire il contenimento della diffusione del virus, la Direzione socio-sanitaria dell’Aulss 6 ha inoltre effettuato una seduta straordinaria di tamponi nei giorni scorsi.
In collaborazione con Croce Rossa italiana verrà organizzato un punto tamponi specifico, circa una volta a settimana, presso Casetta Borgomagno, di modo da facilitare ulteriormente l’azione di monitoraggio delle persone accolte.
Anche quest’anno aderisce al Piano di accoglienza invernale l’équipe del Dipartimento per le dipendenze, composta da un infermiere e un operatore socio sanitario, che effettuerà un'uscita settimanale presso le strutture di accoglienza, per interventi di monitoraggio, informazione consulenza e assistenza infermieristica a tutela della salute e per la prevenzione e il trattamento di problematiche correlate alla dipendenza da sostanze.
Inoltre, sono attive sul territorio della città tutte le sere della settimana, in particolare durante i mesi più freddi, le Unità di strada, composte prevalentemente da gruppi di cittadini volontari appiedati appartenenti a Enti e Associazioni private con specifica e pluriennale esperienza sul campo. In loco forniranno coperte, bevande calde e generi di prima necessità oltre a dare informazioni per accedere alle strutture di accoglienza.
Marta Nalin, assessora alle politiche sociali, afferma: "Per un altro anno arriviamo all'inverno con un Piano ben articolato elaborato grazie al lavoro di tutte le realtà partecipi al Tavolo inclusione, che svolgono un lavoro prezioso e che ringrazio. Lo diciamo da anni e lo facciamo concretamente: non lavoriamo in emergenza, ma lavoriamo con azioni mirate e programmate, per garantire al meglio accoglienza, inclusione e percorsi di supporto alle persone senza dimora. L'accoglienza invernale, oltre a rispondere a bisogni immediati, deve offrire la possibilità ai Servizi Sociali di un aggancio relazionale e l'avvio di colloqui motivazionali e di approfondimento con le persone, perché il nostro obiettivo è sempre quello di dare risposte ai loro bisogni. Il piano per l’accoglienza invernale anche quest’anno tiene necessariamente in considerazione la situazione di emergenza epidemiologica, con un monitoraggio costante delle persone per prevenire la diffusione del contagio. Abbiamo tarato il numero di posti sulle esigenze dello scorso anno, ma siamo pronti ad aumentarli in caso di necessità. Ribadisco, come ogni anno, l'importanza di un lavoro di informazione e sensibilizzazione di tutta la cittadinanza, perché è importante che tutti possano nel loro piccolo intervenire quando incontrano persone in difficoltà, dando indicazioni, segnalando lo sportello dedicato all’accoglienza o le Unità di strada o magari segnalando ai nostri uffici la necessità di attivarle. Se tutte e tutti ci impegniamo ad aiutare e far conoscere i servizi, ne guadagna la città".